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Messaggio inserito da Duett

Caro Giando, il sacrilegio è già stato compiuto da un pezzo , certo, ora sarebbe calpestare i fiori su una tomba... E francamente saperlo un supermercato piuttosto che la sede dell'ennesimo gestore telefonico rispetto a quello che ospitava, non fa una gran differenza rispetto alla demolizione...

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Messaggio inserito da luigired

Giando, da quello che ho capito ancora non hanno deciso per la demolizione, forse ne cambiano l'utilizzo. Se così non fosse, sarebbe un vero peccato, anzi l'ennesimo affronto alla memoria e alla storia dell'Alfa. Tra l'altro anni fa avevano promesso che almeno questo edificio non sarebbe stato eliminato.
Vorrei firmare anch'io, come dovrei fare? rispondere alla mail salviamoilcentrotecnico@gmail.com ?

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Messaggio inserito da luigired

Firmato e confermato, purtroppo le firme finora sono solo 224

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Messaggio inserito da Duett

Firmato, ho molti ricordi in quell'edificio, vari corsi di aggiornamento sui modelli...
Un particolare che commuove è la grande targa posta alla base dell'edificio che reca tutti i nomi dei dipendenti Alfa Romeo deceduti in guerra

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Messaggio inserito da giando01

È assolutamente necessario che questo edificio venga tutelato ben piu di come abbiano saputo o voluto fare gli ex proprietari. Un luogo ricco di storia, un luogo magico dove questo marchio ha avuto i propri anni d'oro, prima di cadere in una malgestione senza precedenti, che ha portato alla demolizione ed alla scomparsa dei pilastri di questo marchio, lentamente, uno per uno, ma in modo inarrestabile. Questo edificio, cosi come il museo si devono salvare a testimonianza di una storia gloriosa, come nessun'altra storia automobilistica. Devono essere tutelati. Una demolizione sarebbe pura follia e mera speculazione. Che si possano vergognare a vita coloro che hanno causato tutto questo, ultimi acquirenti non esclusi. La storia culturale di un paese e di un marchio glorioso in mano a speculatori ed opportunisti. No grazie. Salviamo il centro tecnico. Per l'alfa. Per Luraghi, per Gardella, per Busso, per Chiti e per tutti, tutti gli uomini, i lavoratori che hanno fatto grande e magico questo marchio, su pista e su strada. Da salvare, ad ogni costo. Non possiamo sempre nascondere la testa e lasciare che tutto ci passi sopra.

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