Ho notato che molti di noi sono attratti anche da altre Alfa, tra cui in particolare la GT. Per questo mi fà piacere raccontarvi quello che mi è capitato. Una storia di quelle che si leggono sulle riviste... Nei giorni scorsi sono andato a trovare una mia zia ultraottantenne in un paesino in provincia di Palermo. Con me c'era mio cognato che conosceva un meccanico con l'officina sulla strada. Ci siamo fermati per salutarlo e così gli ho chiesto di auto d'epoca in paese e nella zona. E che mi dice? che un tale, un signore scorbutico di quasi 80 anni con il quale ha già da tempo litigato possiede un gt 2000 in ottime condizioni, con pochi km e che non usa da tempo. Ci dice dove è possibile trovarlo e ci raccomanda di essere molto prudenti e di usare molto tatto se vogliamo convincerlo a vendere, senza perdere tempo in caso positivo. Le indicazioni corrispondono, lo troviamo nel posto indicato e dopo vari convenevoli arrivo al dunque: il GT? C'è, è suo dal 1973 (unico proprietario), ha percorso in tutto neanche 70.000 km ma non lo usa più da due tre anni. Con orgoglio ci invita a vederlo. E' sotto una tettoia, grigio metallizzato, coperto da tanta polvere, senza ammaccature ma con qualche puntino di ruggine sparso qua e là. Il contakm segna 67.000 e cocci, ha i millerighe su ruote sgonfie e ormai ovalizzate, le parti cromate sono perfette. Apro lo sportello: sedili di pelle, quelli posteriori ancora con il cellophane! Ci mostra libretto e foglio complementare, i bolli pagati fino al 2007 per evitare la radiazione. Sono impreparato ad affrontare una trattativa improvvisa ed inaspettata e gli chiedo a bruciapelo se intende venderlo. Mi farà sapere... Intanto ecco le foto, ma si può abbandonare una macchina così? E montare quello specchietto orribile?
Beh, c'e' da spenderci un pochino per tornare a farlo splendere, pero' ne vale sicuramente la pena! Speriamo che il vecchietto scorbutico accetti l'offerta
Direi che lo specchietto è l'ultimo dei problemi....
davvero è così bella acc anche io se avessi le possibilità la prenderei subito
comunque racconto: anche io all'inizio della mia storia approccio acquisto alfa, ero molto combattuto, in quanto un tizio vicino casa mia aveva da vendere un gt junior rosso 1300 non ricordo bene di quale anno, comunque sicuramente primi anni 70, e in tutto sommato in buone condizioni, lo andai a vedere e aveva, poi ho capito che era abbastanza frequente, il cruscotto crepato, alcune magagne varie nella tappezzeria e qualcosa anche da rivedere nel cielo del tettino, con dei punti di ruggine e qualche bottarella, ma nel complesso stava bene, anche il motore girava bene, insomma secondo la mia poca conoscenza tecnica era certamente da comperare il ma io nel cuore avevo da anni e anni cioè da ragazzo la mitica duetto, è vero che speravo in cuor mio di trovare un'osso, ancora non avevo idea dei costi ecc. ecc., e però alla luce di tutto non mi pento della mia sueño rojo
Mamma mia, il mio sogno proibito ricorrente...!!!!!
Al riguardo solo poche parole: portare via immediatamente; sparare 3.000 euro senza neanche fiatare ed essere pronti a salire fino a 5.000 senza battere ciglio, pur facendo la solita manfrina piagnucolosa: "qui ci vuole questo, lì ci vuole quello, bisogna riverniciare, le gomme, ecc. ecc.
In Cina, nel medio evo, era di prammatica che quando nasceva un figlio maschio (indispensabile per l'aiuto nei campi che poteva dare, il padre si metteva all'aperto piangendo, disperandosi e lamentandosi per la nascita di una femmina. Tutto ciò per non suscitare "l'invidia degli dei"...
Poche auto si trovano in quelle condizioni di originalità. Io mi sarei piazzato stabilmente sul posto (anche in tenda) fino a vincere qualunque resistenza del proprietario.
Ma l'avete visto quel cruscotto???? Li avete visti quei sedili???? Lo spendore di quell'Hellebore con la vernice originale??? Lo stato di perfezione della pedaliera?????
L'auto emana uno stato di "serena compostezza e compattezza" e ve state a preoccupà do' specchietto???
Avrà anche 80 anni, accidenti, ma il proprietario una spolveratina ogni 5-6 anni la poteva anche dare...! Vai, Raidino, ha ragione Frank: secondo me puoi spuntare 4.000 e saremo di nuovo tutti qui a congratularci con te per una di quelle occasioni che capitano una volta nella vita e, che, dunque, vanno colte al volo!!!
Gli interni sono da sballo...!!! Secondo me, anche la carrozzeria, procedendo con cautela per togliere quelle macerie depositate, è lì sotto che splende ancora e non aspetta altro che rivedere un pò di luce... La fortuna non capita mai a caso e sono sicuro che questo GT stesse aspettando l'arrivo di un degno cultore di auto d'epoca, come sei tu...
Concordo in pieno con Frank. La sensazione di "serena compostezza" è palpabile ed immediata. L'auto non ha mai subito violenze ed è stata sempre trattata con amorevoli cure. I 67.000 Km sono effettivi, non c'è ruggine nei punti critici, la vernice è ancora quella originale come quella del volante, il cruscotto è integro. Mi vengono i brividi. E' un'occasione che capita una sola volta. Di quelle che, come ho scritto, si leggono sulle riviste. Ho già fatto l'estratto cronologico... è tutto a posto. Ad essere realisti e guardando le quotazioni che girano per ora, per un 2000 fresco di vernice ed assolutamente in ordine si chiedono anche più di 13.000 euro (su ebay c'era un buon 1750 che ha superato i 10.000 senza raggiungere il prezzo di riserva). La quotazione di RC è di 10.000 aumentabile fino al 30% e comunque sappiamo quanto questa quotazioni siano aleatorie. Penso che il suo valore effettivo ed attuale, nelle condizioni che vedete e considerate tutte le particolarità del caso sia, al massimo, di circa 7/8.000 euro. La mia prima offerta sarà di 5.000 euro. Vedremo. Lo specchietto al contrario? E chi lo aveva notato con tutto quel ben di Dio! PS: i millerighe sono 5.
Mantieniti basso in un primissimo tempo, tanto per "saggiare" il proprietario. In seconda battuta, però, devi già avere il libretto degli assegni in mano per esercitare un efficace contropiede. Altrimenti il rischio è che il gioco non riesca. Il secondo incontro deve essere quello decisivo.