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 Presente e futuro dell'Alfa
 Gruppo Fiat e marchio Alfa Romeo - il futuro.
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luigired
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Inserito il - 04/03/2020 : 12:22:09  Mostra Profilo Invia a luigired un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Stefano per i solerti e interessanti aggiornamenti, sembra di leggere una rivista specializzata.
Segnalo solamente che hai riportato due immagini della GTAM, poiché la prima foto riportata non è la GTA, che, come hai ricordato, ha uno spoiler posteriore ben più piccolo (e secondo me più accettabile esteticamente) oltre alle differenze dell'abitacolo.
Concordo sul fatto che sarebbe stata l'occasione perfetta per presentare il coupé.
Luigired

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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 04/03/2020 : 14:06:24  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da luigired

Grazie Stefano per i solerti e interessanti aggiornamenti, sembra di leggere una rivista specializzata.
Segnalo solamente che hai riportato due immagini della GTAM, poiché la prima foto riportata non è la GTA, che, come hai ricordato, ha uno spoiler posteriore ben più piccolo (e secondo me più accettabile esteticamente) oltre alle differenze dell'abitacolo.
Concordo sul fatto che sarebbe stata l'occasione perfetta per presentare il coupé.
Luigired

Eh lo so, Luigi; hai ragione ... in questi giorni sono stato presissimo e lì per lì non ho trovato immagini chiare della vettura che permettessero - con una sola foto - di apprezzarne la linea. Comunque ora provo a sostituire le foto; purtroppo, essendo stata presentata esclusivamente via web come tutte le altre novità del Salone di Ginevra che è stato annullato proprio all'ultimo momento, le immagini disponibili della versione GTA sono solo quelle rilasciate da Alfa Romeo e sono poche, scure ... si è dato maggior evidenza alla GTAm, che di fatto rappresenta la GTA in versione pista.
Vedrai che nei prossimi giorni ci saranno altre immagini che le daranno maggiore soddisfazione.

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stefanosir
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Inserito il - 04/03/2020 : 14:39:55  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Considerazioni?

Boh ... provo a farne un tre.
Su Giulia GTA e GTAm è stato fatto un lavoro importante, visto che le modifiche alla Giulia Quadrifoglio di partenza sono tutte di tipo tecnico: per alleggerire ulteriormente la vettura (già di per sè, un prodigio!), hanno utilizzato materiali speciali, sono intervenuti su moltissimi particolari per poi arrivare ad un risultato ancora più estremo nella GTAm.
Sono intervenuti sull'assetto, sull'altezza da terra, sulla carreggiata (ulteriormente allargata), nonchè sul propulsore dal quale sono stati ottenuti altri 30 CV rispetto a quelli erogati dalla Quadrifoglio, per non parlare degli interventi sull'areodinamica, volti ad ottimizzare il comportamento della vettura in rettilineo (cercando di migliorare areazioni e sfoghi, nonchè il coefficiente di penetrazione) ed in curva mediante un ancora più marcato "effetto suolo".
La GTAm è quasi una vettura da pista (tanto che ha soltanto 2 posti ed un equipaggiamento interno pensato propio per l'utilizzo in circuito).
Insomma, modifiche efficaci e finalizzate, senza concedere molto all'estetica.
Il risultato è quello di aver realizzato una Quadrifoglio praticamente imprendibile per qualunque concorrente!


In precedenza si parlava di interventi sul motore per arrivare a potenze ancora superiori, intorno ai 600 CV.
Su questo aspetto, personalmente penso che pesino alcune considerazioni a livello di Gruppo: se da una parte Ferrari ha contribuito alla nascita di Giulia e del suo splendido propulsore 6V, dall'altra la Casa del Cavallino sicuramente costituisce anche un limite allo sviluppo di modelli che sempre di più possono "arrecare qualche problema" ai prodotti modenesi.
Beninteso, non è che GTA e GTAm siano concorrenti dirette delle sportive Ferrari (visto che hanno motori, struttura di vettura e caratteristiche profondamente differenti), ma esiste una buona fetta di clientela che potrebbe anche considerare una sportiva come Giulia GTA/GTAm quale una possibile alternativa "meno appariscente" (anche se ... è tutto dire"!) alle sportive più piccole di Ferrari: è più "ordinaria", in fondo è una Giulia (e non una Ferrari, nome che evoca spesso - fra i non appassionati - anche ricchezza, potenza, status symbol, etc.), attira meno l'attenzione perché è simile ad una vettura normale (per di più berlina), etc.
Ergo ... se Ferrari da una parte è una spalla forte per Alfa Romeo, dall'altra è anche quella che le pone dei limiti: di qui, la decisione di farne una serie limitata e non di metterla a listino e di aggiornarla nel tempo, di qui l'incremento di potenza "limitato" rispetto alle potenzialità del propulsore.

Un'altra me la suggerisce Nigel: Ha 2 porte in più!!!
Ed ha perfettamente ragione! perché non farla nascere a 2 porte, come versione di punta dell'Alfa Romeo GTV? La spiegazione la dovrenmmo chiedere ai manager Alfa, ma non sarei sicurissimo che ci direbbero la verità ... Potrebbe essere perchè hanno programmato di far uscire il modello GTV esclusivamente dopo il 2022, anno in cui Maserati completerà il rinnovo totale della sua gamma fra cui ci saranno 2 vetture GT e le loro 2 versioni Spider; inutile andare a "dar fastidio" ai 2+2 modelli del tridente che stanno per essere lanciati e disturbarli con un altro modello (Alfa): in fin dei conti, facendo parte dello stesso Gruppo, FCA con i modelli Maserati avrà un prodotto destinato alla clientela della gran turismo sportivo e quindi è meglio che nel frattempo Alfa vada a coprire i segmenti più bassi (B e C) dove Maserati non sarà mai presente.

Tutto questo - e non scherzo per niente - corona virus permettendo (non previsto in nessun piano industriale, naturalmente); dico solo questo: il mercato auto in nord-Italia a gennaio e febbraio ha segnato -9%!!!!


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Modificato da - stefanosir in data 04/03/2020 14:40:14
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stefanosir
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Inserito il - 12/03/2020 : 08:46:28  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MILLE MIGLIA 2020

Per questa edizione della 1000 Miglia, l'Alfa Romeo sarà la protagonista assoluta: sono state predisposte delle iniziative straordinarie che celebrano il 110-esimo anniversario della Casa del Biscione.
La sua lunga storia è costellata di vittorie, innovazioni tecnologiche e memorabili creazioni su quattro ruote. In particolare, lo straordinario “museo viaggiante” che attraverserà l’Italia – costituito da oltre quattrocento auto storiche – sarà arricchito dalla presenza di ben 11 vetture Alfa Romeo COSTRUITE DOPO IL 1957. Questo contingente speciale – che prenderà parte alla competizione con una classifica dedicata – annovera alcune delle più significative vetture Alfa Romeo realizzate negli ultimi 60 anni, che potranno partecipare alla 1000 Miglia in via del tutto eccezionale solo per quest’anno.

Ma la 1000 Miglia 2020, naturalmente, essendo prevista per maggio, al 99% non si svolgerà, vista la "situazione-Coronavirus", le norme appena varate e visto che la manifestazione si basa moltissimo sulla partecipazione della gente che si avvicina a questa vere meraviglie ...

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stefanosir
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Inserito il - 18/03/2020 : 11:48:20  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
CORONA-VIRUS tutto sarà stravolto!

Non ho dati, ma sicuramente il diffondersi di questo maledetto virus e le misure prese in Italia e progressivamente anche da tutti gli altri paesi europei, dagli Usa etc stravolgeranno il mercato, travolgendo programmi e strategie messe a punto ed in pista fino a solo qualche settimana fa; sicuramente il mercato dell'auto sarà crollato, FCA ha chiuso diversi stabilimenti, VW tutti (per lo meno, in Europa), e via discorrendo.

Anche qualora questa bruttissima emergenza passasse rapidamente (il che è da vedere ...), il mercato ci metterà sicuramente mes a riprendersi.
Sicuramente.
Perché questa situazione ci ha costretto a fare la tara delle cose importanti e separarle da quelle voluttuarie; e spesso l'auto rientra fra queste ultime, al di là delle esigenze lavorative e di sostituzione necessaria.
Questo approccio metterà a dura prova tutte le case costruttrici per gli investimenti già eseguiti (progettazione e messa in produzione di modelli nuovi), per i programmi che dovranno essere molto probabilmente modificati (uscire con modelli nuovi quando la domanda crolla non permette il recupero degli investimenti fatti), etc. Tutto quindi, ricambierà di nuovo.
Altro grandissimo problema è il crollo in borsa generalizzato ma che facilmente colpirà anche quelli del settore automotive: potrebbero esserci ricadute sui piani di fusione, sulla scalabilità di alcuni operatori, etc.
Insomma, nulla sarà nuovamente come prima.
Ma come sempre, vicino a questo tipo di grandi rischi, ci saranno anche grandi opportunità.
Cero è che, da un punto di vista occupazionale, ho paura che arriveranno tempi grami ...

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stefanosir
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Inserito il - 31/03/2020 : 09:07:49  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come volevasi dimostrare, i primissimi dati relativi al mese di marzo parrebbero indicare una caduta a picco del mercato automotive: si andrebbe verso un -85%!!!!
E' chiaro che le conseguenze di quello che è accaduto - e sta tuttora accadendo! - saranno gravi a livello generale e planetario, con rischi di chiusure e fallimenti da parte di una moltitudine di aziende che dovranno essere strutturalmente aiutate e sostenute.
Le conseguenze sono ... inimmaginabili.
E la domanda dei consumatori quanto ci rimetterà a tornare a livelli per lo meno prossimi al periodo ante-coronavirus (e già in molti settori arrancava)?
Si è venuta a creare una situazione pazzesca, che non si riesce ancora ad inquadrare.

E che farà il settore automotive? E le Case?
Domande molto difficili ... quel che è certo, crolli della domanda così potenti sono devastanti: questo provoca anche la chiusura di stabilimenti (non solo per motivi di sicurezza nei confronti del contagio, ma anche perché le vetture prodotte finirebbero solo nei piazzali: la domanda di auto non c'è!).
La crisi dipenderà molto anche dal tempo che persisterà questo stato di cose, ma come è ben facile immaginare, la domanda di molti beni e consumi (auto comprese ...) stenterà molto a rialzarsi.
Inoltre, probabilmente anche la "percezione dei bisogni" da parte dei consumatori (come la voglia o il desiderio di cambiare l'automobile, o di comprare qualsiasi bene o servizio) subirà un profondo cambiamento che potrà durare nella fase iniziale (e quindi anche la domanda salirà ma molto lentamente) e magari perdurerà, segnando un cambiamento netto nel modo di approcciarsi al mercato.

E' chiaro che le Case automobilistiche dovranno far fronte e studiare bene questi fattori, altrimenti non venderanno le loro automobili.
E' chiaro che qualunque piano industriale - più o meno definito - salterà. Tutti. E per tutte le Case.
Di qui si capisce il motivo per cui i piani industriali di molte case fossero molto flessibili, duttili, costruiti per poter essere cambiati in corsa osservando il mercato. Fiat/FCA questo lo ha imparato grazie a Marchionne, perché la Casa - appena salvata dal fallimento vero - non poteva permettersi di sbagliare viste le poche risorse disponibili, e quindi aveva elaborato piani industriali che fossere immediatamente modificabili a seconda dei segnali che provenivano dal mercato.
Stessa cosa per gli ultimi piani e il per neinte gradito cambio di quello previsto per l'Alfa Romeo: ora, seppur in concomitanza con un evento assolutamente straordinario, lo si capisce bene: FCA ha fatto degli investimenti importanti che penso siano azzeccati, in quanto ha appena lanciato le versioni ibride di Fiat 500, Panda, Lancia Ypsilon e la Fiat 500 Elettrica che certamente subiranno un rallentamento nel loro lancio, ma che probabilmente saranno fra le auto che maggiormente si venderanno nei prossimi mesi quando questa pandemia maledetta si toglierà di mezzo.
Tutto ricambierà ancora.
mai l'automotive ha subito tante rivoluzioni e cambiamenti come in questo ultimo decennio: dalla crisi generale del 2007, all'avvento dell'elettrico e del "fenomeno Tesla", al coronavirus ... tutto cambierà.

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stefanosir
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Inserito il - 21/04/2020 : 09:31:33  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nonostante il grandissimo momento di incertezza, in FCA alcuni dei progetti che erano in corso d'opera vanno avanti. Uno di questi fa parte integrante dell'intenzione di rinnovare ed allargare il listino del marchio MASERATI.

Il Tridente rinnoverà le sue Quattroporte, Ghibli e Levante, introdurrà un Suv più piccolo (gemello dell'Alfa Romeo Stelvio), lancerà una nuovissima GranCoupè, una nuovissima GranCabrio, nonché una super-sportiva che verrà realizzata a Modena, nello stabilimento dove viene prodotta l'Alfa Romeo 4 C.
Insomma, un rinnovamento completo che prevedrà l'adozione anche di motorizzazioni ibride plug-in e FEV (totalmente elettrici).

Su strada, in questi giorni, è stato sorpreso un muletto della prossima MASERATI QUATTROPORTE, la grande ammiraglia italiana: in realtà, da quello che si può vedere dalle foto, la berlina esternamente subirà soltanto un restyling leggero caratterizzato da interventi leggeri quasi esclusivamente concentrati sul frontale (calandra, paraurti e fari); gli interni verranno rivisitati e probabilmente si interverrà anche sull'infoteinment di bordo per dotarla di un sistema di ultima generazione.
Importanti novità sarann oinvece anche nel comparto motoristico, in quanto ai V6 biturbo da 3.000 e V8 biturbo da 3.800 cc (rispettivamente da 430 e 530 CV) verrà proposto anche il V6 diesel da 3 litri da 274 CV ed una motorizzazione.



Immagine:



Immagine:



Parlo di Maserati perché è il marchio FCA più "vicino" a quello di Alfa Romeo: questo fatto, se da una parte potrebbe costituire una grande opportunità (creare altri modelli Alfa su basi comuni con Maserati potrebbe diventare più semplice; oppure creare alcune Maserati - tipo Ghibli e Levante - su base Giorgio, potrebbe favorire la produzione dell'Alfetta e del Suv grande precedentemente pianificato), dall'altro ne potrebbe essere anche un limite (se in quel segmento c'è un prodotto Maserati, potrebbe essere ritenuto non opportuno che FCA ne predisponga un altro a marchio Alfa che potrebbe in qualche modo disturbarlo).

Peresonalmente, penso che la "suddivisione dei compiti" fra Alfa (da Segmento B a Segmento D) e Maserati (da Segmento D in su) sia una strategia per coprire con prodotti "Premium" tutti i segmenti di mercato con per lo meno un prodotto. In seguito, potranno essere sviluppate sinergie fra i 2 marchi in modo da presentare anche 1 prodotto ciascuno (ma molto differenziati) in vari segmenti, in modo da essere complementari (e non sovrapporsi sugli stessi clienti) ed in grado di sottrarne alla concorrenza.

Oggi però il coronavirus ha di fatto azzerato i mercati, fermato le fabbriche e lascerà degli strascichi molto pesanti, tanto che tutte le case saranno obbligate a rivedere ulteriormente i propri piani industriali. Sicuramente ci saranno quindi altri cambiamenti anche in quelli di FCA (per fortuna erano stati pensati fin da Marchionne in modo che fossero molto flessibili - di qui il succedersi di svariate versioni), anche in funzione della progettata fusione co PSA.





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Modificato da - stefanosir in data 21/04/2020 09:46:59
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stefanosir
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Inserito il - 22/04/2020 : 13:12:24  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un grazie a Faber, per aver ripristinato le foto che non si vedevano ....

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stefanosir
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Inserito il - 28/04/2020 : 17:00:50  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MERCATO AUTO ITALIA APRILE: -98%!!!!

Impossibile che questo periodo non influenzi i piani di tutti i gruppi. Immaginatevi che danno hanno subito quei marchi che avevano appena presentato dei nuovi modelli destinati al mercato e che, invece di trovare un periodo con le vendite in netta e rapida crescita, si ritrovano con gli investimenti fatti, vendite zero (ergo, ricavi zero) e probabile mancato recupero nemmeno negli anni degli investimenti effettuasti.

Pensate se l'Alfa Romeo avesse lanciato la nuovissima Alfetta, una grande berlina sportiva in grado di rivaleggiare senza alcun problema con le migliori concorrenti del Segmento E, oppure se avesse lanciato un grande Suv; o, e sarebbe stato molto peggio ancora, se avesse lanciato una nuovissima Giulietta (sulla quale i margini non sono certo paragonabili a quelli delle vetture lussuose più grandi)!

Oggi si tocca con mano il perché Machionne (ma anche tanti altri manager) abbiano optato per piani industriali che fossero flessibili, in modo da adattarsi ai mutamenti di mercato: certo, il coronavirus non lo avrebbe mai previsto nessuno, ma uno stravolgimento del mercato per una profonda crisi economica o piuttosto per improvvise norme più stringenti se sicurezza ed ambiente ...

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Gianlo
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Inserito il - 28/04/2020 : 17:17:00  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Inchiniamoci allora di fronte alla lungoveggenza della dirigenza FCA. Certamente i competitors subiranno dei tracolli irreversibili.... oppure monopolizzeranno ancora di più un mercato dove Alfa Romeo non è presente con una gamma accettabile?

Gianlo
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stefanosir
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Inserito il - 17/05/2020 : 12:16:13  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ALFA ROMEO TONALE

Secondo i rumors - sempre più insistenti - parrebbe che la prossima Alfa Romeo Tonale venga realizzata sulla piattaforma "SMALL WIDE 4×4 LWB", un telaio derivato dal "C-Compact" che fu progettato per l'Alfa Romeo Giulietta ma pensato anche per dar vita anche ad altro genere di vetture (differenti sia per dimensione, che per tipologia di auto come berline e Suv, il cui passo e carreggiata possono essere anche variati a seconda della vettura che si voleva realizzare).
Si tratta infatti di un telaio "modulare": questo chassis ha alcune parti fisse ed altre che invece sono modificabili, in modo da poter progettare e realizzare vetture anche molto differenti fra loro.
Lo "SMALL WIDE 4×4 LWB" è il telaio "C-Compact" modificato per poter allestire dei veicoli Suv a 4 ruote motrici di medio-piccola dimensione.

Nello specifico, attualmente il telaio "C-Compact" viene utilizzato da svariate vetture a marchio Fiat, Alfa Romeo, Abarth, Opel e Ram (in precedenza anche da Chrysler).

Oggi, a parte l'Alfa Romeo Giulietta che utilizza il telaio "capostipite" con specifiche che hanno puntato al piacere di guida ed alla sportività, lo "SMALL WIDE LWB" viene utilizzato da FCA per la realizzazione di Fiat Tipo (tutte le versioni) prodotta in Turchia, Fiat 500 L e Fiat 500 L-Wagon (ma modificato per avere un passo più corto di 3 cm) prodotte in Serbia.

Il telaio "SMALL WIDE 4×4 LWB" - pensato per veicoli anche a trazione anteriore ed integrale - è quello che oggi FCA sta utilizzando per la realizzazione di FIAT 500 X, JEEP RENEGADE e JEEP COMPASS (in quest'ultimo caso, il passo è stato maggiorato però di ben 7 cm) - tutte e tre prodotte a Melfi (PZ) - e JEEP CHEROKEE, che però viene prodotta negli USA.

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Modificato da - stefanosir in data 18/05/2020 12:26:02
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stefanosir
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Inserito il - 17/05/2020 : 12:46:49  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Gianlo

Inchiniamoci allora di fronte alla lungoveggenza della dirigenza FCA. Certamente i competitors subiranno dei tracolli irreversibili.... oppure monopolizzeranno ancora di più un mercato dove Alfa Romeo non è presente con una gamma accettabile?

Beh ... il coronavirus non poteva prevederlo nessuno, ma il fatto che FCA abbia adottato da anni piani e strategie particolarmente flessibili ed adattabili alle mutevoli circostanze del mercato costituisce certamente - anche in questa situazione - una efficace arma difensiva.

Intanto il progetto di fusione con il Gruppo PSA va avanti e si pensa che per la fine dell'anno il percorso possa trovare, se non il suo compimento, la sua definizione finale.

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Modificato da - stefanosir in data 18/05/2020 12:27:19
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Gianlo
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Inserito il - 18/05/2020 : 20:23:10  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scusami Stefano, la tua mi sembra una difesa d'ufficio fatta da un avvocato che sa già che non verrà pagato!

Gianlo
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stefanosir
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Inserito il - 19/05/2020 : 09:38:46  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Gianlo

Scusami Stefano, la tua mi sembra una difesa d'ufficio fatta da un avvocato che sa già che non verrà pagato!

Francamente ... non l'ho capita.
La flessibilità nei piani di sviluppo è stata una delle chiavi del rilancio del Gruppo Fiat-FCA dall'inesorabile fallimento cui era destinata e che ha realmente sfiorato.
E' sempre quella flessibilità che ha permesso ad FCA di cambiare i piani industriali presentati e di far sognare e poi disperare tutti gli appassionati che nel tempo hanno visto indicata una strada con il lancio di nuovi modelli e poi la loro cancellazione, variazione, spostamenti temporali, etc.
A questo bisognerà abituarci perché, contrariamente a quanto accadeva fino al 2007 (anno della prima grande crisi finanziaria), il settore automotive ha dovuto confrontarsi non solo con la crisi economiche che hanno pervaso tutto il mondo, ma anche con cambiamenti epocali (norme antinquinamento, norme sulla sicurezza, avvento della tecnologia ibrida ed elettrica, motorizzazioni alternative, etc.) come mai prima: fino al 2007 i cambiamenti di questo settore erano di fatto lenti e fondamentalmente a disposizione di tutti.
Oggi ci vogliono delle risorse ingentissime e occore conciliare i tempi per la progettazione e realizzazione di un modello (che necessita di anni) con la rapidità dei cambiamenti in atto (il "fenomeno Tesla" ne è solo un esempio).
Al mercato bisogna reagire con prontezza ma la velocità per adeguare i modelli o la gamma-prodotti mal si concilia con i cambiamenti epocali accaduti in questi anni.
Quindi "flessibilità dei piani" è diventata una parola d'ordine per tutte le case.
FCA (che non è certo l'unica) ce l'ha da quando è nata grazie a Marchionne (perché doveva sopravvivere e portarsi fuori dalle secche; ci è riuscita), altri questa strategia l'hanno adottata in corsa.

In questo periodo di Covid-19, la flessibilità è tornata utile, mentre per chi ce l'ha meno nelle proprie corde essere usciti con modelli nuovi su mercati che sono crollati del 90% potrebbe significare non rientrare più dagli investimenti effettuati: non proprio quisquilie!

In tutto questo, si soffre ....

Posto che FCA si trova in un periodo di transizione che la porterà alla fusione con il Gruppo PSA, le indiscrezioni sui prossimi modelli si susseguono con un'alea ancora maggiore di incertezza: sicuramente FCA e PSA si sono già accordate su come comportarsi e su cosa lanciare in questo periodo di transizione, in modo da non lasciarsi sorprendere nel caso la fusione non dovesse andare a buon fine (ma avverrà sicuramente): fra questi modelli, secondo me l'unico che verrà portato avanti per Alfa Romeo è quello dell'ALFA ROMEO TONALE, mentre per gli altri (compreso il B-Suv, penso ...) se ne parlerà post-fusione.

ALFA ROMEO TONALE, secondo ulteriori indiscrezioni, dovrebbe essere realizzato sullo stesso pianale della JEEP COMPASS (quindi lo "SMALL WIDE 4×4 LWB" di cui abbiamo detto in uno degli ultimi post, ma nella sua versione "maggiorata") modificato con "quote" Alfa, cioè irrigidito, alleggerito ed allargato: questo vuol dire che dovrebbe avere dimensione leggermente maggiori del modello Jeep, quindi con un'ottima abitabilità e capienza (e come d'altra parte confermato dal prototipo presentato da Alfa Romeo).
La linea di montaggio sembra che sia ancora alla prima fase, in seguito verrà realizzato il cosiddetto "pilotino" destinato a realizzare i primi prototipi destinati ai test su strada.
Vedremo se verso la fine dell'anno sarà possibile sorprendere qualche muletto su strada ...

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Modificato da - stefanosir in data 19/05/2020 09:58:53
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Gianlo
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Inserito il - 19/05/2020 : 13:23:59  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stefano, piani di sviluppo, flessibilità.
Torna alla realtà: due modelli con un numero limitato di versioni e di motorizzazioni.
Piani di sviluppo? Parli di quelli vecchi di anni e mai partiti?
Flessibilità? Con due modelli e un piano di sviluppo abortito sarebbero flessibili anche i produttori della Nuova Patagonia!
A meno che flessibilità non sia diventato sinonimo di inerzia!

Gianlo
Socio DCI nr. 888
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