Giampaolo, pure te, me lo dici così all'ultimo minuto che sei a Bologna....e con un SMS....amicizia!!!!
Hai ragione... la prox volta mi organizzo per conto mio, stavolta ero con altre persone ed in pullman quindi non avevo idea della location e degli orari
Giampy, come già detto "da altra parte", ho dato un'occhiata al lavoro svolto. Mi piace, siamo già a buon punto!
L'unica cosa che devi fare è ribadire l'invito di collaborazione che a voce a Fiuggi hai fatto a tutti! Certamente il materiale non ti mancherà. Io, da parte mia, ti assicuro la disponibilità per il futuro.
Continua così!
Bebo - Socio DCI n. 590 Alfa Romeo Spider 2.0 i.e. 1991 - bianco AR230
Bel lavoro, all'altezza delle attese. Gradirei però Giampy, come ti avevo già accennato, che questo lavoro fosse chiamato si numero zero, però aggiungendo l'anno, "0/07", questo perchè ritengo doveroso ricordare che c'è stato negli anni precedenti un gran lavoro e che Soci come te oggi, hanno dedicato molto del loro tempo. In futuro riproporremo i numeri precedenti, in totale una ventina, in una speciale rubrica. Per quanto riguarda l'incarico di addetto stampa, chiarisco la mia posizione per quei Soci che non hanno compreso la mia scelta di farne a meno negli ultimi dieci anni. Se vogliamo considerare la presenza di riferimenti alle attività del club sulle pagine delle riviste del settore come una cortesia ai partecipanti che (umanamente comprensibile) hanno modo di ricondurre la propria vanità di protagonisti, ok, ma se l'inondare le redazioni di comunicati stampa s'interpreta come presunta strategia per aumentare la visibilità ed il prestigio del club non sono d'accordo. Il Duetto Club Italia è conosciuto ovunque, è stata la prima associazione in assoluto riconosciuta dal RIAR (tessera N.1 anno '94), da sempre la presenza mia e del club sulle riviste del settore E' STATA RICHIESTA dalle redazioni stesse (Auto d'Epoca, Quattroruote, riviste giapponesi, ecc). Quindi cosa ben diversa.