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Spieghiamo come funziona un carburatore 40DCOE

Stampato da: Duetto Club Italia - Il forum
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Stampato il: 18/06/2024

Discussione:


Autore Discussione: Zenzero
Oggetto: Spieghiamo come funziona un carburatore 40DCOE
Inserito il: 05/06/2011 10:28:06
Messaggio:

Ne parliamo sempre, ma in maniera frammentata.
Mi rivolgo a chi effettivamente è interessato a capire internamente di cosa è fatto, ma soprattutto a blocchi come funziona nelle varie fasi di guida del veicolo

Sostanzialmente stabiliamo quale sono le parti che vengono coinvolte in 4 situazioni diverse di guida
Parliamo sempre di diffusori, centratori getti, ma mai allocando gli stessi nel carburatore, descrivendo sinteticamente il funzionamento.

Come dicevo stabiliamo 4 condizioni diverse di funzionamento; per ognuna di essa posterò degli schemi a blocchi (quindi 4 schemi) e successivamente 4 spaccati dello stesso, in cui si vede il flusso dell'aria, della benzina, della miscela, che coinvolge ogni singolo gruppo del carburatore.

Le fasi sono

1) Motore fermo
2) Motore al minimo - starter
3) In accellerazione
4) A vel. costante

successivamente come dicevo, gli schemi degli spaccati del carburatore

Il colore verdino è benzina
Il colore Verde scuro miscela
il colore grigio aria


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19,09 KB



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20,27 KB



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e adesso gli spaccati

Al minimo

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All'avviamento

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In accellerazione

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A regime

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Volutamente non spiego. Mi fermo quì aspettando contributi

Risposte:


Autore Risposta: spider1315
Inserita il: 05/06/2011 12:47:18
Messaggio:

Grazie Zenzero, tutto ciò mi è molto utile, anche perchè conosco meglio i dell'orto che i weber.
Stavo pensando al discorso del minimo... in fondo serve veramente solo al minimo un afflusso di benza, volendo si potrebbe propriio eliminare se si volesse evitare di consumare benza anche in rilascio... o no? Ovviamente poi al minimo d afermi il motore si spegnerebbe, ma non importa...


Autore Risposta: alfarider.c
Inserita il: 05/06/2011 15:14:57
Messaggio:

Molto interessante! Grazie!
Penso che i Dall'Orto ed i Solex funzionino in modo simile.
Mi domando quando sia stato difficile ottenere pezzi cosi' complessi in fusione.
Certo che è possibile esludere in generale il flusso di carburante in rilascio: su molte vetture anni 80 c'era una valvola elettromagnetica chiamata "Cut-Off" che interrompeva il flusso in rilascio per ridurre (anche se di poco) i consumi.
Tuttavia nei ns. carburatori il getto di minimo assolve anche una funzione marginale in accelerazione (cioè con farfalla a medio carico).
Bhè ora ho capito come funzionano e come regolarli, mi rimane sempre il dubbio di come regolare correttamente il registro "By-pass" che a quando ho capito serve più che altro per dare un pò di progressione e regolarità in accelerazione...
Ho capito anche a cosa è dovuto la specie di fischio che si avverte con lo starter inserito "scscscscscs" ad ogni giro del motore: sono i fiumi di benza risucchiati dal getto arricchitore...


Autore Risposta: fedealfa
Inserita il: 05/06/2011 17:04:05
Messaggio:

Encomiabile!


Autore Risposta: 2tto66
Inserita il: 05/06/2011 17:12:59
Messaggio:

un contributo, a livello di domanda però, la teoria è importante che la spieghi chi la conosce bene!
mi sono sempre chiesto quanto influisca sulla carburazione la miscela aria benzina che passa dal foro del minimo nelle varie fasi, cioè mano a mano che si apre la farfalla
a una apertura minima, prima che entrino in funzione le pompe di ripresa, la miscela che entra dal foro del minimo insieme a quella dei fori di progressione, potrebbe essere una percentuale consistente, rispetto al totale (un 20-30% ?) quindi in questa fase una cattiva regolazione influirà molto sulla carburazione
ma quando entrano in funzione le pompe di ripresa e a pieno regime quanto influisce?


Autore Risposta: alfarider.c
Inserita il: 05/06/2011 18:26:18
Messaggio:

Le pompette di ripresa intervengono solo nei transitori, cioè solo quando c'è una variazione positiva e repentina nell'apertura delle farfalle. La loro funzione è quella di compensare le diverse inerzie delle masse di aria (leggera) e carburante (pesante) allorchè sussiste un'improvvisa variazione del flusso di miscela. Accelerando di colpo infatti prima arriverebbe l'aria e poi la benzina, causando un momento di fastidioso "vuoto" nell'accelerazione. Ed ecco perchè il getto della pompetta di ripresa deve essere forte e dritto, direttamente nel collettore. Senza variazioni positive della farfalla la pompetta di ripresa non interviene.
Interessante la domanda dell'incidenza % della taratura del minimo e dei fori di progressione sulla carburazione a medio e pieno carico.
Esperti intervenite, grazie!


Autore Risposta: Fastdoc
Inserita il: 05/06/2011 18:28:28
Messaggio:

Che bella spiegazione !! Mi salvo la pagina e me la studio con calma


Autore Risposta: spider1315
Inserita il: 06/06/2011 00:51:06
Messaggio:

Avviamento a freddo: teoricamente si dovrebbe tirare sempre lo starter e non accelerare, il motore dovrebbe partire e tenere il minimo. Poi si dovrebbe rilasciare lo starter man mano. Quanti di noi partono così? Penso nessuno. Quasi tutti due tre pompate a motore spento (e qui la pompetta di ripresa butta un po' di benza nei collettori); poi si avvia con la chiave, appena parte due tre acceleratine per far passare aria e miscela.


Autore Risposta: spider1315
Inserita il: 06/06/2011 01:30:56
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da alfarider.c

Le pompette di ripresa intervengono solo nei transitori, cioè solo quando c'è una variazione positiva e repentina nell'apertura delle farfalle. La loro funzione è quella di compensare le diverse inerzie delle masse di aria (leggera) e carburante (pesante) allorchè sussiste un'improvvisa variazione del flusso di miscela. Accelerando di colpo infatti prima arriverebbe l'aria e poi la benzina, causando un momento di fastidioso "vuoto" nell'accelerazione. Ed ecco perchè il getto della pompetta di ripresa deve essere forte e dritto, direttamente nel collettore. Senza variazioni positive della farfalla la pompetta di ripresa non interviene.



Le pompette di ripresa non intervengono propriamente nei transitori, ma quando avvertono una variazione di posizione del comando dell'acceleratore, per un tempo abbastanza breve (da come detto sembrerebbe che funzionino per tutto il tempo dell'accelerazione). E funzionano anche se l'accelerazione è graduale (credo dipenda dalla taratura della molla del pistoncino), non solo se è repentina. Ovviamente mandano meno benzina. La pompetta centrale spinge la benzina pura (non può ritornare nelle vaschette perchè c'è la valvola di non ritorno) fino a sollevare le sferette con i pesi, la fa arrivare ai getti, e questi la nebulizzano nei corpi arricchendo la miscela (che c'è già, se si parte dal regime di minimo la miscela è creata dal getto del minimo, se si parte da un altro regime la miscela è formata dal getto del massimo). Poi esaurita la maggior pressione del circuitino dato dall'accelerata, i pesetti chiudono le sferette, i getti di ripresa si esauriscono, il pistoncino collegato all'asta di comando ritorna in posizione di riposo in modo da ricaricare il circuitino pronto per un'altra pompata.
Non è proprio che
Citazione:
Accelerando di colpo ... prima arriverebbe l'aria e poi la benzina
: all'interno dei corpi c'è sempre miscela di aria e benzina, solo che accelerando (e quindi aumentando il flusso d'aria), la miscela si impoverisce visto che l'arrivo di benza dal getto del massimo non è immediato, ma comandato proprio dalla maggior depressione: ma non c'entra la maggior inerzia della benzina rispetto all'aria, è solo questione di rapporto aria/benzina. E allora vai con le pompette di ripresa...


Autore Risposta: alfarider.c
Inserita il: 06/06/2011 06:53:20
Messaggio:

Ok, ringrazio per la maggior precisione nell'esposizione...
Volevo allegare un file interessante ma il sistema non me lo consente...bha!


Autore Risposta: Zenzero
Inserita il: 06/06/2011 09:16:31
Messaggio:

Diciamo due parole del perchè serve la pompa di ripresa, contrassegnata con la lettera C nella prima figura.

Quando apriamo rapidamente la farfalla (accelleriamo velocemente) la depressione sul getto principale diminuisce, per cui la miscela si impoverisce. Per equilibrare la cosa, entra in funzione la pompa di ripresa, che fornisce un supplemento di combustibile.

Circuito del minimo. Lettera D della prima figura. E' il punto più dolente della storia dei carburatori. Ha sancito la fine di essi. Quando ero studente, nel corso di Motori per Autotrazione già si parlava degli studi fatti a causa dei danni che provocava all'inquinamento.
Infatti, quando viaggiamo in una discesa, con l'accelleratore rilasciato, il circuito del minimo da il peggio di se stesso.
Quante volte su una discesa lunga, percorsa senza accellerare (farfalla chiusa) sentiamo scoppietti allo scarico. Succede questo.
La farfalla chiusa, comporta una forte depressione sulla valvola a farfalla che richiama tramite il circuito del minimo quantità ri levanti di benzina, miscelate con pochissima aria (farfalla chiusa), per cui tali quantità anomale, passano incombuste nel tubo di scarico, e si accendono lì con i gas caldi, provocando consumo di combustibile ed il massimo dell'inquinamento.

La prima cosa che fu fatta per correggiere tale anomalia, fu l'introduzione dei dispositivi di cut-off, ossia del taglio dell'alimentazione in fase di rilascio. Ci sarebbe da scrivere un poema.
Per rispondere ad Ilio, quando la farfalla si apre, gli effetti malefici del circuito del minimo si riducono notevolmente, in quanto la depressione su tale getto (comunque piccolo confrontato al getto principale) diminuisce enormemente.

Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !!

Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.


Autore Risposta: inqui
Inserita il: 06/06/2011 09:59:34
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da alfarider.c

Ok, ringrazio per la maggior precisione nell'esposizione...
Volevo allegare un file interessante ma il sistema non me lo consente...bha!





Appoggialo su un server esterno... o passamelo che lo metto io.....



Autore Risposta: alfarider.c
Inserita il: 06/06/2011 15:10:25
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da inqui

Citazione:
Messaggio inserito da alfarider.c

Ok, ringrazio per la maggior precisione nell'esposizione...
Volevo allegare un file interessante ma il sistema non me lo consente...bha!





Appoggialo su un server esterno... o passamelo che lo metto io.....






Niente Inqui c'e' qualche problema "tecnico": ma tanto era solo qualcosa di gia' visto: un pezzo di manuale per la regolazione dei Weber/Solex. Pazienza!


Autore Risposta: alfarider.c
Inserita il: 06/06/2011 15:18:07
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da Zenzero

.....Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !! Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.



Questo e' uno dei tanti consigli che vale oro!
Grazie Zenzero!


Autore Risposta: 2tto66
Inserita il: 06/06/2011 18:55:42
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da Zenzero


Per rispondere ad Ilio, quando la farfalla si apre, gli effetti malefici del circuito del minimo si riducono notevolmente, in quanto la depressione su tale getto (comunque piccolo confrontato al getto principale) diminuisce enormemente.

Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !!

Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.



allora se la macchina è carburata male basta andare sempre a palla per non correre rischi

purtroppo nella pratica non è semplice trovare il punto giusto, anche perché non c'è un punto preciso in cui il motore rimane più su di giri, la vite può girare anche di 45° prima che si avverta un calo dei giri, sia avvitando che svitando, tra l'altro il calo non è immediato
bisogna fare ripetuti aggiustamenti ora su una vite ora su un'altra, aspettando ogni volta che il motore reagisca, dare una bella accelerata ogni tanto, specie se il motore zoppica o balla, e continuare fino a quando il motore gira bello rotondo
ma di questo abbiamo discusso abbastanza in passato, basta andare in archivio


Autore Risposta: Zenzero
Inserita il: 06/06/2011 20:41:32
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da 2tto66

Citazione:
Messaggio inserito da Zenzero


Per rispondere ad Ilio, quando la farfalla si apre, gli effetti malefici del circuito del minimo si riducono notevolmente, in quanto la depressione su tale getto (comunque piccolo confrontato al getto principale) diminuisce enormemente.

Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !!

Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.



allora se la macchina è carburata male basta andare sempre a palla per non correre rischi

purtroppo nella pratica non è semplice trovare il punto giusto, anche perché non c'è un punto preciso in cui il motore rimane più su di giri, la vite può girare anche di 45° prima che si avverta un calo dei giri, sia avvitando che svitando, tra l'altro il calo non è immediato
bisogna fare ripetuti aggiustamenti ora su una vite ora su un'altra, aspettando ogni volta che il motore reagisca, dare una bella accelerata ogni tanto, specie se il motore zoppica o balla, e continuare fino a quando il motore gira bello rotondo
ma di questo abbiamo discusso abbastanza in passato, basta andare in archivio




e che voui fare. Questa è la solita diatriba fra chi come me non ha mai perso un giravite in mano, e chi invece ci mette il naso dentro...


Autore Risposta: spider1315
Inserita il: 06/06/2011 23:32:34
Messaggio:

Citazione:
allora se la macchina è carburata male basta andare sempre a palla per non correre rischi

purtroppo nella pratica non è semplice trovare il punto giusto, anche perché non c'è un punto preciso in cui il motore rimane più su di giri, la vite può girare anche di 45° prima che si avverta un calo dei giri, sia avvitando che svitando, tra l'altro il calo non è immediato
bisogna fare ripetuti aggiustamenti ora su una vite ora su un'altra, aspettando ogni volta che il motore reagisca, dare una bella accelerata ogni tanto, specie se il motore zoppica o balla, e continuare fino a quando il motore gira bello rotondo
ma di questo abbiamo discusso abbastanza in passato, basta andare in archivio



Infatti il motore scarburato lo senti al minimo, e se accelerando tende a spegnersi per poi andar su vuol dire che c'è un problema alle pompette di ripresa. Potrebbero anche essere pulite ma non pareggiate tra primo e secondo carburatore, per cui due cilindri hanno benzina ma non riescono ad accelerare perchè ci sono gli altri due che ancora frenano. Oppure potrebbero essere le farfalle non pareggiate, l'effetto dovrebbe essere analogo.
Insomma se vogliamo far andare bene i nostri bialberi l'unica cosa da fare è seguire passo passo tutta la procedura solita:
- registrare valvole
- nessunissimo problema elettrico (candele ok, spinte ok, cavi nuovi al silicone, bobina ok, puntine ok, fase ok)
- pulizia del serbatoio
- pulizia del filtrino
- pulizia dei carbs, con sostisuzione di tutto quello che riusciamo a trovare nei kit
- controllare i collettori di gomma di aspirazione e che non ci siano aspirazioni d'aria anomale
- pareggiare le farfalle
- pareggiare le pompette di ripresa
- registrare il minimo
In ultima una buona benedizione male non fa, a volte certi motori sembran stregati...


Autore Risposta: ALFINO
Inserita il: 07/06/2011 01:00:32
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da 2tto66

purtroppo nella pratica non è semplice trovare il punto giusto, anche perché non c'è un punto preciso in cui il motore rimane più su di giri, la vite può girare anche di 45° prima che si avverta un calo dei giri, sia avvitando che svitando, tra l'altro il calo non è immediato
bisogna fare ripetuti aggiustamenti ora su una vite ora su un'altra, aspettando ogni volta che il motore reagisca, dare una bella accelerata ogni tanto, specie se il motore zoppica o balla, e continuare fino a quando il motore gira bello rotondo
ma di questo abbiamo discusso abbastanza in passato, basta andare in archivio



Senza contare che poi ci si mette l'inerzia del sistema centrifugo dello spinterogeno a rendere ancora meno evidente il cambio di regime


Autore Risposta: Zenzero
Inserita il: 13/06/2011 21:54:39
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da spider1315


- pareggiare le pompette di ripresa





Scusate, come si fa a pareggiare le pompette di ripresa. Ovviamente sto parlando dei Weber 40DCOE ????


Autore Risposta: ALFINO
Inserita il: 13/06/2011 22:14:23
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da Zenzero

Citazione:
Messaggio inserito da spider1315


- pareggiare le pompette di ripresa





Scusate, come si fa a pareggiare le pompette di ripresa. Ovviamente sto parlando dei Weber 40DCOE ????


A colpi di lima nei 2 condotti


Autore Risposta: 2tto66
Inserita il: 14/06/2011 12:44:08
Messaggio:

dopo aver controllato i pistoncini e le molle delle pompe dii ripresa bisogna dare una bella soffiata ai relativi getti, sotituire gli o-ring e se non ottiene un flusso regolare cambiare i getti, non ci sono tarature o regolazioni da fare mi sembra


Autore Risposta: Zenzero
Inserita il: 14/06/2011 12:46:16
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da ALFINO

A colpi di lima nei 2 condotti



Prendiamolo a ridere. Questo forum di recente ha cambiato aspetto.

Scrissi che movendo in senso orario ed antiorario le viti di miscela si poteva appurare se la progressione era corretta.
Se si verifica che la velocità non muta, con discreti angoli di rotazione, il motivo c'è.....

La diffidenza verso il mio consiglio peccato che non trova riscontro, non dico in quel po' di esperienza che ho maturato, ma in questo:


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Mi sa che questi sui carburatori,ci mettono solo il nome, ma li fanno fare a Casoria...


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Poi in merito al consiglio di Alfino, non so se usare questo

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o la Raspa......


Autore Risposta: ALFINO
Inserita il: 14/06/2011 21:22:46
Messaggio:

Infatti era solo da prenderlo a ridere, il mio intervento. Comunque era altresì per dire che non ci sono regolazioni da poter fare, a parte il carico della molla.
Mi scuso sin d'ora se in qualche modo non sono stato consono al tuo topic, molto tecnico e interessante.
Idem se nella mia richiesta di informazioni inerenti ai Solex ho dapprima risposto a Lambro, perdendo 20 minuti alla ricerca dei dati. Ti rinnovo i ringraziamenti per le schede da te postate, ma che poi sono sparite.
Se poi ho frainteso tutto, meglio una scusa in più che in meno e.. ovviamente meglio il flussometro della raspa


Autore Risposta: 2tto66
Inserita il: 15/06/2011 08:47:43
Messaggio:

sulle pompe di ripresa ho toppato? se non ricordo male sui Weber non si regolano....


Autore Risposta: Zenzero
Inserita il: 15/06/2011 10:02:10
Messaggio:

Citazione:
Messaggio inserito da 2tto66

sulle pompe di ripresa ho toppato? se non ricordo male sui Weber non si regolano....



Non si regolano !
Perciò ho preso il discorso...
Però se occore, si regola lo scarico pompa cambiando il getto 35 ----45 ecc..
Molte volte quando si smontano, si deforma il gancio che solleva il pistoncino. Non ce ne accorgiamo e la corsa della pompa cambia notevolmente !!!


Autore Risposta: Zenzero
Inserita il: 15/06/2011 21:17:31
Messaggio:

Alcuni post indietro cercavo di spiegare GLI INCONVENIENTI del ciruito del minimo. Ilio rispondeva così:

"...allora se la macchina è carburata male basta andare sempre a palla per non correre rischi"

Siccome non mi sembra a tono la risposta, vorrei spiegare (in due puntate) come funziona un motore al minimo, in due condizioni diverse, al fine di dimostrare il perchè non condivido la sua risposta.

Inizio a parlare del motore all minimo. continuero....

Le cose che dico vanno esaminate osservando la figura MINIMO ad inizio 3ad

Marcia a minimo.

In un motore vi sono due differenti modi di funzionare al minimo.

MINIMO SOTTO CARICO: il motore gira lentamente sotto uno sforzo grande relativamente all'apertura della farfalla. Comunque quest'ultima è aperta abbastanza perchè si abbia nel diffusore una depressione sufficiente ad ottenere una portata normale di aria e benzina.
Esiste un limite per la velocità di rotazione sotto carico, sotto la quale il motore si arresta.

MINIMO A VUOTO: il motore gira lentamente erogando solo la potenza sufficiente per vincere gli attriti interni. Se la potenza erogata fosse superiore il motore accellera.
In tali condizioni, la valvola a farfalla è quasi totalmente chiusa, per cui la portata d'aria è anch'essa piccola.
In tal caso, la depressione nel diffusore è del tutto insufficiente a richiamare combustibile dal getto principale, per cui il motore si fermerebbe.(Detta alla salumiere passa poca aria)
Si utilizza allora un piccolo getto , detto del minimo, sistemato in derivazione rispetto al circuito principale, la cui portata è derivata a valle della valvola a farfalla.

IN TAL CASO, QUANDO LA DEPRESSIONE A MONTE DELLA VALVOLA A FARFALLA E' SUFFICIENTE IL COMBUSTIBILE VIENE RICHIAMATO DAL CIRCUITO PRINCIPALE ED IL CIRCUITO DEL MINIMO NON ENTRA IN FUNZIONE, VICEVERSA QUANDO LA FARFALLA E' CHIUSA O QUASI CHIUSA, LA DEPRESSIONE A VALLE DELLA STESSA DIVENTA MOLTO GRANDE SICCHè IL COMBUSTIBILE VIENE RICHIAMATO NELLA GIUSTA QUANTITà ATTRAVERSO IL CIRCUITO DEL MINIMO, MENTRE IL CIRCUITO PRINCIPALE CESSA DI FUNZIONARE.

Ho scritto:

QUANDO LA DEPRESSIONE A MONTE DELLA VALVOLA A FARFALLA E' SUFFICIENTE IL COMBUSTIBILE VIENE RICHIAMATO DAL CIRCUITO PRINCIPALE ED IL CIRCUITO DEL MINIMO NON ENTRA IN FUNZIONE

Questo è vero nel 90% dei casi. Ma quando camminiamo ad esempio in una discesa con la farfalla chiusa, a regime ad esempio di 3000 4000 giri/min, dire che il circuito del minimo non entra in funzione, mica è vero !
La depressione sullaa valvola a farfalla è alta siamo a 3000 giri/min non al minimo, e dal circuito del minimo nn dovrebbe uscire combustibile, non dobbiamo erogare potenza (il motore è trescinato) invece esce sicuramnte come con quella depressione creata da quei giri.
Quel combustibile, va dritto nello scarico, incombusto !!!!
Se si è letto quello che ho scritto, si capisce questo:

http://staff.nt2.it/michele/parola_124_cut-off.aspx





Autore Risposta: 2tto66
Inserita il: 16/06/2011 08:57:34
Messaggio:

si ma ci avevo messo la faccina
era una battuta riferita proprio a quello che hai appena spiegato, intendevo che per ovviare a una carburazione fatta male una soluzione potrebbe essere quella di andare a palla, così la benzina passa solo dal circuito del massimo che è tarato con i getti


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