fate come vi pare ma io preferisco uscire dalle curve in accelerazione e bello dritto, come se ci fossero due binari sara' che ho guidato per tanti anni con le vecchie gomme originali, belle indurite, e se avessi rischiato anche solo un po' la macchina non l'avrei piu' ripresa, ormai sono abituato a guidare in questo modo e devo dire che anche senza esagerare mi diverto lo stesso mi scelgo la traiettoria migliore allargandomi quanto é possibile prima della curva e poi la chiudo in modo da uscire piu' dritto che posso probabilmente entro piu' piano, pero' accelero prima, esco piu' veloce, e non rischio di scodare o di invadere l'altra corsia, questo per le curve coperte, quelle scoperte, se non viene nessuno al verso contrario, le taglio e vado dritto cmq, come avevo gia' scritto, sto bene attento a........ curvare a ds quando la curva é a ds e viceversa
Quoto in tutto, ma che abbiamo imparato a guidare nello stesso periodo e con le stesse macchine ????
la discussione é su come facciamo le curve col Duetto, mi riferivo a quello, ma oramai guido in questo modo a prescindere dalla macchina e dalla trazione pendandoci bene pero' ho imparato a guidare su una vecchia 500, sicuramente ha influito molto, il periodo anche se forse non é proprio lo stesso, non cambia poi molto, le strade e le macchine non erano tanto differenti e non c'erano tutte queste novita' tecniche con la frequenza che c'e' oggi, cmq io sono al terzo rinnovo poco piu' di 30 anni di patente, quasi mezzo secolo di eta' quindi
I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67
Modificato da - 2tto66 in data 21/07/2007 08:13:04
Quello che dice duetto66 e giusto ma quando tutte le operazioni vengono portate al limite (vedi pista) non esiste trazione posteriore che dal punto di corda in poi non soffra di un minimo di sovrasterzo. Per "traverso" intendo non traverso di tipo rallistico da sterrato o neve!
su strada non puoi mai stare al limite, specie se non vedi la curva e non sai chi viene dall'altra parte, quel poco di sovrasterzo si corregge facilmente anche solo dosando il gas, se poi dal punto di corda vedi che di la non arriva nessuno, puoi anche aprire con decisione e lasciare che la macchina invada piu' o meno l'altra carreggiata non sara' cuore sportivo pero' mi contento, probabilmente non sarei capace di fare meglio neanche in pista, non ho mai fatto corsi di guida sportiva e guido istintivamente, cercando di non farmi prendere la mano
probabilmente non sarei capace di fare meglio neanche in pista
Non ti sottovalutare! Magari invece lo sai fare benino e migliorandoti ti diverti pure Pensa a Nanni Galli che guidava la GTA in maniera del tutto istintiva senza corsi ne lezioni altrui.... eppure è stato uno dei più grandi piloti dell'Autodelta
Una citazione più che mai opportuna. Diceva Galli, con una semplicissima filosofia: "La GTA è una macchina molto sincera e sicura. Quando si imposta una curva bisogna darle fiducia; l'impressione è che non stia in strada, ma magari solleva una ruota e ci sta. L'essenziale è non avere paura e tenere i piede giù". Grandissimo, quando alle primissime corse, dopo aver guidato una Mini Cooper, con la GTA dava un minuto ai piloti ufficiali dell'Autodelta, con macchine molto più preparate delle sua e perciò fu notato ed ingaggiato da Chiti in persona. Sempre di Nanni Galli (di cui sono un cultore): "io non copio mai nessun pilota; guido così come sento in quel momento ed imparo molto di più da ogni corsa persa che da quelle che vinco". Ho un DVD con una sua bellissima intervista.
Su strada bisogna non fare acrobazie, io parlo di pista perchè un tempo il cliente Alfa Romeo (cuore sportivo) andava a girare in pista la domenica. Io, personalmente frequento spesso le piste. Non si può parlare di cuore sportivo se non si parla di guida al limite in pista!
Non esiste una guida per la pista e per la strada. esiste una guida e basta: cambiano solamente tra le due guide i margini che tendono verso il limite.