Ma secondo voi uno spoilerino di lamiera, della stessa fattura di uno Zender (piatto, non rialzato), che, però, anzichè nero sia dello stesso colore della carrozzeria, starà male? Cioè, in altre parole, io sarei tentato di costruire un pezzo di lamiera, da lavorare e da piegare esattamente come uno Zender e poi da verniciare con lo stesso celeste della carrozzeria...Poi sfrutterei i 4 fori originari, che sono stati stuccati per fare la striscia nera di adesso e lo fisserei dal di dentro. Le mie perplessità derivano dal fatto che rimarrebbe tra cofano e giunta una leggera discrepanza, che non oso assolutamente colmare, perchè se comincio ad usare stucchi e diavolerie varie, mi toccherebbe riverniciare tutto il cofano...
Un'altra delle odiose caz... lasciatemi in eredità è, come avete potuto intuire, l'altro spoiler, stavolta anteriore, che si presenta in queste condizioni, anziché in quelle di origine, che lo vedevano verniciato come la carrozzeria. La cosa sconcertante è che ci è stato dato della catramina e si presenta bugnoso e perdipiù variamente piegato, tanto che non ha più una forma perfettamente rotondeggiante... Tralaltro ho già visto che non si può togliere, almeno non certo svitando qualche bullone...Quindi, mi attende un lungo e faticoso lavoro di ripristino, non soltanto a livello di verniciatura, ma soprattutto per quanto riguarda la superficie, assolutamente da ricondizionare a dovere... E lo stesso dicasi delle superficie appena sottostante alle parti laterali dei paraurti posteriori, che, però, va solo scartavetrata e pulita...
Signori, finalmente, dopo 3 mesi di verifica della tenuta della vernice sulla plastica poliuretanica del cruscotto (ottima), sono lieto di annunciarvi che la grande avventura della sua verniciatura è iniziata. In questi ultimi due giorni, o meglio, gli scampoli di giorno concessimi dal lavoro e dal viaggio per andarci, mi sono dedicato allo smontaggio di tutti gli strumenti presenti sul cruscotto. Finalmente anche i due binocoli sono venuti via! Provando e riprovando, ce l'ho fatta a svitare la ghieretta che li fissa e a sganciare gli allacciamenti (cavo tachimetro, azzeramento del parziale, lampadine quadro, viti, etc...) Ovviamente ne ho approfittato per verniciare i due cupolini, di nero lucido. Anche l'alloggiamento dell'indicatore della freccia l'ho rimesso a nuovo, scartavetrandolo e spraiandolo di nero. Peccato che non avevo disponibile il pc del lavoro, sennò vi avrei già postato le immagini di tutto l'armamentario smontato. Al cruscotto, dunque, ho riservato un trattamentino di preparazione: intanto una spianatura uniforme (adesso è liscissimo) con cartavetrata, che mi ha permesso di riportarlo al suo stato di origine (si fa per dire...), almeno per quanto riguarda il colore (adesso, infatti, è di un bel blu opaco...). Domani provvederò a passare una manetta o due di aggrappante per plastica e poi, vincendo gli indugi legati all'ansia e all'emozione, due belle mani di blu-nero lucido. Speriamo bene...Io lo so che dal cruscottone dipende il 50% dell'estetica di tutti gli interni. Sarà dura fare un bel lavoro, lo so, perché non posso disporre del cruscotto fra le mani, come vorrei. Il fatto di dover verniciare dal posto mi innervosisce non poco, non tanto per via della dispersione di polveri varie (schermerò tutto in modo maniacale, infatti), quanto perché non è facile gestire la bomboletta, sia pure preparata a regola d'arte (pressione, diluizione, etc.) dal solito tipo del colorificio. Boh, vedremo... La consolle la lascerò esattamente com'è adesso. Le parti laterali mi sa tanto che le rifarò, dopo averle spianate anh'esse. Ho notato, infatti, che, per quanto la verniciatura sia perfetta e tenga, la leggera bugnatura della superficie, prevista in origine, come sul resto del cruscotto, favorisce la impercettibile trattenuta di corpuscoli di polvere, con conseguente difficoltà a detergere alla perfezione, come vorrei. Sul liscio, invece, basta una spolverata leggerissima e non rimane traccia di parti ingrigite dai sottilissimi rivoletti di polvere. Insomma: so' il solito appezzottatore... P.S. Però, a fin di bene...!
Breve ma significativo aggiornamento. Purtroppo, quello che temevo si è verificato: nonostante tutta la cura possibile immaginabile nel verniciare, il lavoro non è venuto come volevo. La posizione dell'oggetto da verniciare, infatti, ha sfavorito un esito di laccatura uniforme su tutta la superficie (mi riferisco a quella orizzontale della parte superiore piana). Vabbeh, a questo punto non ho altra scelta: smonto il cruscotto. Io non mollo!
Inizialmente, come già detto nei post precedenti, l'intenzione era quella di tentare di verniciare sul posto il cruscotto. Dopo aver provveduto a schermare tutto lo schermabile, lo scenario era il seguente:
Come già raccontato, l'esito è stato deludente, soprattutto perchè non riuscivo a distribuire in modo uniforme la vernice. Certi punti, poi, come la parte retrostante le bocchette di areazione, rimanevano addirittura coperte... Insomma, a quel punto, mi sono messo in animo di smontare il cruscotto. E, alla fine, ce l'ho fatta...
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Ecco le immagini dell'avvenuto misfatto:
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Questo, invece, lo scenario desolante, diciamo pure raccapricciante, degli interni, dopo l'espianto:
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Adesso, finalmente, ho tutto fra le mani e posso cominciare un lavoro di restauro veramente degno di questo nome... Grazie dell'attenzione.
Grazie, Canaro! Ma lo devo anche se non soprattutto a voi se mi sono affezionato all'idea di fare le cose con una certa precisione e sistematicità (almeno ce provo...). Vi aggiornerò quanto prima delle novità (si sta profilando anche un colpo di scena...).
é stato poi difficile come te l'aspettavi? vedo che non hai dovuto neanche togliere lo sterzo, certo ci vuole tempo e molta pazienza, ancora di piu' ci vorra' per rimontare tutto, perché ci dovrai mettere molta piu' attenzione e cura, pero' non é poi così complicato no? complimenti e buon divertimento!!!
Sinceramente pensavo fosse più complicato, non tanto per togliere i fermi, che in realtà sono solo 4, quanto per i cavi che pensavo di dover sfilare. Invece, a parte quelli degli strumenti centrali, non ho tolto un filo. Dietro i manometri, infatti, c'è solo un morsettone centralizzato da sganciare, quindi niente di più semplice. Poi, vabbeh, i tubi dell'aerazione e qualche altra cosetta...Più che lo guardavo il cruscotto e più che mi sembrava un solo coperchio, niente più... Adesso speriamo bene per il rimontaggio, ma credo sia solo una questione di pazienza.
Ragazzi, non so voi, ma io se da un lato ammiro Moro' per la pazienza ed il savoir fair che mostra, dall'altro mi chiedo: 1) ma perchè se già fa tutto questo lavoro non poteva limitarsi ad un restauro più consono del mezzo, invece di buttarsi in variazioni cromatiche di dubbio gusto e dall'ancor più dubbia tenuta nel tempo? 2) ma Moro' ogni tanto, almeno d'estate col bel tempo, il duino lo usa o ci si diverte solo a smontarlo e rimontarlo?
Spider, domande legittime, mi rendo conto...Infatti, mentre ero in macchina a piazzare la schermatura, con il telone sopra la cappotta per non prendere il sole a picco e nonostante quello con un disagio da urlo (sudato fradicio, spazi ristrettissimi per operare, etc...), ad un certo punto mi sono detto: Ma non potevo aveve la passione delle bocce...?! E invece m'è capitato di avere quella del restauro. Che ci vò fa... Comunque, a parte questo, col duino io ho un'idea precisa da realizzare e finché non sono riuscito a tradurla in pratica non mollo. Poi, finalmente, il duino comincerò solo a godermelo. E non vedo l'ora, in effetti, perché comincio a non poterne più. Sia mentalmente che fisicamente (ad. es. soffro di discopatia e i contorcimenti per entrare e agire all'interno della macchina, con tanto di sudate e rinfrecate, mi fanno rispuntare l'infiammazione, tanto che in questi giorni, appena mi alzo dalla sedia, mi tocca camminà piegato per alcuni istanti...).