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 Presente e futuro dell'Alfa
 Gruppo Fiat e marchio Alfa Romeo - il futuro.
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stefanosir
Duettista junior



Veneto

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Inserito il - 15/12/2023 : 11:28:17  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ormai, caro Max, TUTTE la automobili verranno realizzate su poche tipologie di telai modulari, all'interno di ogni gruppo automobilistico: c'è chi lo fa da anni e anni (Vag, ad esempio) e chi si è mosso in tale direzione solo da poco.
L'avvento poi della tecnologia elettrica/ibrida ne ha potenziato la velocità di diffusione, ma questo è un processo obbligato (come quella delle aggregazioni fra costruttori), perché l'alternativa sarebbe quella di proporre vetture completamente fuori mercato per il prezzo di vendita (che già con l'elettrico è fortemente lievitato ...).

Socio D.C.I. n.892
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Gianlo
Utente Master


Veneto

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Inserito il - 15/12/2023 : 11:53:03  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Duett

Grazie Stefano, tanto lo sappiamo che sarà una avenger... pensata oltralpe



È commovente la perseveranza di Stefano nel considerare Italiane le nuove auto del gruppo!

Gianlo
Socio DCI nr. 888
Duettista dell' Anno 2017
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stefanosir
Duettista junior



Veneto

10930 Messaggi

Inserito il - 15/12/2023 : 12:18:14  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
PIATTAFORME STELLANTIS

Il Gruppo Stellantis ha razionalizzato e ridotto drasticamente le piattaforme che utilizza (sia quella di FCA che quelle di PSA) ed oggi ha in produzione fondamentalmente queste 4 piattaforme, che si differenziano sostanzialmente per il fatto di essere destinate a vetture di dimensioni diverse:

• CMP
• Emp2
• Giorgio
• RAM

Queste piattaforme sono quelle su cui oggi Stellantis sta realizzando il 100% delle vetture di tutti i suoi marchi.
Sono chiaramente evoluzioni di piattaforme precedenti (tranne Giorgio) che le stanno consentendo oggi di attuare la “transizione all’elettrico”, tanto che sono in grado di dar vita ad automobili dotati di motori a combustione, ibridi ed anche – in alcuni casi – a 100% elettrici.

Ma Stellantis ha già progettato le nuove piattaforme su cui realizzerà tutti i suoi modelli futuri e che sono di fatto a loro volta l’evoluzione – questa volta, profonda - di quelle che sta già utilizzando:

• STLA SMALL (auto urbane e compatte fino a 4,20-4,25 metri)
• STLA MEDIUM (veicoli con ingombri tra i 4,25 e 5 metri)
• STLA LARGE (veicoli con ingombri tra i 4,7 e i 5,5 metri circa)
• FRAME (priva di scocca portante, base più che altro per i pick-up)

Tutte queste future piattaforme sono nate ed ottimizzate per poter realizzare automobili full elettric, ma potranno alloggiare anche motori termici (cosa non secondaria, in questo contesto ancora molto nebuloso).

La prima che verrà adottata sarà la STLA MEDIUM su cui verrà realizzata nel 2024 – presso lo stabilimento italiano di Melfi (PZ) il primo modello: si tratterà della DS 4, che sarà dotata di una batteria da 98 kWh e garantirà un'autonomia di oltre 700 chilometri.
Le configurazioni di motore saranno variabili, a singolo o doppio motore per trazione che potrà essere sulle ruote anteriori o integrale. La potenza dei motori sarà compresa tra 160kW e 285kW, mentre la batteria potrà arrivare sino a 98kWh di capacità nella versione più ampia per un’autonomia che dovrebbe raggiungere i 700km nel ciclo WLTP ovviamente nella versione con batteria più capiente. L’architettura della batteria sarà a 400V, con una potenza di ricarica massima di 150kW e un tempo stimato in 27 minuti per la ricarica della batteria dal 20% all’80%.

Quindi, tutte le vetture oggi in produzione o che si stanno accingendo ad entrare in produzione utilizzano telai che verranno a breve sostituiti dalle nuove piattaforme STLA. E’ pertanto verosimile, quindi, che questi modelli avranno una vita produttiva alquanto inferiore a quella cui siamo abituati.

Socio D.C.I. n.892
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Modificato da - stefanosir in data 15/12/2023 12:19:57
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stefanosir
Duettista junior



Veneto

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Inserito il - 15/12/2023 : 12:29:17  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Gianlo

Citazione:
Messaggio inserito da Duett

Grazie Stefano, tanto lo sappiamo che sarà una avenger... pensata oltralpe



È commovente la perseveranza di Stefano nel considerare Italiane le nuove auto del gruppo!

Un po' come commovente sarebbe constatare che il marchio Jeep faccia schifo perché alcune delle sue vetture sono state progettate e costruite in Italia ... tralasciando il fatto che lo "spirito Jeep" si è mantenuto ed il marchio non ha mai venduto così tanto in tutta la sua storia.
Forse il mondo si è "allargato", rispetto al 1970 ...

Nel 2023 si parla di gruppi automobilistici che hanno stabilimenti in tutto il mondo e vendono in tutto il mondo: vetture a marchio francese verranno prodotte in Italia, vetture di marchi italiani verranno prodotte all'estero.
E' chiaro che per i marchi "prestigiosi" andare fuori dal proprio paese d'origine non è bellissimo, però se si adottasse questa logica, la Baby-Suv Alfa Romeo non si sarebbe mai potuta realizzare, così come tutti i modelli "piccoli" di BMW, Audi e Mercedes che invece vendono a vagonate senza che nessuno si scandalizzi.
Ma giusto: gli altri possono farlo, Alfa Romeo invece no.
Il mondo, volente o nolente, è cambiato.

Socio D.C.I. n.892
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Modificato da - stefanosir in data 15/12/2023 12:31:55
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Gianlo
Utente Master


Veneto

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Inserito il - 15/12/2023 : 13:33:21  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
T'he capii Massimiliano? Abbiamo fatto incazzare Stenny

Gianlo
Socio DCI nr. 888
Duettista dell' Anno 2017
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stefanosir
Duettista junior



Veneto

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Inserito il - 15/12/2023 : 15:16:38  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma va!!!
Solo che se scrivi "È commovente la perseveranza di Stefano nel considerare Italiane le nuove auto del gruppo" mi ricordi tanto quei soliti che dicono sempre (e solo) che "l'Alfa Romeo è morta", che "le vera Alfa sono quelle fino alla 75" (Arna e Dauphine comprese, però!), etc ... tutti discorsi triti e ritriti di cui anche in questa lunga discussione si è parlato.

Socio D.C.I. n.892
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Gianlo
Utente Master


Veneto

8745 Messaggi

Inserito il - 15/12/2023 : 17:31:41  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sbagli Stefano, il significato non è quello e non ho voluto denigrare la qualità dei nuovi modelli.
Ho semplicemente fatto presente che ormai sei il solo, o comunque tra i pochissimi, a considerare l'Alfa Romeo una casa Italiana dal punto di vista progettuale e costruttivo.

Gianlo
Socio DCI nr. 888
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2tto66
Utente Master



Lazio

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Inserito il - 15/12/2023 : 19:04:17  Mostra Profilo Invia a 2tto66 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stellantis intanto offre grossi incentivi per l'esodo a un terzo del personale amministrativo in Italia, sommati a due anni di NASPI potrebbero indurre tanti lavoratori ad uscire, oltre ai danni dovuti allo spostamento della produzione all'estero ci saranno grosse ripercussioni sull'indotto, già adesso in sofferenza per il calo delle commesse.
Se, come ha scritto Stefano, i nuovi modelli avranno una vita produttiva molto inferiore rispetto agli standard attuali, mi aspetto che avranno anche una vita altrettanto ridotta, probabilmente una sorta di morte programmata come succede per gli elettrodomestici.
Probabilmente sono io che sono antiquato, ma una macchina con le caratteristiche e le linee come quelle che si prospettano per la Milano non mi interessa minimamente. Poi magari avrà un grosso successo come la Tonale, non so quanto ne potrà beneficiare la nostra economia.

Duetto I serie del '66
Giulia sprint gt veloce del '67
147 del 2010
socio n.870
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Duett
Presidente DCI



Lazio

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Inserito il - 16/12/2023 : 14:41:01  Mostra Profilo Invia a Duett un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aldilà dei risvolti socio economici, forse stenni ha ragione. Ormai bisogna cominciare a considerare il mondo dell'automotive in maniera diversa, il marchio è solo una suggestione, volendo acquistare (ma ora è improprio parlare di acquisto, forse utilizzo è piu indicato) bisogna abbandonare i criteri che determinavano il mercato solo un decennio fa...

Massimiliano Ferri
Presidente DCI
Per informzioni su iscrizione, rinnovi e raduni
presidente@duettoclub.it
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stefanosir
Duettista junior



Veneto

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Inserito il - 16/12/2023 : 19:14:04  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Gianlo

Sbagli Stefano, il significato non è quello e non ho voluto denigrare la qualità dei nuovi modelli.
Ho semplicemente fatto presente che ormai sei il solo, o comunque tra i pochissimi, a considerare l'Alfa Romeo una casa Italiana dal punto di vista progettuale e costruttivo.

Il mondo è cambiato, infatti.
Nel caso specifico, Milano è stato pensato, progettato, disegnato nelle linee e negli allestimenti ad ARESE, non in Francia.
Poi verrà realizzato in Polonia perché utilizzerà una piattaforma già in uso da altri modelli del Gruppo che vengono prodotti in quello stabilimento , ma questa ormai è una ovvia questione di razionalità e di costi.
Altrimenti occorrerà’ dire che le DS 4 sono italiane ….

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stefanosir
Duettista junior



Veneto

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Inserito il - 16/12/2023 : 19:24:26  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@ Ilio: La produzione automobilistica europea che non ha ancora
raggiunto i livelli pre-covid, nè i difficili anni passati dal settore a livello mondiale, nè la transizione all’elettricità; inoltre la razionalizzazione di PSA e FCA - che hanno costituito il Gruppo Stellantis - non ha certo favorito la situazione occupazionale. Ma questo è successo e succede - purtroppo - in tutti i paesi.
Per l’Italia ci sono delle interlocuzioni proprio in questo periodo fra Governo e Gruppo Stellantis proprio per la transizione e ecologia e l’accordo per un determinato numero di auto da produrre nel nostro Paese …. vedremo cosa partoriranno.

Per quanto riguarda il nuovo modello Alfa, anche io non stravedo certo per le auto a ruote alte, ma spero che invece l’Alfa Romeo Milano abbia un largo successo: d’altra parte, un’azienda produce ciò che il mercato richiede ed il mercato chiede Suv …. inutile produrre monovolumi che nessuno compra, per esempio.
Spero che i 4 Suv già in gamma e programmati per Alfa Romeo permettano alla Casa di produrre anche altre tipologie di vetture per le quali molti di noi propendono: berline, hatchback, sportive e spider.

@ Duett: ho paura che sia proprio cosi: all’evoluzione dei tempi si è sommata la forte spinta alle aggregazioni dovuta agli enormi costi di progettazione delle piattaforme per produrre la autovetture - per di più elettriche ….
Mi sbaglierò, ma io ho la vaga sensazione che i marchi oggi esistenti si ridurranno ….


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Modificato da - stefanosir in data 18/12/2023 09:08:33
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giallo prototipo
Utente Medio


Lombardia

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Inserito il - 17/12/2023 : 12:55:02  Mostra Profilo Invia a giallo prototipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

L'analisi di Stefano è sempre ricca di spunti e adeguata e aderente a ciò che sta accadendo, a mio avviso, mai banalmente, ma obiettivamente.
E' vero che qui si parla del sole, e altri rispondono parlando della luna, per fare un esempio chiaro.
L'Alfa Romeo di cui parla Stefano, non è l'Alfa Romeo degli appassionati, come le vetture prodotte dalla prima non sono certamente quelle possedute dai secondi.
Allora la domanda, se mai, potrebbe essere: quanto pesa, e quanto vale oggi, la suggestione del nome Alfa Romeo?

giallo prototipo
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stefanosir
Duettista junior



Veneto

10930 Messaggi

Inserito il - 18/12/2023 : 09:24:57  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie GialloPrototipo.
Le mie sono considerazioni personali che non vogliono certo stabilire una verità oppure convincere tutti ... Ma il bello di una passione è anche quello di discuterne, ben sapendo che non esiste una verità (specialmente su fatti contemporanei, che sono per loro natura in divenire).

Stiamo vivendo degli anni speciali, turbolenti, che hanno cambiato completamente il concetto di automobile, del suo utilizzo, del progresso tecnico, delle scelte che interi paesi o lor aggregati stanno portando avanti, etc.
C'è ancora spazio per della vetture passionali, che si distinguano dalle altre? C'è ancora spazio per un marchio Alfa Romeo?
Per me sì: basta sedersi su una Giulia o su uno Stelvio per capire che automobili che donino ancora il gusto di guidare ci sono; e capita anche con Tonale a detta di chi lo ha comprato, nonostante sia un Suv non a trazione posteriore, segno che in Alfa Romeo sono ancora capaci di riproporre a prescindere da tutto quelle caratteristiche di guida che hanno reso famosa l'Alfa Romeo nel mondo.

Massimiliano ha ragione: l'automobile è cambiata, ma è cambiato anche come concetto, le sue modalità di utilizzo, le abitudini di spostamento delle persone, etc.
Fino a qualche decina di anni fa la percorrenza media era ben più alta, non esistevano i treni veloci, non esisteva la conformazione Suv delle auto, c'era l'identificazione dell'automobile col concetto di libertà, c'era la smania dei giovani di prendere la patente, c'era un traffico inferiore, ... insomma: era un altro mondo.

Oggi molte cose sono cambiate, però sedersi di nuovo su una automobile moderna che reinterpreti al meglio le caratteristiche dall'Alfa Romeo di una volta resta ancora impagabile.

Socio D.C.I. n.892
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giallo prototipo
Utente Medio


Lombardia

482 Messaggi

Inserito il - 18/12/2023 : 11:39:46  Mostra Profilo Invia a giallo prototipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Cambiare, per non morire: è sempre la regola per avere un futuro.
Le guerre commerciali si devono combattere con soldati e armi adeguati agi avversari, non si può usare sempre e soltanto il moschetto e dire che basta così.

giallo prototipo
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2tto66
Utente Master



Lazio

6795 Messaggi

Inserito il - 18/12/2023 : 14:46:07  Mostra Profilo Invia a 2tto66 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io preferisco aspettare che questa moda dei suv passi, così come è passata quella delle SW e dei monovolume e che riprendano a costruire auto con linee che soddisfino di più i miei gusti
fra qualche anno l'evoluzione nel settore automotive sarà sicuramente a un punto più avanzato, forse si capirà meglio quale tecnologia prevarrà e magari i costi delle auto saranno meno elevati

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