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 CENTENARIO: conto alla rovescia (CHIUSA)
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Frank
Utente Master



Puglia

9981 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 11:32:30  Mostra Profilo
A questo punto occorrerebbe anche effettuare un sondaggio preliminare circa gli eventuali interessati alla cosa.

Lo apro io:

- Frank e aquila.
- Moroclass
- Mauro.m + ?
- Motogigio e dolce metà

Si prega di rispondere.

Frank - Socio n.796

GTF Scalino 1966 (GT Frank)
GTJ 1972
Spider Junior CT 1971
1750 berlina 1971
Giulia 1300 Ti 1968
Alfasud 1.2 5M 3P 1982
GTV TS 16V 2002
166 2.5 V6 24V Busso 2004

"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"

“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
Ing. Orazio Satta Puliga


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Modificato da - Frank in data 19/11/2009 13:22:00
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moroclass
Duettista Attivo



Toscana

33672 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 12:03:08  Mostra Profilo
Caro Frank, ho iniziato a leggere il post, poi ho interrotto la lettura, perché sinceramente la ritenga superflua. Io aderisco alla tua idea, qualunque essa sia...
Carta bianca...!
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Mauro.m
Utente Master


Lazio

2484 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 12:06:11  Mostra Profilo
Per rispondere si ,per me , è troppo presto ,ma in linea di principio e se non succede nulla che intralci i miei programmi dovrei esserci , ma non so dire con chi .

2000 veloce America 1979
1600 duetto America 1967
2000 berlina 1972
GT junior 1972
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motogigio73
Utente Master


Campania

9372 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 12:30:57  Mostra Profilo
Citazione:
Messaggio inserito da Frank

A questo punto occorrerebbe anche effettuare un sondaggio preliminare circa gli eventuali interessati alla cosa.

Lo apro io:

- Frank e aquila.
- Moroclass
- Mauro.m + ?
-Motogigio
Si prega di rispondere.


Luigi



3.250


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impe01
Utente Master


Lazio

2099 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 13:28:58  Mostra Profilo
Citazione:
Messaggio inserito da Mauro.m

Per rispondere si ,per me , è troppo presto ,ma in linea di principio e se non succede nulla che intralci i miei programmi dovrei esserci , ma non so dire con chi .


Spero tu già sappia con cosa!!
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cfransv
Utente Master


Lazio

2382 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 14:12:16  Mostra Profilo
Scusate ma forse mi è sfuggito qualcosa: volendo accodarsi alle iniziative del riar quali esse sono? si conoscono già a parte il monumento?
Le organizzazioni di Frank sono una garanzia, viste le esperienze passate e la sua appassionata disponibilità, cosa osterebbe a che gli si desse un mandato di coordinamento fra eventuali manifestazioni club-duetto/Riar/idee frankiane con gemellaggio magari con altri club alfa (p.es. card ma questa è una mia estemporanea idea)?

SOCIO N. 800
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moroclass
Duettista Attivo



Toscana

33672 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 14:23:17  Mostra Profilo
Qualsiasi iniziativa ufficiale volta a dare a Frank totale e incondizionata facoltà decisionale, mi trova d'accordo...
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Frank
Utente Master



Puglia

9981 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 16:58:47  Mostra Profilo
Al tempo! Pensiamo prima alla "fase 1".

Frank - Socio n.796

GTF Scalino 1966 (GT Frank)
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1750 berlina 1971
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"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"

“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
Ing. Orazio Satta Puliga


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Frank
Utente Master



Puglia

9981 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 17:06:48  Mostra Profilo
Ancora una notizia (ANSA):

Alfa, addio a Milano dopo un secolo successi MILANO - E' cominciato il presidio dei lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese, tutti in Cassa integrazione, davanti alla sede di Assolombarda dove i rappresentanti della Fiat incontrano una delegazione sindacale per discutere sul trasferimento del Centro Stile da Arese a Torino. Numerosi gli striscioni e le bandiere di Slai-Cobas, Fiom-Cgil e Flmu-Cub. ''La chiusura dell'Alfa - spiega Corrado Delle Donne dello Slai-Cobas - e' uno sfregio per tutta Milano, l'Alfa Romeo e' stata regalata alla Fiat a suon di tangenti, e Torino, dopo aver incassato 2 mila miliardi per Arese a fondo perduto vuole chiudere tutto, toghe rosse cercasi''. Secondo Delle Donne ''al danno si aggiunge la beffa, perche' Fiat se ne va da Arese ma lascia a comandare l'area un suo ex manager, Luigi Arnaudo''. Davanti alla sede di Assolombarda e' stata posata la riproduzione di un bonifico da 4 miliardi di lire eseguito l'11 marzo 1992 da Credito Italiano alla Banque Internationale de Luxembourge a favore del cliente 'Gabbiano'. ''Quel Gabbiano - ha spiegato Delle Donne - era Bettino Craxi e l'assegno fu staccato da Cesare Romiti perche' l'Alfa venisse ceduta alla Fiat anziche' alla Ford''.
I lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese lanciano un appello a ''senatori e parlamentari leghisti che difendono la Padania'''. L'appello che viene fatto ai rappresentanti della Lega Nord e': ''anche L'Alfa Romeo e' in Padania, non e' Terronia, Voi dove siete?''. ''Di Arese non parla piu' nessuno - urla da un megafono Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai-Cobas - perche' l'hanno cancellata dalle carte geografiche, ma ad Arese lavorano 2.500 persone di cui 1.000 della Fiat''. Il sindacalista si e' poi rivolto alla Regione Lombardia e al suo presidente Roberto Formigoni ricordando che ''abbiamo firmato un accordo sull'auto ecologica, non e' possibile che in Lombardia non si produca piu' una vettura e che si contino i licenziamenti mentre la Regione si prepara a festeggiare da gennaio il centenario dell'Alfa Romeo con Lapo Elkann, utilizzando soldi pubblici''.

ALFA, ADDIO A MILANO ARESE - L'ultimo tassello del mosaico dell'Alfa Romeo, storico marchio fondato nel 1910 a Milano, rischia di essere trasferito da Arese, ridotta ormai ad una fabbrica fantasma fatta di tanti capannoni vuoti, a Torino. E' previsto per oggi infatti il secondo round di un faccia a faccia tra Fiat e sindacati nella sede di Assolombarda, dove il Lingotto rilancera' la propria proposta di trasferire il Centro Stile e Progettazione nel capoluogo piemontese. Una decisione contrastata fin dall'inizio dai sindacati, che per oggi hanno organizzato un presidio davanti alla sede degli imprenditori. Divisi da alcuni anni sulle strategie per salvare Arese, Fiom-Cgil, Slai-Cobas ed FlmU-Cub hanno ritrovato l'unita' con l'annuncio del Lingotto ed hanno gia' avviato una serie di iniziative unitarie culminate con l'occupazione dell'Autostrada dei Laghi ed un presidio davanti alla sede della Regione Lombardia, altro grande protagonista della vicenda insieme al Lingotto. In gioco c'e' il futuro di 232 lavoratori dei cosiddetti 'enti tecnici' a partire dal prossimo 4 gennaio, con la fine della casa integrazione, mentre per quanto riguarda i 113 colleghi di PowerTrain, la divisione cambi e motori del gruppo, la decisione e' rinviata solo di qualche mese, con lo scadere della cassa integrazione il 21 febbraio 2009.
Il Centro Stile di Arese, tra i tanti progetti archiviati in oltre 40 anni di storia (la produzione della Giulia fu trasferita dallo storico Portello, oggi FieramilanoCity, nel 1964) vanta quello della recente MiTo, cosi' chiamata proprio per celebrare la citta' dove e' stata disegnata (Milano) e quella in cui viene prodotta (Torino). Nel frattempo, il disegnatore dell'ultimo successo dell'Alfa, Wolfgang Egger, e' emigrato da Arese a Ingolstadt (Germania) per guidare il centro stile dell'Audi. ''Un'altra mente che se ne e' andata - ha commentato Carlo Pariani, della FlmU-Cub, seguendo le orme di Walter de' Silva,prima responsabile del Centro Stile di Arese ed ora capo alla Volkswagen''. Quella di Arese, ricorda Pariani, e' ''una storia di chiusure e dismissioni, cominciata con l'arrivo della Fiat nel 1987: allora eravamo in 16.000, oggi siamo in 345 e tutti in cassa integrazione''. Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai-Cobas, il sindacato di base nato proprio in quella fabbrica, ha parlato di ''situazione vergognosa: la Fiat ha ceduto l'area nel 2002 e oggi comanda ancora, guidando la speculazione edilizia, mentre la Regione Lombardia, che ha promesso nel 2004 finanziamenti per costituire il Polo della Mobilita' Sostenibile ad Arese, non ha mai fatto nulla dopo tante promesse pre-elettorali''. Quanto alla Fiom-Cgil, Maria Sciancati ribadisce la richiesta fatta al Lingotto: ''che torni indietro sulla procedura di trasferimento, aprendo un tavolo anche con la regione Lombardia che si era impegnata nel 2004 con il Polo per la Mobilita' Sostenibile''. ''Alla luce del piano Chrysler - spiega la sindacalista - ci sono tutte le premesse perche' Arese possa mantenere la propria funzione di progettazione e collaudo ampliandola, con lo sviluppo dell'auto ecologica che non possiamo lasciare fare solo agli americani''.

ADDIO A MILANO DOPO UN SECOLO SUCCESSI 'Milano' era scomparsa dallo stemma del Biscione Alfa Romeo gia' nel 1963 quando il Portello, troppo stretto per la crescita tumultuosa del mercato automobilistico, aveva lasciato il posto alla Fiera campionaria. Oggi, con la chiusura definitiva di quel poco che restava dello stabilimento Alfa di Arese, l'ultimo marchio dell'automobile - la Anonima Lombarda - lascia anche la Lombardia pochi mesi prima di poter compiere i 100 anni. Non piangera' nessuno: l'Autobianchi di Desio la ricordano solo gli automobilisti coi capelli bianchi o gli amanti dei film di Fantozzi. E la fine di Arese, il declino del suo mito di industria a tutto tondo che fa vivere un territorio intero, che alimenta una societa' attorno alla fabbrica, si e' stemperata in troppi anni di coma. Nel frattempo il mondo e' cambiato. E del resto ad Arese non misero mai piede ne' il fondatore, l'ingegnere napoletano Nicola Romeo, ne' Enzo Ferrari, pilota di discreto valore delle rosse del Portello, ne' Nuvolari e Fangio che, insieme a tanti altri, da Milano hanno trascinato il marchio italiano nel paradiso delle automobili.

L'Alfa nacque il 24 giugno del 1910 e fu subito innovativa: la 24HP aveva un motore monoblocco a quattro cilindri con un'unica testa e un solo carter in lega leggera. L'auto era gia' in grado di superare i 100 km/h e il connubio con le corse venne naturale tanto che l'anno dopo un'Alfa esordi' nella Targa Florio. Il decennio antecedente alla seconda guerra mondiale consolido' la fama mondiale dell'Alfa, sempre grazie soprattutto alle corse e ai suoi piloti: Giuseppe Campari, Tazio Nuvolari, Gastone Brilli-Peri, Mario Borzacchini. L'azienda nel 1932 venne acquisita dall'IRI che, tra i primi provvedimenti, interruppe l'attivita' delle corse e affido' la gestione sportiva alla Scuderia Ferrari. Nel dopoguerra, gli anni '50 furono probabilmente i piu' importanti nella storia della casa, che produce due modelli di auto destinati a fare storia, la 1900 e la Giulietta. Si tratta dei primi modelli costruiti in catena di montaggio, e il primo apre la strada anche alla fornitura delle auto della polizia: comincia la leggenda delle Pantere, mentre col ritorno alle corse arrivano i due primi Campionati Mondiali di Formula 1, 1950 e 1951, grazie rispettivamente a Giuseppe Farina e Juan Manuel Fangio. Nel 1961 usci' dalle catene di montaggio la 100.000/esima Giulietta e l'anno successivo venne messa in produzione un'altra delle vetture che hanno fatto la storia di questa casa, la Giulia. Nel frattempo - con la Giulia Gt - entro' a regime anche il nuovo stabilimento di Arese e continuo' la collaborazione con i migliori designer italiani, da Zagato a Pininfarina a cui si deve la famosissima spider Duetto. Il 1972 e' l'anno dell'inaugurazione dello stabilimento di Pomigliano d'Arco. L'Alfa si sdoppia e comincia ad allontanarsi da Milano portando al Sud la rivoluzione tecnologica della prima trazione anteriore con un motore boxer, appunto la piccola Alfasud. Se ne riusciranno a produrre nell'arco del decennio circa un milione di esemplari. Arese risponde subito con un capolavoro, l'Alfetta, e piu' tardi con la nuova Giulietta e la 75 (per i trequarti di secolo della casa) che sara' l'ultima Alfa di grande serie a trazione posteriore. Nel 1986 arriva la Fiat e nello stabilimento lombardo resta solo la nuova 164 e alcuni modelli prestigiosi ma di nicchia. Nasce cosi' la SZ l'ultima Alfa Romeo ad avere lo schema con ponte De Dion e la trazione posteriore. Ad Arese restano i laboratori dai quali usciranno meraviglie tecniche come il Twin spark o il Multijet, che rendera' i diesel piu' potenti e veloci dei motori benzina e i disegni delle Alfa del presente, la Gt, la Brera, la Mito e la prossima Milano. Ma oramai la produzione e' tutta a Pomigliano.
E da oggi si potrebbe chiudere del tutto. L'ultimo manipolo di quello che era stato un esercito di quasi 20.000 operai, imballa gli ultimi scatoloni e trasloca a Torino. Ad Arese resta - come e' giusto - il Museo storico, con le sue oltre 250 vetture, visitato ogni anno da oltre 12.000 persone. Servira' anche a mantenere in Lombardia un marchio e una bandiera.


Diceva Hemingway: "non chierere mai per chi suona la campana: essa suona per te".

Frank - Socio n.796

GTF Scalino 1966 (GT Frank)
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1750 berlina 1971
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GTV TS 16V 2002
166 2.5 V6 24V Busso 2004

"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"

“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
Ing. Orazio Satta Puliga


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Modificato da - Frank in data 19/11/2009 17:20:49
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moroclass
Duettista Attivo



Toscana

33672 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 17:17:17  Mostra Profilo
E noi, invece, diciamo: ARESE, ARRIVEDERCI...!
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motogigio73
Utente Master


Campania

9372 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 17:36:04  Mostra Profilo
Citazione:
Messaggio inserito da Frank

Al tempo! Pensiamo prima alla "fase 1".

FASI 1 RECLUTAMENTO

Luigi



3.250


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Bracco
Utente Attivo


Marche

896 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 17:43:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bracco
Ma io dico, con tutti i politici che ci sono di qualunque parte essi siano, con tutte le toghe rosse o nere o blu o bianche che ci sono, possibile che non c'è uno che si prenda a cuore questa situazione?
Dopotutto ARESE, Pomigliano, Balocco ed il Portello sono beni pagati dal popolo italiano (la p minuscola in questi casi è d'obbligo visto che siamo bravissimi a guardare i nostri interesi fregandocene di quelli dello stato inteso come collettività) e REGALATI ad un'azienda privata grazie a mazzette ed accordi sotto banco con il solo "obbligo morale" di mantenerne l'occupazione.
Io continuo a non capire......


Bracco - SOCIO D.C.I. nr° 824
--------------------------
GT 1300 Junior Blu Olandese 1974
Alfetta 2.0L Grigio chiaro metallizato 1980
Spider 1.6 Nero Base 817 1991
156 2.0 JTS Nero Fuoco 2003
147 1.9 JTD Grigio 2004

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moroclass
Duettista Attivo



Toscana

33672 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 17:56:57  Mostra Profilo
Qui ci vuole il Ministro dei Beni Culturali...!
Oddio, Bondi...

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Frank
Utente Master



Puglia

9981 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 18:26:31  Mostra Profilo
Citazione:
Messaggio inserito da Bracco

Ma io dico, con tutti i politici che ci sono di qualunque parte essi siano, con tutte le toghe rosse o nere o blu o bianche che ci sono, possibile che non c'è uno che si prenda a cuore questa situazione?
Dopotutto ARESE, Pomigliano, Balocco ed il Portello sono beni pagati dal popolo italiano (la p minuscola in questi casi è d'obbligo visto che siamo bravissimi a guardare i nostri interesi fregandocene di quelli dello stato inteso come collettività) e REGALATI ad un'azienda privata grazie a mazzette ed accordi sotto banco con il solo "obbligo morale" di mantenerne l'occupazione.
Io continuo a non capire......




Hai ragione, ma qui c'è poco da capire. L'unico impegno dei nostri politici è in maniera evidentissima quello di conservare la poltrona e di trarre da essa il maggiore profitto possibile, a qualsiasi costo.
Non ti sei mai chiesto perchè un "aspirante" arrivi a spendere di tasca propria anche un milioncino di euro per una campagna elettorale? Che ritorno ha poi un eletto??? Questa è pura matematica!

Frank - Socio n.796

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"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"

“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
Ing. Orazio Satta Puliga


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Modificato da - Frank in data 19/11/2009 18:28:00
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Frank
Utente Master



Puglia

9981 Messaggi

Inserito il - 19/11/2009 : 18:31:20  Mostra Profilo
Comunicazione:

Il primo post di questo topic è stato aggiornato con l'elenco delle persone che hanno risposto al "sondaggio".

Frank - Socio n.796

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