provo a riflettere con il codice della strada alla mano (tra parentesi riporto il titolo della norma): art. 80: "(Revisione)...per i veicoli atipici la revisione deve essere disposta annualmente..."; art. 59: "(veicoli con caratteristiche atipiche). Sono considerati atipici i veicoli...", quindi veicolo atipico o con caratteristiche atipiche sembra proprio la stessa cosa; art. 60: "(motoveicoli e autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico). 1) Sono considerati appartenenti alla categoria di veicoli con caratteristiche atipiche i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca nonchè... di interese storico e collezionistico. commi 2) e 3) (omissis perchè riferiti ai veicoli d'epoca) - 4) Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. 5) I veicoli di interesse storico e collezionistico possono circolare sulle strade purchè posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli determinati dal regolamento...".
Quindi, se i veicoli di interesse storico e collezionistico sono veicoli con caratteristiche atipiche e, quindi, atipici, mi sembra conseguenziale ritenere che, sulla base delle citate disposizioni di legge, l'obbligo della revisione sia, purtroppo, annuale.
Vero è che il veicolo "vecchio" e non iscritto deve rispettare la revisione biennale ma mi sembra che solo per i veicoli iscritti sia garantito il mantenimento "di sistemi, dispositivi e componenti aventi caratteristiche differenti da quelle prescritte in generale... a condizione che detti dispositivi ed organi siano stati riconosciuti ammissibili... alla data di fabbricazione.." (art. 215 del reg. CdS). Segnalo, poi, che solo per i veicoli iscritti nei famosi registri è prevista la possibilità di circolare di giorno senza dovere rispettare l'obbligo di accendere le luci (art. 152 CdS). certo è che mi sembra insensato prevedere un intervallo così breve per veicoli che circolano poco e che, normalmente, sono più "curati" di quelli "vecchi" e non iscritti.
Citazione:Messaggio inserito da raidino [br art. 59: "(veicoli con caratteristiche atipiche). Sono considerati atipici i veicoli...", quindi veicolo atipico o con caratteristiche atipiche sembra proprio la stessa cosa
cosa c'é scritto dopo i puntini? se é la stessa cosa, come sembra a te, perché le storiche non vengono direttamente classificate come "veicoli atipici"? a rigor di logica se non sono classificate così, ma "veicoli di interesse storico", non sono " veicoli atipici" e non dovrebbero fare la revisione ogni anno tra l'altro non tutte le autovetture storiche hanno caratteristiche atipiche, tanto che possono tranquillamente circolare come normalissime "auto vecchie" senza essere iscritte agli "appositi registri" a me non sembra per niente chiaro, per cui non me la sento di sostenere una interpretazione piuttosto che l'altra
Ho chiamato il segretario del Club ASI al quale sono iscritto, come avevo promesso... L'interpretazione corretta è esattamente quella intuita da Ilio, ossia: Veicoli storici sono quelli individuati dalla lista ASI, possono godere di tutte le agevolazioni previste da legge purchè, appunto, iscritti ad un club riconosciuto dalla legge (Registro ALfa, Lancia, ASI); un veicolo ultratrentennale gode automaticamente dell'esenzione bollo (almeno nel Lazio). La revisione per tali veicoli resta sempre ogni DUE ANNI, a meno che non presentino CARATTERISTICHE ATIPICHE. Per CARATTERISTICHE ATIPICHE, mi ha spiegato, si intendono soluzioni tecniche e/o meccaniche d'altri tempi, ormai desuete e in disuso perchè non più rispondenti a criteri costruttivi volti a garantire la sicurezza della circolazione allo standard richiesto oggigiorno. E qui mi ha rifatto l'esempio dei freni a bacchetta delle auto vetuste: ovviamente non si può paragonare l'efficienza di tale sistema frenante a quelli odierni e, su questo non vi è dubbio, è palese che si tratti di un sistema assolutamente "atipico", con ciò intendendo che non è più comune in un'auto trovare un sistema frenante basato su quel sistema. Persino la presenza di avvisatore acustico "a trombetta" e pompettina è considerata una caratteristica atipica, e un mucchio di altre cose come alcuni tipi di fanale, la presenza di un unico fanale sul lato guidatore... Per tali auto, ha aggiunto, è prevista sì la revisione annuale (allo scopo di verificare che, nel caso un'auto munita di tali sistemi garantisca il suo corretto funzionamento seppur in occasioni rare), ma è previsto che tale revisione vada fatta secondo determinate regole e tolleranze adatte alla tipologia di auto stessa, ossia andrà fatta una revisione priva di tutte quelle prove che, legate alle caratteristiche intrinseche di un'auto moderna, un'auto "con caratteristiche atipiche" non potrebbe mai superare. Il costo di revisione, ovviamente, sarà anch'esso differente (e più basso, anche se non ha quantificato).
Premetto che condivido tutte le osservazioni fatte per sostenere l'obbligo biennale della revisione. Però, un conto sono le chiacchiere un conto è la regola ricavabile dalle disposizioni del codice della strada. Questo perchè l'art. 80, nell'ipotesi di circolazione di veicolo (di qualunque genere o specie)non sottoposto alla prescritta revisione, impone all'agente operante di ritirare la carta di circolazione (con sanzione pecuniaria che va da € 143 a € 1146, secondo i casi). Allora, credo che sia meglio intendere il codice, anche perchè dal sito degli amici della polstrada e da quello dell'ASI risulta che l'obbligo in questione viene inteso in senso annuale, appunto. Proviamo a tornare alle norme del codice.
L'art. 59 è l'unico articolo che disciplina i veicoli con caratteristiche atipiche (secondo il titolo) ed ha per oggetto (secondo il testo) i veicoli atipici, ecco il perchè della mia assimilazione (anche concettuale, in effetti). Lo stesso art. inoltre definisce come atipici tutti i veicoli diversi da quelli previsti dagli artt. da 52 a 58 e i nostri trovano disciplina nell'art. 60.
L'art. 60 definisce i nostri veicoli come "appartenenti alla categoria di veicoli con caratteristiche atipiche", così richiamando certamente l'art. 59 sia nel titolo che nel testo.
L'art. 80, infine, richiama (a parte gli altri) soltanto i veicoli atipici (rinvia, cioè, all'art. 59), prevedendone la revisione annuale. Tale norma nulla dice per i veicoli con caratteristiche atipiche perchè non è necessario, visto l'espresso riferimento ai veicoli atipici.
Riporto l'art. 59: "veicoli con caratteristiche atipiche). Sono considerati atipici i veicoli elettrici leggeri da città, i veicoli ibridi o multimodali e i microveicoli elettrici o elettroveicoli ultraleggeri, nonchè gli altri veicoli che per le loro caratteristiche non rientrano fra quelli definiti negli artt. dal 52 al 58." (i nostri sono disciplinati dall'art. 60) 2) "Il Ministro etc. etc.
in conclusione, appena possibile corro a fare la revisione (già abbondantemente scaduta).
Ho chiamato direttamente l'ASI... e devo dire che sono molto meravigliato: la revisione va fatta OGNI ANNO. E, cavolo: sono stupito prima di tutto perchè il segretario del mio club (ASI) si è sbagliato circa la legge (e allora debbo dar ragione a raidino). Secondo: perchè -così mi ha detto la signorina molto ferrata con cui ho parlato- i veicoli iniziano ad essere considerati ATIPICI per il solo fatto di essere iscritti al Resgistro Storico. Quindi, altra fregatura -almeno per me-: sono costretto a iscrivermi all'ASI per avere diritto all'esenzione dal bollo (così prevede la regione Lazio) ma, contemporaneamente, devo spendere ogni anno per avere la revisione in regola... e le assurdità in Italia continuano a cicciare di giorno in giorno... Inoltre, la squisita persona che era al di là dell'apparecchio ha aggiunto che, se avessi voluto, mi avrebbe spedito per posta e per iscritto tutto quello di cui abbiamo parlato, completo di timbri ASI e di riferimenti normativi. Altra cosa che mi ha detto è stata che -al momento della revisione- mi conviene sempre comunicare all'esaminatore che la mia è un'auto ASI, poichè in tal modo la revisione POTREBBE essere più blanda (ma non ha garantito poichè non sa cosa prevede la motorizzazione a tal proposito). Tristezza.
Chi? No, proprio no! Era doveroso chiarire la situazione ma, a parte questo, fatta la legge si trova il cavillo (o il modo di aggirarla, dite come volete). Chi vuol capire capisca, per gli altri... solo spiegazioni in privata sede!
rimane il fatto che le vetture storiche meno vecchie, o piu' moderne, come le nostre, non presentano caratteristiche atipiche e non sono classificate "veicoli atipici" che debbano fare la revisione ogni anno solo se iscritte agli "appositi registri" mi sembra una vera assurdita' se non ho capito male l'iscrizione ai registri comporta il passaggio automatico tra le vetture contemplate dall'art.60, anche se la vettura non ha "caratteristiche atipiche" non sarebbe piu' logico lasciarla come era in origine, tra quelle contemplate dagli art. dal 52 a 58?
se la regola bisogna ricavarla dagli articoli del codice della strada, é evidente che tale regola non c'é, secondo me il codice é obsoleto e/o non é stato aggiornato bene, qualsiasi interpretazione mi sembra arbitraria, a quelle dell' Asi sono contrario per principio, anche quando sono giuste
difatti anche la signorina dell'ASI ha ammesso che la legge è quantomeno malformulata, ma dal codice della strada si deduce -inevitabilmente- che per il solo fatto di essere iscritti ad un aposito registro tra quelli indicati, la propria vettura comincia ad essere atipica, con ciò intendendo fuori dal comune! Comunque, in caso di verifiche della stradale, non è obbligatorio dichiarare che la propria vettura è iscritta ASI!
Ritornando al mio quesito iniziale del 20 gennaio, credo che l'unico problema possa sorgere con la propria compagnia di assicurazione. Io sono sempre in attesa di una risposta da loro. In caso di controllo di polizia (che in tutti gli anni di guida ho avuto solo due o tre volte) e quindi ha una probabilita' molto remota, se chiedono di vedere la ricevuta del bollo pagato per il periodo in corso, c'e' solo da sperare che non sappiano che per auto iscritte ASI il collaudo e' annuale. Quindi ripeto, il problema reale sussiste con la compagnia di assicurazione. Se tutto va bene non ci sono problemi; in caso di sinistro l'ufficio liquidazione puo' far valere la legge in vigore e chiedere a chi, pur assicurato, ha procurato il danno la ripetizione della somma liquidata al danneggiato. Poiche' le polizze sono fatte con una marea di clausole ed ogni compagnia ha le sue, con le sue esclusioni ed eccezioni, se troviamo la compagnia che, per iscritto, dichiara che vale l'omologazione biennale, andiamo tutti con quella compagnia. Forse alla nostra vecchia compagnia di assicurazione basta la minaccia di lasciarla che anche lei ti fa la modifica alle clausole.