Frank
Utente Master
Puglia
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Inserito il - 25/03/2009 : 18:45:37
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Un articolo risalente al 1991 comparso sulla rivista Alfa Romeo World, sul quale riflettere...
Carla Negri
AL GIORNO D’OGGI ALFISTI SI NASCE SI DIVENTA?
Prestazioni, eleganza ed un look alla moda ispirano la clientela più giovane. La forza della tradizione è comunque, in abbinamento con la sportività, l’arma vincente.
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Le vetture con il simbolo del Biscione sul cofano hanno da sempre rappresentato il top per una categoria di persone che ricerca in un'automobile qualcosa in più. Un quid che si può identificare nella tradizione sportiva della Casa milanese contrassegnata da un susseguirsi di vittorie in pista. Oppure nel fatto che l'Alfa ha sempre voluto riportare sulle vetture prodotte in serie gli stessi accorgimenti tecnici e gli stessi motori utilizzati sulle auto da competizione. Due segreti che nel tempo hanno contribuito a creare generazioni e generazioni di automobili orgogliosi di essere Alfisti. Ai giorni nostri ciò che differenzia un'auto Alfa Romeo non può essere, come in passato, solo l'aggressività e la sportività. Ma è però importante che ciò che fece grande lo stabilimento del Portello debba continuare ad essere il punto di partenza per far sì che il possessore di un'Alfa Romeo sia sempre un alfista. Cioè un automobilista un po' speciale. Negli ultimi anni il concetto di fedeltà di marca sembra essere stato ridimensionato praticamente in ogni settore. Pochissime case hanno mantenuto un grado di prestigio tale da permettere loro di porsi come punto di riferimento per una data categoria di acquirenti. Oggi l'Alfa Romeo risente un po' della crisi degli anni '70 e '80 che ha corrisposto alla produzione di modelli di incerto successo. Ma anche nel periodo in cui alcuni modelli non incontravano pienamente il favore di un certo pubblico, gli 'alfisti' sono rimasti coerenti con le proprie scelte ed hanno aspettato con fiducia che apparissero sul mercato nuove vetture della Casa di Arese. Infatti al di là del classico Cavallino Rampante della Ferrari, che gode di fama incontrastata in tutto il mondo, rimane molto forte per la gente l'immagine dell'Alfa Romeo. I documentari della Mille Miglia sono una testimonianza incancellabile, presente nella memoria con le strade polverose, le dispute epiche che sono state parte integrante della storia dell'automobilismo. Con l'Alfa protagonista l'immagine del Biscione si è così impressa nella mente di chi poi è diventato un 'alfista'. Ora finalmente l'Alfa Romeo sembra essere tornata sulla strada giusta per recuperare interamente la posizione di prestigio che le compete nel panorama italiano e internazionale. Abbiamo svolto un sondaggio raccogliendo i pareri, gli apprezzamenti e le critiche degli utenti per vedere cosa spinge oggi un automobilista a scegliere un'Alfa Romeo tra le tante opportunità che offre il mercato. Come logico abbiamo rivolto la domanda prima ai clienti fedeli alla marca da diversi anni. Veri alfisti che in passato hanno già posseduto alcuni tra i più prestigiosi modelli della Casa di Arese e continuano a trovare nelle vetture più recenti le qualità tradizionali che hanno contribuito a far nascere il mito dell'Alfa Romeo. Altre volte invece abbiamo incontrato persone al loro primo rapporto con l'Alfa in grado quindi di valutare con minor coinvolgimento emotivo i pregi e i difetti delle vetture. Sportività, guidabilità, prestazioni eccellenti, scatto, ottima tenuta di strada e lo stile inconfondibile Alfa sono stati sempre determinanti nel passato nelle scelte degli 'alfisti' e ad un primo esame sembrano esserlo anche attualmente. Proprio per lo styling e la guidabilità ad esempio sono molte le 'signore' che recentemente sono entrate in possesso di un'Alfa 33 Station Wagon: 'le vetture giardinetta sono sempre state troppo lunghe e poco maneggevoli per me' dice una giovane signora 'questa Alfa 33 è poco più lunga di una normale vettura ma ha tutti i vantaggi di una station, inoltre la linea è veramente stupenda'. Molti invece sono i giovanissimi che si sono accostati al mondo dell'Alfa: sono rimasti conquistati dalla potenza del boxer 16 valvole che equipaggia la 33, (così piccola così potente' dice un novello alfista pavese. 'E’ lo stile che ha attirato la mia attenzione' dice un automobilista di Bologna' la 75 è un'auto originale, che costituisce una valida alternativa ai tanti modelli turbo e iniezione presenti sul mercato. Usandola per lavoro ho potuto apprezzarne anche la comodità e anche dopo lunghi viaggi non scendo mai affaticato. Per me si potrebbe migliorare la posizione dell'autoradio e la leva del freno a mano. Ma devo dire che questa è la mia prima Alfa Romeo e ne sono molto soddisfatto'. 'Oltre che per le prestazioni, l'accelerazione bruciante e la maneggevolezza' ci dice un alfista nel cui passato figurano modelli storici come la 6C 2500 e la junior Zagato, 'la 75 mi piace per il suo stile inconfondibile e per un buon livello degli allestimenti interni'. A proposito della tenuta di strada, dice un signore di Pescara: 'ho la patente da quasi quarant'anni nei quali ho avuto una ventina di macchine ed è difficile ricordarsele tutte. Ora posseggo una 164 Turbodiesel: ne apprezzo la tenuta di strada, la guidabilità ed il motore brillante ed economico. Sono un alfista convinto perchè una volta comprata un'Alfa Romeo difficilmente ci si adatta ad altro. 'La tenuta di strada perfetta, la sportività e le ottime prestazioni sono ciò che mi hanno fatto scegliere sempre ed esclusivamete un'Alfa' riferisce un meccanico di Milano 'sono trent'anni che guido, la mia prima Alfa fu una Giulietta Sprint Veloce nel '64, poi una 2600, una Berlina 1300, una 2000 GT, una 2500 GTV e per finire la 75 3000 America, una vettura che mi dà grandi soddisfazioní e soprattutto sicurezza in ogni situazione. Fra i modelli rivisitati dall'Alfa Romeo, lo Spider ha ottenuto un largo consenso soprattutto fra un pubblico giovane e dinamico. Questo entusiasmo ha varcato anche i confini nazionali e al di là dell'oceano lo Spider è diventato un valido rappresentante dell'Italian Style. 'E’ sempre stato un mito per me il 'Duetto'. Ora finalmente è stato riproposto e non ha perso nulla del suo fascino' dice un giovane professionista italiano residente negli Stati Uniti. 'Una vettura che si guida con grande soddisfazione, finora non mi ha mai creato nessun problema. Guidarla è un vero piacere e la classica trazione posteriore rende la guida più divertente. Soprattutto sui percorsí misti grazie alla geometria delle sospensioni ha un'ottima tenuta di strada'.
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Frank - Socio n.796
GTF Scalino 1966 (GT Frank) GTJ 1972 Spider Junior CT 1971 1750 berlina 1971 Giulia 1300 Ti 1968 Alfasud 1.2 5M 3P 1982 GTV TS 16V 2002 166 2.5 V6 24V Busso 2004
"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
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Modificato da - Frank in Data 25/03/2009 18:46:09
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