LA SUPER-SPORTIVA ALFA ROMEO CHE E' DIVENTATA UNA MASERATI.
Nei piani di Alfa Romeo - ai tempi di Marchionne - era in previsione la produzione di una vettura supersportiva: ma per le varie vicissitudini attraversate (che non stiamo qui a rivangare) e la fusione di FCA in Stellantis, tale vettura venne "accantonata" per poi di fatto essere destinata al marchio Maserati: stiamo parlando della odierna Maserati MC20.
In questa foto che inserisco, si può vedere la strettissima parentela tra il modello che era allo studio per Alfa Romeo (di cui è trapelata una immagine e che si sarebbe dovuto chiamare 8C), la Maserati MC20 e l'Alfa Romeo 33 Stradale da poco presentata al pubblico:
Immagine:
E' chiaro che Alfa romeo è fortemente impegnata nel ricostruire una gamma che da molti anni le manca; quindi vanno bene:
B-Suv (arriverà nel 2024) Tonale (che avrà vita breve, in quanto verrà sostituito da un modello realizzato su piattaforma STLA-Medium) Giulietta (molto in forse ...) Giulia (che verrà sostituita nel 2025 da altro modello realizzato su piattaforma STLA-Large) Stelvio (come Giulia, ma nel 2026) Grande berlina Segmento E (realizzato su piattaforma STLA-Large, che chiamerei Alfetta) Grande SUV Segmento E (realizzato su piattaforma STLA-Large)
Ma in una gamma Alfa Romeo che si rispetti, mancano due vetture che ne hanno da sempre caratterizzato la storia: una bella Spider ed una sportiva a due porte (GT/GTV)!!!!!
Questo era il Piano di FCA, ai tempi di Marchionne:
Immagine:
Come si vede, le differenze non sono moltissime: non c'era il B-Suv e nel Segmento E c'era solo un modello da definire; ma c'era la 8C e la Giulietta confermata.
Lo hanno rifatto. Esattamente come quando l'Alfa Romeo lanciò la bella Alfa Romeo 156: dopo pochi anni, le concorrenti BMW e Audi cambiarono i loro rispettivi modelli (Serie 3 ed A3 in versione berlina) facendo bene attenzione ad aumentarne la dimensione.
Questo stratagemma, oltre ad avvantaggiare le tedesche in termini di abitabilità e confort, aveva anche lo scopo di giustificarne ancor più il prezzo e dar loro una aspetto maggiormente "imponente", di "grande"; al contempo, uno degli obiettivi era anche quello di far sembrare le concorrenti quasi di un segmento inferiore, più "povere".
La slide che segue ne è una ulteriore riprova:
Immagine:
Sicuramente, il prossimo modello della Giulia avrà dimensioni alquanto superiori rispetto al modello attuale.
Evidentemente, anche fra le automobili, le dimensioni .... contano!!!
stiamo facendo come gli americani, auto sempre più grandi e pesanti, mi chiedo quando arriveranno le auto con assetto rialzato e ruote enormi
Beh ... non so quanto si continuerà su questa linea: se i costruttori si orienteranno tutti sulle auto elettriche, peso, dimensioni ed aerodinamica saranno elementi importanti in relazione ad uno dei maggiori "talloni di Achille" di questo tipo di vetture: l'autonomia della batteria. Già c'è chi prevede un ridimensionamento della domanda di suv, rispetto alle vetture "normali" proprio perché meno performanti su questo parametro.
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 23/10/2023 11:09:29
Gli italiani, per la verità, hanno sempre ereditato dagli USA le cose meno convenienti. L'ultima invenzione sono state le vetture a ruote alte, che (mi pare di ricordare) Mercedes (con ML) e BMW (con X5) avevano pensato proprio per gli USA, ma il risultato è che questi modelli hanno venduto moltissimo proprio in Europa, e in Italia, generando tantissime varianti anche minori. Si tornerà indietro (forse) a vetture normali solo e proprio per la trazione elettrica, non vedo altre ragioni. E in ogni caso vi son già modelli a ruote alte progettati anche per l'elettrico.
STELLANTIS COMPRA IL 20% DI LEAPMOTOR (costruttore cinese specialistico).
Da leggere, per capire ...
Da Il Sole 24 ore:
Chi è Leapmotor, il costruttore cinese pronto a cedere il proprio 20% a Stellantis per circa 1,5 miliardi di euro? Nato nel 2015 e fondato da Zhu Jiangming, è un marchio cinese specializzato in modelli elettrici ma soprattutto produttore di piattaforme modulari e di architetture tecnologiche. A questo si aggiunge la disponibilità di versioni EREV, ovvero dotate di EXTENDER RANGER ELECTRICAL VEHICLE che si traduce nella presenza di un motore termico dedicato esclusivamente alla ricarica delle batterie. In questo modo si contengono le emissioni di anidride carbonica e al tempo stesso si garantiscono autonomie superiori ai 1.000 chilometri. Proprio questo punto, unito alla fornitura di piattaforme modulari, sarà fondamentale per la crescita di Stellantis sul mercato dell’elettrico.
Leapmotor, concentrandosi sul mercato di fascia medio-alta, il segmento più grande e in più rapida crescita in Cina, ha consegnato circa 111.000 NEV (Neighborhood Electric Vehicles, veicoli elettrici di prossimità urbana) nel 2022, diventando così il primo produttore specializzato nel settore NEV in Cina. Nei prossimi tre anni, il piano di prodotti di Leapmotor andrà a coprire l’intera gamma dei segmenti da A a E, basandosi su un’esclusiva architettura tecnica con tre piattaforme altamente scalabili con propulsori BEV e Range Extender per EV.
Sì, ma possono avere una autonomia di oltre 1.000 Km, cosa non da poco, visto che questo è uno dei principali problemi - insieme ai tempi di ricarica - che limita l'utilizzo delle auto elettriche.
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 27/10/2023 10:15:52
No, volevo proprio dire che, con batterie di vecchia generazione, la ricarica non penso consentirebbe percorrenze superiori ai 1000 km. Credo infatti che l' assorbimento nelle vecchie batterie sia troppo elevato per consentire una piena ricarica "in corsa". Magari sbaglio...
Gianlo Socio DCI nr. 888 Duettista dell' Anno 2017
l'autonomia dell'Ampera non era male, 5-600 km se non sbaglio, forse il prezzo era troppo elevato, l'idea però era buona, tanto che ritorna, ma è stata abbandonata, peccato che non l'abbiano sviluppata
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
E così fu! Alfa Romeo Milano è la denominazione del prossimo B-Suv che verrà lanciato dal marchio del Biscione. ALFA ROMEO e MILANO sono un binomio inscindibile, nonostante tutte le vicissitudini e le traversie che il marchio ha attraversato. Questa denominazione era già stata utilizzata in passato per le versioni USA dell'Alfa Romeo 75 3.000 V6 destinata all'esportazione negli Stati Uniti. Ma era anche la scritta che per decenni ha campeggiato sul logo di tutte le Alfa Romeo in circolazione sulle strade, fino a che entrò a regime la produzione del nuovo stabilimento di Pomigliano d'Arco (NA).
In bocca al lupo al prossimo modello Alfa Romeo, che sarà disponibile con motorizzazione sia ibrida che - per la prima volta per il Biscione - totalmente elettrica. Si inserirà in un segmento di mercato veramente molto affollato ma anche fortemente richiesto dagli automobilisti e saprà certamente distinguersi e differenziarsi proprio per quelle qualità che hanno reso così famosa e "particolare" l'Alfa Romeo.
Immagine:
P.S.: Vi preciso che quello sopra è un rendering, non una foto; sicuramente è stato realizzato sulla base di alcune immagini che sono trapelate inavvertitamente sul web.
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 15/12/2023 08:25:17