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spider1315
Utente Medio
Veneto
186 Messaggi |
Inserito il - 29/11/2008 : 02:13:56
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Beh visto che nessuno lo fa, inizio io una discussione su un'auto eccezionale, l'alfetta gt. Nacque in un periodo storico disgraziatissimo, allo scoppio della guerra del Kippur che fece rincarare la benzina, in anni in cui certi tipi di auto erano visti sotto una cattiva luce (gli anni in cui si davano dentro le giuliette sprint e spider in cambio di una 2cv o di una r4 nuove). Fu lanciata poi con diversi anni di ritardo e nonostante questo la linea era veramente mozzafiato: per ritrovare un parabrezza così inclinato bisogna aspettare i nostri giorni, trent'anni almeno. I primi disegni poi prevedevano i tergi a scomparsa, poi non adottati, ma certo sarebbe stata una prima mondiale. In quel periodo poi le cose in alfa non erano molto chiare, i soldi a disposizione per le corse erano pochi per cui dopo un'inizio promettente dell'autodelta e qualche successo l'Alfa non appoggiò finanziariamente come avrebbe dovuto lo sviluppo delle macchine. Fu un peccato perchè fino a che non si rompevano le componenti della trasmissione (praticamente quella di serie) non ce n'era per nessuno. La prima versione è forse la più caratteristica, quella del'74. Si riconosce per i paraurti senza rostri, l'assenza di feritoie sotto la mascherina, le prese d'aria sulla coda a griglia, i poggiatesta con il supporto di legno e altri particolari. Già il modello '75 aveva delle piccole differenze tra cui i buchi di predisposizione aria condizionata sul parafiamma, le lineette verticali sopra i comandi del riscaldamento di colore bianco, ecc. Gli ultimi esemplari poi nel'76 hanno montato un motore serie X anzichè S e dei rapporti al ponte più corti. Dopo Giugno '76 erano montate di serie le cinture per i posti anteriori che invece prima mancavano (anche se in realtà c'era già la predisposizione nel senso degli attacchi). Il 1800 del '74 venne sostituito nel '76 dal gt 1600 e dal gtv 2000: anche se il 1600 viene da molti snobbato ricordiamoci che aveva ben 109 cv con lo stesso cambio corto del 1800 ultima maniera, e il 2000 da 122 con dei rapporti più lunghi. A proposito dei rapporti ho avuto esperienza personale di auto degli stessi anni omologate con velocità max diverse, evidentemente con cambi rapportati diiversamente. Per le gomme la 1800 '74 montava i 185 70 14, la 1800 '76 poteva montare anche i 165 70 14 anche se non era una gomma degna di questa macchina. Qualche 2000 poteva montare anche gli pneumatici TRX, con ovviamente dei cerchi adatti ma simili ai classici millerighe Campagnolo o Cromodora. A livello estetico il 2000 aveva i rostri sui paraurti, le feritoie sotto la mascherina, i fanali posteriori senza la cromatura, le prese d'aria laterali con la scritta gtv, la scritta alfa romeo sotto il baule (scompare la scritta alfetta gt obliqua sul portellone), il cruscotto con degli inserti in finta radica (di due tipi pre e post '79)e il comando hazard, e varie altre cosette. Nel '78 i vetri incollati sono stati sostituiti dai classici vetri con guarnizione, nel '79 viene introdotta la 2000l con 130 cv, poi nell'81 è nata la nuova serie, la plasticona così come viene chiamata per le appendici areodinamiche, solo 2000. Un discorso a parte merita la gtv 6 che meccanicamente è diversa in tutto o quasi. Poi ci sono le serie speciali tipo la maratona, le 3000 v6 o le 2600 v8 col motore della montreal...
Attendo contributi specialmente sulla nuova serie...
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cfransv
Utente Senior
Lazio
1875 Messaggi |
Inserito il - 29/11/2008 : 09:46:56
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spider 1315 ottimo il tuo post. effettivamente mancavano notizie storiche su una altra alfa bialbero. di solito in questo forum ci si presenta e sarebbe opportuno completare il profilo. magari sei a roma e potremmo anche incontrarci. io ho un gt 1600 1980 in ottime condizioni anche se manca qualche lavoretto da terminare. ls grossa pecca della alfetta resta il cambio . per chi ha la mano sul duetto o il gtj la differenza la sente e con sofferenza. |
SOCIO N. 800 |
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spider1315
Utente Medio
Veneto
186 Messaggi |
Inserito il - 29/11/2008 : 11:32:35
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No sono di Padova. Ogni tanto bazzico in Emilia... Per quanto riguarda il cambio è vero, è un cambio molto lento per il fatto che al momento della cambiata i sincronizzatori devono rallentare (o accelerare) oltre che le masse in rotazione del motore (pistoni bielle albero motore volano...)anche tutto l'albero di trasmissione (che tra l'altro avendo tre giunti di gomma non è neanche un pezzo rigido). Difetto tipico delle alfette un po' usate è la seconda che gratta. Si può migliorare molto alleggerendo il volano motore e la campana frizione, inoltre bisognerebbe cambiare l'olio della trasmissione ogni 20k km, cosa che nessuno fa ed è per questo che i cambi sono tutti arrabbiati (grrrrrrrr). Diciamo anche che grazie ai sincronizzatori inesistenti ho imparato a far la doppietta, col punta tacco, anzi, mi trovo meglio ad usare la parte alta del piede su tutti e due i pedali. I possessori giulia però si scordano la tenuta di strada dell'alfetta, e soprattutto le sue reazioni molto più sincere, con un comportamento che perdona tantissimo l'errore: basta mollare e lei si riallinea. Anche lo sterzo è ottimo, leggero in manovra, duro in velocità, potente nel ritorno. Magari dei cerchi più grandi e un minimo di assetto fanno guadagnare in precisione. Altri difetti noti direi il disappannamento dei vetri d'inverno. Non so se nessuno l'ha notato, ma volevo sottolineare come la forma trapezoidale dello specchietto retrovisore interno non sia casuale ma rispecchi esattamente il lunotto in prospettiva: non c'è ne' più ne' meno superficie di specchio di quella necessaria... |
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