Autore |
Discussione |
stefanosir
Duettista junior
Veneto
11125 Messaggi |
Inserito il - 10/10/2024 : 15:29:06
|
@ Raffa63 - Eh già: d'altra parte, siamo davanti ad un cambiamento epocale: fino ad oggi avevamo automobili (così come le abbiamo sempre conosciute), da "domani" avremo delle cose differenti.
@ Gianlo - Te l'ho scritto: è un banale motore a scoppio che servirà per caricare la batteria ed allungare l'autonomia della vetture.
Comunque, ha detto anche "molto probabilmente", ergo ... qualche speranza di vedere una versione ibrida ci sarebbe, visto che le vendite delle elettriche non decollano affatto. |
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO |
|
|
Spiderman
Duettista Medio
Estero
24183 Messaggi |
Inserito il - 10/10/2024 : 17:12:40
|
Citazione: Messaggio inserito da stefanosir
da "domani" avremo delle cose differenti.
In gergo si chiamano "elettrodomestici" |
Socio Registre Suisse Alfa Romeo (RSAR) Loud pipes save lifes (OO=v=OO) I have a drink (Martin Luther King)
|
|
|
stefanosir
Duettista junior
Veneto
11125 Messaggi |
Inserito il - 15/10/2024 : 14:25:45
|
ALFA ROMEO: NUOVO CEO E ... FINALMENTE FORSE RISORGE L'IDEA DEL "POLO DEL LUSSO"?
a Parigi, in occasione del "Mondial de l’Auto 2024" c'è stata l'ufficializzazione del passaggio di consegne per il ruolo di CEO di Alfa Romeo: a Jean-Philippe Imparato succede così SANTO FICILI, che mantiene anche la carica di CEO di Maserati. Imparato ricoprirà il ruolo di Chief Operating Officer for Enlarged Europe.
Il fatto di aver nominato Santo Ficili al timone sia di Alfa Romeo che di Maserati potrebbe aprire (finalmente ....!) le porte a scenari di sicuro interesse fra i due marchi. Il nuovo CEO di Alfa Romeo e Maserati ha infatti discusso anche della possibilità che possano crearsi sinergie tra i due marchi italiani, pur mantenendo la differenziazione proprio per non avere sovrapposizioni di prodotti: Alfa Romeo e Maserati sono e saranno due marchi differenti, dal momento che uno è LUXURY e l’altro PREMIUM.
Nulla contro Imparato, ma anche io propendo che una "regia unica" alla giuda dei marchi di Stellantis che non siano "generalisti" e che abbiano come obiettivo tutti i mercati mondiali è assolutamente opportuna. Come già scritto in post precedenti, Alfa Romeo e Maserati hanno bisogno di essere condotte da persone di esperienza e di strategie specifiche per i mercati Premium/Luxury: è un lavoro per specialisti che dovranno identificare bene i prodotti da immettere sul mercato, il COME lanciarli, quale VISIBILITA' dovranno avere, proseguire il ridisegno della rete di vendita e di assistenza, proseguire sullo sviluppo dei servizi post-vendita, la loro presenza nel motorsport, etc.
Sono molto contento della decisione di aver unito la gestione dei due marchi: l'unica perplessità è che stiamo vivendo un periodo talmente burrascoso e con tali incognite che non si capisce bene quale sarà la rotta che dovrà essere scelta - ma qui parlo di tutto il comparto automotive: quindi, aver "avvicinato" questi due marchi prestigiosi (forse si sarebbe dovuto fare ben prima ... per la verità) in un periodo così incerto è stata sicuramente una decisione molto ponderata.
Imparato ha avuto il merito di aver traghettato Alfa Romeo da FCA a Stellantis in un periodo difficilissimo per tutto il settore, di aver portato avanti alcuni progetti di Marchionne (altri invece interrotti da Stellantis e dall'evolversi delle normative e dei tempi ...) e di aver riportato il Marchio a generare profitti e cassa, cosa nè scontata nè semplice da realizzare. |
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO |
Modificato da - stefanosir in data 15/10/2024 14:26:15 |
|
|
stefanosir
Duettista junior
Veneto
11125 Messaggi |
Inserito il - 17/10/2024 : 17:18:49
|
PROSSIME ALFA ROMEO STELVIO & GIULIA
A me pare molto difficile che soprattutto il prossimo Stelvio - ma anche la prossima Giulia, che uscirà nel 2026 - saranno esclusivamente elettriche. Vorrebbe dire che questi due modelli sarebbero come una sorta di "modelli Tesla" ... nel senso che sarebbero paragonabili a quelli ... ma non mi pare proprio che i tempi siano maturi per un passaggio di questo genere: quanti esemplari potrebbero vendere questi due modelli se fossero esclusivamente elettrici? La mia personale risposta è: pochi, anzi, pochissimi!
Non c'è la domanda per questo tipo di vetture (non parlo solo dei modelli Alfa): costano molto più dei modelli "normali", non sono vetture che vengono utilizzate prevalentemente in città; chi le acquista sicuramente le usa molto anche per tragitti extra-urbani, autostradali, per viaggi di lavoro o vacanza ed in queste situazioni vi sono problemi di autonomia (che si accorcia drasticamente se si procede a velocità superiori a quelle che vengono utilizzate per calcolarla e pubblicizzarla) e problemi di ricarica (bisogna cercare il punto di ricarica, ci vuole ancora un bel po' di tempo per ricaricarle anche solo parzialmente, ...).
Per non parlare di chi non ha un garage e/o un giardino o comunque un posto dove poter istallare la colonnina di ricarica: basta fare un giro in un qualsiasi centro urbano e chiedersi come potrebbero fare tutte le autovetture che si vedono parcheggiate lungo le strade per potersi ricaricare ...
Ergo ... è troppo presto. E' veramente troppo presto!!! La tecnologia ha bisogno di ulteriori passi in avanti perché possa veramente rendere competitive le vetture elettriche con quelle tradizionali; inoltre, deve essere libera di trovare la strada migliore per raggiungere l'obiettivo, non essere "incanalata" da scelte politico-sociali. Deve essere fissato l'obiettivo: il come raggiungerlo deve essere lasciato all'inventiva dell'uomo, alla sua intelligenza, alla ricerca, allo sviluppo della tecnologia, al "nuovo Leonardo da Vinci", etc e non a mere norme scribacchiate quasi esclusivamente per assecondare una schiera di scalmanati - che sono pure una minoranza!!!
|
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO |
Modificato da - stefanosir in data 17/10/2024 17:23:57 |
|
|
stefanosir
Duettista junior
Veneto
11125 Messaggi |
Inserito il - 30/10/2024 : 16:26:39
|
LA TEMPESTA PERFETTA.
Come potrete leggere dalla stampa specializzata - ma pure da quella economica - l'intero settore automobilistico europeo sta attraversando una sorta di "tempesta perfetta": i grandi gruppi europei soffrono soprattutto a livello produttivo, alcuni cominciano ad avere problemi economici, gli stati che hanno deciso i provvedimenti ecologici e le relative scadenze da rispettare sono sempre più spaventati dalle conseguenze soprattutto occupazionali che ne derivano e che si stanno già palesando in maniera pesante: cassa integrazione in moltissimi siti produttivi, annunci di chiusure di interi stabilimenti, marchi cinesi in arrivo nonostante l'imposizione di dazi (cosa che naturalmente farà anche la Cina relativamente alle auto europee), etc. Notizia recente è la prossima chiusura dello stabilimento Audi in Belgio che produce un Suv elettrico di grandi dimensioni ... cui sembra seguiranno altre 2 chiusure ...
Anche i costruttori - che hanno investito miliardi nella tecnologia elettrica - sono divisi; i concessionari (ad esempio, quelli di Stellantis, sia in USA che in Europa) sono molto preoccupati per gli andamenti dei mercati, che ora fanno segnare un arretramento della domanda di veicoli elettrici (dicono che moltissime delle unità censite sono state in realtà immatricolate dei rivenditori) e di veicoli in generale.
Sullo sfondo incombono i rischi enormi per i costruttori di vedersi appioppate delle multe faraoniche se non rispettano certe proporzioni fra i veicoli a zero/basso impatto ambientale (oggi sono al 10%, in regressione ...) e quelli tradizionali : l'unico modo per evitarle diventerà quello di non costruire (e quindi, non vendere) più di un tot di veicoli tradizionali, che invece la clientela continua a richiedere per la stragrande parte dei casi.
Insomma, un macello da cui uscir fuori non è semplice: il risultato è che con questi grandissimi dubbi, la domanda rallenta ulteriormente perché gli acquirenti cercano di capire in che direzione si andrà. Figurarsi quanto può essere complicato per i gruppi dell'auto europea individuare le strategie da attuare merchio per marchio ...
E l'Alfa Romeo? vedremo cosa decideranno di fare: certamente la strategia in Europa è assolutamente complicatissima da prendere e per ora sembrerebbe che la sequenza del rinnovo/potenziamento della gamma prosegua nel solco del programma originale: 2024 Lancio di Junior 2025 Nuovo Stelvio 2026 Nuova Giulia 2027 lancio di nuovo modello di Segmento E e probabile restyling di Tonale (nuova piattaforma?)
Vedremo se sarà così ... intanto il nuovo Alfa Romeo Stelvio avrà quasi certamente una versione ibrida, visto l'andamento della domanda e le considerazioni fatte anche nei post precedenti; ho idea che la stessa cosa accadrà anche per la prossima Giulia - multe permettendo ... 202 |
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO |
|
|
giallo prototipo
Utente Medio
Lombardia
499 Messaggi |
|
2tto66
Utente Master
Lazio
6878 Messaggi |
Inserito il - 03/11/2024 : 09:51:13
|
Sotituire una vecchia Mito o una Giulietta con la nuova Junior, non capisco proprio come sia possibile, come tipo di vettura e segmento non c'è nulla in comune, forse la scelta è dovuta solo al fatto che non c'è una alternativa in casa AR.
Mi sto convincendo sempre di più che la crisi del mercato è dovuta solo in parte all'incertezza sul passaggio all'elettrico e ai suoi costi. I costruttori negli anni si sono spostati tutti sulla produzione di vetture di fascia o allestimenti premium, ma i clienti di quella fascia sono sempre meno. La Wolkswagen è in crisi perchè non fa più... wolks wagen! Vendono soltanto le vetture di fascia bassa e le cinesi, si salva solo la Dacia che ha in listino solo modelli dal costo contenuto. |
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870 |
|
|
stefanosir
Duettista junior
Veneto
11125 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2024 : 16:58:01
|
Sono molto d'accordo con te: la nuova Junior non ha nulla in comune con la vecchia Mito, se non la condivisione di appartenere allo stesso Segmento B del mercato; evidentemente, Alfa Romeo ha scelto la configurazione SUV rispetto a quella più tradizionale per andare incontro alla domanda - evidentemente più elevata nei confronti di vetture con tale conformazione,
Resta comunque il fatto che Junior arriva dopo che la Mito è andata fuori produzione dal 2018: anche qualora fosse stata concepita con una forma tipo hatchback, come si fa a considerarla una "sostituta" quando arriva sul mercato dopo 6 anni ...???? Stessa cosa vale per Tonale, arrivato e proposto ai clienti a 4 anni circa di distanza ... E ancora molto peggio è andato ai modelli Maserati, cosa che svilisce in modo consistente il prestigio del costruttore.
In Alfa Romeo, poi, c'è "l'aggravante" che tali modelli sono dei SUV, non sempre graditi a chi prima guidava una Mito o una Giulietta: ma delle difficili vicissitudini in cui si è dibattuto il Marchio ne abbiamo parlato per anni: i vertici hanno optato per offrire al mercato la tipologia maggiormente richiesta e poi completeranno la gamma con quel che serve al Marchio Alfa Romeo. Nel frattempo, si è scatenata un'altra tempesta pazzesca che questa volta investe tutto il mondo automotive; come se ne uscirà? Difficilissimo dirlo ... |
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO |
|
|
Discussione |
|
|
|