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 Spieghiamo come funziona un carburatore 40DCOE
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Zenzero
Utente Senior


Campania

1248 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 10:28:06  Mostra Profilo Invia a Zenzero un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ne parliamo sempre, ma in maniera frammentata.
Mi rivolgo a chi effettivamente è interessato a capire internamente di cosa è fatto, ma soprattutto a blocchi come funziona nelle varie fasi di guida del veicolo

Sostanzialmente stabiliamo quale sono le parti che vengono coinvolte in 4 situazioni diverse di guida
Parliamo sempre di diffusori, centratori getti, ma mai allocando gli stessi nel carburatore, descrivendo sinteticamente il funzionamento.

Come dicevo stabiliamo 4 condizioni diverse di funzionamento; per ognuna di essa posterò degli schemi a blocchi (quindi 4 schemi) e successivamente 4 spaccati dello stesso, in cui si vede il flusso dell'aria, della benzina, della miscela, che coinvolge ogni singolo gruppo del carburatore.

Le fasi sono

1) Motore fermo
2) Motore al minimo - starter
3) In accellerazione
4) A vel. costante

successivamente come dicevo, gli schemi degli spaccati del carburatore

Il colore verdino è benzina
Il colore Verde scuro miscela
il colore grigio aria


Immagine:

25,22 KB


Immagine:

19,09 KB



Immagine:

20,27 KB



Immagine:

19,48 KB

e adesso gli spaccati

Al minimo

Immagine:

29,64 KB

All'avviamento

Immagine:

31,35 KB

In accellerazione

Immagine:

34,9 KB

A regime

Immagine:

42,81 KB

Volutamente non spiego. Mi fermo quì aspettando contributi

Modificato da - Zenzero in Data 05/06/2011 10:33:57

spider1315
Utente Senior


Veneto

1617 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 12:47:18  Mostra Profilo Invia a spider1315 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Zenzero, tutto ciò mi è molto utile, anche perchè conosco meglio i dell'orto che i weber.
Stavo pensando al discorso del minimo... in fondo serve veramente solo al minimo un afflusso di benza, volendo si potrebbe propriio eliminare se si volesse evitare di consumare benza anche in rilascio... o no? Ovviamente poi al minimo d afermi il motore si spegnerebbe, ma non importa...
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alfarider.c
Utente Medio


Lombardia

251 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 15:14:57  Mostra Profilo Invia a alfarider.c un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Molto interessante! Grazie!
Penso che i Dall'Orto ed i Solex funzionino in modo simile.
Mi domando quando sia stato difficile ottenere pezzi cosi' complessi in fusione.
Certo che è possibile esludere in generale il flusso di carburante in rilascio: su molte vetture anni 80 c'era una valvola elettromagnetica chiamata "Cut-Off" che interrompeva il flusso in rilascio per ridurre (anche se di poco) i consumi.
Tuttavia nei ns. carburatori il getto di minimo assolve anche una funzione marginale in accelerazione (cioè con farfalla a medio carico).
Bhè ora ho capito come funzionano e come regolarli, mi rimane sempre il dubbio di come regolare correttamente il registro "By-pass" che a quando ho capito serve più che altro per dare un pò di progressione e regolarità in accelerazione...
Ho capito anche a cosa è dovuto la specie di fischio che si avverte con lo starter inserito "scscscscscs" ad ogni giro del motore: sono i fiumi di benza risucchiati dal getto arricchitore...

Tutto cambia, il Duetto resta!

Modificato da - alfarider.c in data 05/06/2011 15:27:52
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fedealfa
Utente Master



Sicilia

2973 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 17:04:05  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di fedealfa Invia a fedealfa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Encomiabile!

Federico Sinopoli socio DCI n°855
Alfa Romeo Owners Club Uk member n° 26264



"Ce so' tre categorie de' romani:
i romani de Roma da sette generazzioni,
quelli che so' venuti a Roma co' la coriera
e quelli che so' venuti a Roma co' l'Arfa Romeo!"
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2tto66
Utente Master



Lazio

6860 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 17:12:59  Mostra Profilo Invia a 2tto66 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
un contributo, a livello di domanda però, la teoria è importante che la spieghi chi la conosce bene!
mi sono sempre chiesto quanto influisca sulla carburazione la miscela aria benzina che passa dal foro del minimo nelle varie fasi, cioè mano a mano che si apre la farfalla
a una apertura minima, prima che entrino in funzione le pompe di ripresa, la miscela che entra dal foro del minimo insieme a quella dei fori di progressione, potrebbe essere una percentuale consistente, rispetto al totale (un 20-30% ?) quindi in questa fase una cattiva regolazione influirà molto sulla carburazione
ma quando entrano in funzione le pompe di ripresa e a pieno regime quanto influisce?

Duetto I serie del '66
Giulia sprint gt veloce del '67
147 del 2010
socio n.870
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alfarider.c
Utente Medio


Lombardia

251 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 18:26:18  Mostra Profilo Invia a alfarider.c un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le pompette di ripresa intervengono solo nei transitori, cioè solo quando c'è una variazione positiva e repentina nell'apertura delle farfalle. La loro funzione è quella di compensare le diverse inerzie delle masse di aria (leggera) e carburante (pesante) allorchè sussiste un'improvvisa variazione del flusso di miscela. Accelerando di colpo infatti prima arriverebbe l'aria e poi la benzina, causando un momento di fastidioso "vuoto" nell'accelerazione. Ed ecco perchè il getto della pompetta di ripresa deve essere forte e dritto, direttamente nel collettore. Senza variazioni positive della farfalla la pompetta di ripresa non interviene.
Interessante la domanda dell'incidenza % della taratura del minimo e dei fori di progressione sulla carburazione a medio e pieno carico.
Esperti intervenite, grazie!

Tutto cambia, il Duetto resta!
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Fastdoc
Utente Senior



Lazio

1627 Messaggi

Inserito il - 05/06/2011 : 18:28:28  Mostra Profilo Invia a Fastdoc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che bella spiegazione !! Mi salvo la pagina e me la studio con calma

Socio DCI n.827
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spider1315
Utente Senior


Veneto

1617 Messaggi

Inserito il - 06/06/2011 : 00:51:06  Mostra Profilo Invia a spider1315 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Avviamento a freddo: teoricamente si dovrebbe tirare sempre lo starter e non accelerare, il motore dovrebbe partire e tenere il minimo. Poi si dovrebbe rilasciare lo starter man mano. Quanti di noi partono così? Penso nessuno. Quasi tutti due tre pompate a motore spento (e qui la pompetta di ripresa butta un po' di benza nei collettori); poi si avvia con la chiave, appena parte due tre acceleratine per far passare aria e miscela.
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spider1315
Utente Senior


Veneto

1617 Messaggi

Inserito il - 06/06/2011 : 01:30:56  Mostra Profilo Invia a spider1315 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da alfarider.c

Le pompette di ripresa intervengono solo nei transitori, cioè solo quando c'è una variazione positiva e repentina nell'apertura delle farfalle. La loro funzione è quella di compensare le diverse inerzie delle masse di aria (leggera) e carburante (pesante) allorchè sussiste un'improvvisa variazione del flusso di miscela. Accelerando di colpo infatti prima arriverebbe l'aria e poi la benzina, causando un momento di fastidioso "vuoto" nell'accelerazione. Ed ecco perchè il getto della pompetta di ripresa deve essere forte e dritto, direttamente nel collettore. Senza variazioni positive della farfalla la pompetta di ripresa non interviene.



Le pompette di ripresa non intervengono propriamente nei transitori, ma quando avvertono una variazione di posizione del comando dell'acceleratore, per un tempo abbastanza breve (da come detto sembrerebbe che funzionino per tutto il tempo dell'accelerazione). E funzionano anche se l'accelerazione è graduale (credo dipenda dalla taratura della molla del pistoncino), non solo se è repentina. Ovviamente mandano meno benzina. La pompetta centrale spinge la benzina pura (non può ritornare nelle vaschette perchè c'è la valvola di non ritorno) fino a sollevare le sferette con i pesi, la fa arrivare ai getti, e questi la nebulizzano nei corpi arricchendo la miscela (che c'è già, se si parte dal regime di minimo la miscela è creata dal getto del minimo, se si parte da un altro regime la miscela è formata dal getto del massimo). Poi esaurita la maggior pressione del circuitino dato dall'accelerata, i pesetti chiudono le sferette, i getti di ripresa si esauriscono, il pistoncino collegato all'asta di comando ritorna in posizione di riposo in modo da ricaricare il circuitino pronto per un'altra pompata.
Non è proprio che
Citazione:
Accelerando di colpo ... prima arriverebbe l'aria e poi la benzina
: all'interno dei corpi c'è sempre miscela di aria e benzina, solo che accelerando (e quindi aumentando il flusso d'aria), la miscela si impoverisce visto che l'arrivo di benza dal getto del massimo non è immediato, ma comandato proprio dalla maggior depressione: ma non c'entra la maggior inerzia della benzina rispetto all'aria, è solo questione di rapporto aria/benzina. E allora vai con le pompette di ripresa...

Modificato da - spider1315 in data 06/06/2011 10:01:34
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alfarider.c
Utente Medio


Lombardia

251 Messaggi

Inserito il - 06/06/2011 : 06:53:20  Mostra Profilo Invia a alfarider.c un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ok, ringrazio per la maggior precisione nell'esposizione...
Volevo allegare un file interessante ma il sistema non me lo consente...bha!

Tutto cambia, il Duetto resta!

Modificato da - alfarider.c in data 06/06/2011 06:56:58
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Zenzero
Utente Senior


Campania

1248 Messaggi

Inserito il - 06/06/2011 : 09:16:31  Mostra Profilo Invia a Zenzero un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Diciamo due parole del perchè serve la pompa di ripresa, contrassegnata con la lettera C nella prima figura.

Quando apriamo rapidamente la farfalla (accelleriamo velocemente) la depressione sul getto principale diminuisce, per cui la miscela si impoverisce. Per equilibrare la cosa, entra in funzione la pompa di ripresa, che fornisce un supplemento di combustibile.

Circuito del minimo. Lettera D della prima figura. E' il punto più dolente della storia dei carburatori. Ha sancito la fine di essi. Quando ero studente, nel corso di Motori per Autotrazione già si parlava degli studi fatti a causa dei danni che provocava all'inquinamento.
Infatti, quando viaggiamo in una discesa, con l'accelleratore rilasciato, il circuito del minimo da il peggio di se stesso.
Quante volte su una discesa lunga, percorsa senza accellerare (farfalla chiusa) sentiamo scoppietti allo scarico. Succede questo.
La farfalla chiusa, comporta una forte depressione sulla valvola a farfalla che richiama tramite il circuito del minimo quantità ri levanti di benzina, miscelate con pochissima aria (farfalla chiusa), per cui tali quantità anomale, passano incombuste nel tubo di scarico, e si accendono lì con i gas caldi, provocando consumo di combustibile ed il massimo dell'inquinamento.

La prima cosa che fu fatta per correggiere tale anomalia, fu l'introduzione dei dispositivi di cut-off, ossia del taglio dell'alimentazione in fase di rilascio. Ci sarebbe da scrivere un poema.
Per rispondere ad Ilio, quando la farfalla si apre, gli effetti malefici del circuito del minimo si riducono notevolmente, in quanto la depressione su tale getto (comunque piccolo confrontato al getto principale) diminuisce enormemente.

Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !!

Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.

Modificato da - Zenzero in data 06/06/2011 09:22:00
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inqui
Utente Master



Veneto

8074 Messaggi

Inserito il - 06/06/2011 : 09:59:34  Mostra Profilo  Invia a inqui un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di inqui  Invia a inqui un messaggio Yahoo! Invia a inqui un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da alfarider.c

Ok, ringrazio per la maggior precisione nell'esposizione...
Volevo allegare un file interessante ma il sistema non me lo consente...bha!





Appoggialo su un server esterno... o passamelo che lo metto io.....



"Vedi come se tu dovessi morire subito... Pensa come se tu non dovessi morire mai..." Giorgio A.

"Fammi un piacere: non parliamo di automobili".
"E di che cosa dobbiamo parlare,allora?". Eric Maria Remarque

Inqui Socio DCI n. 779 .......
Duettista dell'anno 2009!
Socio fondatore regolaristi.it



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alfarider.c
Utente Medio


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Inserito il - 06/06/2011 : 15:10:25  Mostra Profilo Invia a alfarider.c un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da inqui

Citazione:
Messaggio inserito da alfarider.c

Ok, ringrazio per la maggior precisione nell'esposizione...
Volevo allegare un file interessante ma il sistema non me lo consente...bha!





Appoggialo su un server esterno... o passamelo che lo metto io.....






Niente Inqui c'e' qualche problema "tecnico": ma tanto era solo qualcosa di gia' visto: un pezzo di manuale per la regolazione dei Weber/Solex. Pazienza!

Tutto cambia, il Duetto resta!
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alfarider.c
Utente Medio


Lombardia

251 Messaggi

Inserito il - 06/06/2011 : 15:18:07  Mostra Profilo Invia a alfarider.c un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Zenzero

.....Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !! Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.



Questo e' uno dei tanti consigli che vale oro!
Grazie Zenzero!

Tutto cambia, il Duetto resta!
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2tto66
Utente Master



Lazio

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Inserito il - 06/06/2011 : 18:55:42  Mostra Profilo Invia a 2tto66 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Zenzero


Per rispondere ad Ilio, quando la farfalla si apre, gli effetti malefici del circuito del minimo si riducono notevolmente, in quanto la depressione su tale getto (comunque piccolo confrontato al getto principale) diminuisce enormemente.

Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !!

Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.



allora se la macchina è carburata male basta andare sempre a palla per non correre rischi

purtroppo nella pratica non è semplice trovare il punto giusto, anche perché non c'è un punto preciso in cui il motore rimane più su di giri, la vite può girare anche di 45° prima che si avverta un calo dei giri, sia avvitando che svitando, tra l'altro il calo non è immediato
bisogna fare ripetuti aggiustamenti ora su una vite ora su un'altra, aspettando ogni volta che il motore reagisca, dare una bella accelerata ogni tanto, specie se il motore zoppica o balla, e continuare fino a quando il motore gira bello rotondo
ma di questo abbiamo discusso abbastanza in passato, basta andare in archivio

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Zenzero
Utente Senior


Campania

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Inserito il - 06/06/2011 : 20:41:32  Mostra Profilo Invia a Zenzero un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Zenzero


Per rispondere ad Ilio, quando la farfalla si apre, gli effetti malefici del circuito del minimo si riducono notevolmente, in quanto la depressione su tale getto (comunque piccolo confrontato al getto principale) diminuisce enormemente.

Un piccolo consiglio per verificare se la carburazione al minimo è corretta.
Effettuando piccole rotazioni della vite di registro del minimo in senso orario, ed antiorario, LA VELOCITA' DEL MOTORE DEVE SEMPRE DIMINUIRE. Solo allora è corretta !!

Se avvitando, aumenta, la progressione è ricca, mentre è povera se diminuisce.



allora se la macchina è carburata male basta andare sempre a palla per non correre rischi

purtroppo nella pratica non è semplice trovare il punto giusto, anche perché non c'è un punto preciso in cui il motore rimane più su di giri, la vite può girare anche di 45° prima che si avverta un calo dei giri, sia avvitando che svitando, tra l'altro il calo non è immediato
bisogna fare ripetuti aggiustamenti ora su una vite ora su un'altra, aspettando ogni volta che il motore reagisca, dare una bella accelerata ogni tanto, specie se il motore zoppica o balla, e continuare fino a quando il motore gira bello rotondo
ma di questo abbiamo discusso abbastanza in passato, basta andare in archivio




e che voui fare. Questa è la solita diatriba fra chi come me non ha mai perso un giravite in mano, e chi invece ci mette il naso dentro...

Modificato da - Zenzero in data 06/06/2011 20:42:01
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