Insomma, ragazzi, quello che dicevo qualche post fa circa la inopinata dilazione dei tempi del cantieretto, si sta dimostrando drammaticamente vero...Come dettovi, ieri l'altro sera ritenevo di aver terminato il lavoro di sverniciatura del sedile. Poi avevo provveduto alla riverniciatura a pennello con tinta molto diluita. Lì per lì, appena asciugata la vernice, mi era parso che andesse tutto ok e che ci fosse soltanto da verniciare il pannelletto posteriore dello schienale. Ebbene, ieri pomeriggio, convinto che avrei potuto rimontare al suo posto il sedile, ho notato, con la luce del giorno, che la superficie della battuta e di parte dello schienale del sedile non era proprio un granché. Evidentemente il lavoro di rimozione delle scaglie di vernice secca non ha permesso di sortire un risultato impeccabile, come era del resto da prevedere, anche perchè non è stato possibile spianare, come avrei fatto su qualsiasi altra superficie, visto che si tratta di skai e non voglio rischiare di rovinare le piccole venauture a vista. Insomma, ho dovuto rimetterci mano, cercando di fare un lavoro più preciso possibile di livellamento e spianatura. E' chiaro, quindi, che ho dovuto ripassare quà e là delle mani, sia pure molto leggere, di vernice per recuperare la uniformità estetica. Dopo aver concluso questa necessaria ma fastidiosa opera di correzione, passata un'oretta, scendo in garage a vedere come si presentava il colpo d'occhio d'insieme, a vernice secca e, con mio grande sconforto, ho notato che gli interventi di restauro spiccavano in bella mostra, perchè contraddistinti da una tonalità di blu leggermente ma significativamente più chiara... Rimango, quindi, di sasso, perchè, non è possibile che si vedano le toppe su una superficie bugnata ed elastica come lo skai, perdipiù dopo aver operato col pennello... Insomma, cominciavo a pensare che ci fosse qualche strega del c... in vena di rompere i c... e, infatti, non riuscendo a capire cosa capperi fosse successo, mi stavo decisamente inc....ndo...! Nel tentaivo spasmodico di trovare le cause, e ripercorrendo a ritroso le tappe del lavoro eseguito, sono risalito ad un barattolino vuoto, in lamierina, che avevo riempito di vernice diluita, versata dal contenitore più grande della vernice blu. Dando un’occhiata distratta all’interno, mi sembra di non notare niente di particolare, anche perché era stato regolarmente ripulito. Mentre lo stavo riponendo, mi cade l’occhio sulla scritta che era stata messa a pennarello sulla etichetta laterale: AR243… Insomma, per farla breve, erano rimaste delle particelle di vernice celeste chiaro metallizzato sulla superficie verticale del barattolo e queste si erano mischiate con quelle blu, quando vi ho schiacciato il pennello per fare sgocciolare la vernice, prima di passarla sullo skai del sedile… A quel punto, anziché perdere tempo ad inc….rmi, ho preferito cercare di correre ai ripari, cioè di riprendere un po’ di vernice blu, metterla stavolta in un contenitore al di sopra di ogni sospetto, aggiungerci il diluente e riverniciare di nuovo, dopo aver tolto lo strato di vernice più chiara dalla superficie del sedile. Ma arrivo a prendere la lattina di diluente e…sento un laconico ed inequivocabile rumore di sciabordio leggerissimo di liquido sulle paretine in alluminio…Era finito…!!! A quel punto, mi sono dovuto rassegnare arrendendomi all’idea che era ora di salire in salotto per vedere cosa davano in televisione… Ovviamente tutto rimandato a stasera… Salvo altri imprevisti, ovviamente…
Moro non scoraggiarti! Ci sono lavori che sembrano non finire mai, però quando ci arrivi in fondo in un attimo te ne dimentichi Passeranno anche i sedili blu dai
Grazie, ragazzi..., i vostri incoraggiamenti mi fanno piacere. La cosa che rovina è sempre quella di crearsi delle attese, anche se legittime. In uno dei post recenti ho fatto l'elogio della pazienza, perchè ho scoperto che è una qualità che può fare la differenza, soprattutto quando uno si affida a se stesso. Ieri, invece, ho peccato di smania, cioè ho proiettato sulla realtà oggettiva un mio desiderio, che, nella fattispecie era quello, magari anche comprensibile, di veder già montato il sedile e, quindi, poter riavere una prima visione dell'abitacolo, che possa definirsi molto vicina a quella definitiva. La lezione è sempre la stessa: mai cadere in questo tipo di tentazioni, cioè non sopravanzare mai con la mente ciò che accade nella realtà dei fatti. Anche perchè la prima procede sull'onda del desiderio e, dunque, dell'emotività e la seconda, invece, su quella della legge meccanicistica di causa-effetto. E sono due binari paralleli, non certo convergenti. Dunque: procedere con la precisione dell'ultimo giorno, cioè del tocco finale, ma anche con la pazienza del primo, di quando, cioè, uno ancora non pensa certo all'esito finale. Il resto, poi, lo fa l'entusiasmo, che è l'ingrediente indispensabile per alimentare sia la prima che la seconda. A presto aggiornarvi.
...La lezione è sempre la stessa: mai cadere in questo tipo di tentazioni, cioè non sopravanzare mai con la mente ciò che accade nella realtà dei fatti. Anche perchè la prima procede sull'onda del desiderio e, dunque, dell'emotività e la seconda, invece, su quella della legge meccanicistica di causa-effetto. E sono due binari paralleli, non certo convergenti. Dunque: procedere con la precisione dell'ultimo giorno, cioè del tocco finale, ma anche con la pazienza del primo, di quando, cioè, uno ancora non pensa certo all'esito finale. Il resto, poi, lo fa l'entusiasmo, che è l'ingrediente indispensabile per alimentare sia la prima che la seconda. A presto aggiornarvi.
Condivido al 100% ed aggiungo che ogni giorno dovrebbe essere vissuto come se si trattasse dell'ultimo giorno utile. Non per avere la fretta del risultato ma per vivere ogni istante godendo di tutto quello che ci circonda, anche del particolare più insignificante.
Il lavoro di correzione dell'errore compiuto sul sedile è stato compiuto, direi con successo: ho usato il diluente riportando tutta la superficie alla situazione originaria. Adesso (oggi) riparto con una nuova mandata di verniciatura...
Certo, volentieri... La verniciatura (a pennello) è stata, dunque, effettuata, con esito positivo, direi...Il sedile, però, specialmente se visto a confronto con l'altro, che era subito venuto molto bene, ha bisogno di un'altra mano, cosa che provvederò a fare, forse domani, senza problemi (almeno spero). Evidentemente, ho usato la mano leggera, per timore che la vernice tendesse ad accumularsi...
Il lavoro di correzione dell'errore compiuto sul sedile è stato compiuto, direi con successo: ho usato il diluente riportando tutta la superficie alla situazione originaria. Adesso (oggi) riparto con una nuova mandata di verniciatura...
ok alla fine tutto si è sistemato, hai fatto bene a non scoraggiarti