I dati di vendita del marchio Alfa Romeo stanno andando bene, ma ... non tutti: MITO - a fine carriera - è in continuo calo e si mantiene su livelli bassini, GIULIETTA stenta perché risente sempre più del peso degli anni del progetto.
Per quanto riguarda i due modelli della "nuova generazione", questi presentano dati discordanti: GIULIA fa segnare un trend negativo soprattutto in Italia, mentre STELVIO presenta dati tutti in crescita rapida su tutti i mercati ove è stato introdotto.
Questa volta, non metto i dati realizzati sui mercati principali - come ogni tanto facevo in precedenza - ma inserisco una tabella relativa esclusivamente a GIULIA ed alle sue vendite realizzate in questi primi mesi del 2018, rapportati ai consuntivi del 2017:
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Spero che sia leggibile... Dalla tabella si desume che a livello mondiale, le vendite della berlina sono sempre risultate in crescita nei primi 4 mesi dell'anno (a maggio, manca il dato di alcuni paesi, fra cui la Cina); in Europa, invece, i dati sono in regresso. E' molto probabile che sia la produzione (quindi, la fabbrica) che la logistica ed il marketing siano stati maggiormente impegnati a soddisfare la domanda dei mercati Extra-Europa, sia quelli dove Giulia ha cominciato ad essere distribuita (tipo Cina, Giappone, Australia, etc.) sia quelli (come gli USA, ad esempio) dove la rete di vendita si sta man mano ampliando.
L'espansione del marchio è un elemento vitale, importantissimo, ma che va sempre gestito con grandissima oculatezza: è quasi sempre preferibile uno sviluppo lento ma costante, piuttosto che uno sviluppo rapido con tutte le conseguenze che comporta.
Non basta, infatti, vendere le auto (aspetto commerciale), ma occorre anche garantirne l'assistenza, la consulenza, tutti i servizi post-vendita, il monitoraggio della soddisfazione del cliente, il mantenimento dei contatti con lui per l'eventuale sostituzione della vettura (nuove offerte) dopo un paio di anni, etc.
Tutti questi aspetti devono essere considerati e mantenerli ad un elevato livello qualitativo è sempre molto difficile in mercati che si conoscono poco, su cui non si ha una grande esperienza diretta e su numeri che, più grandi sono, più son difficili da trattare.
Ricordiamo sempre che i numeri di vendita - specialmente quelli mensili e quelli relativi a singoli paesi - spesso dipendono dalla disponibilità delle vetture su quel mercato (quante navi sono arrivate negli USA questo mese?), dalla disponibilità effettiva di "pezzi" su quel mercato, dall'esistenza di attività promozionali su quell'area, etc., ergo vanno sempre presi un po' con le pinze.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore di oggi, l'Alfa Romeo MiTo cessa la produzione questa settimana:
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Dopo l'Alfa Romeo 159, un'altra vettura del periodo pre-FCA va in pensione (in compagnia della Fiat Punto, con cui la piccola Alfa condivide il pianale).
Certo, ridurre un listini che è già più che "striminzito" non è certo un fatto positivo, anche perché la MiTo qualche numero lo porta pur sempre a casa, ma evidentemente non c'era la possibilità di proseguirne la produzione per motivi tecnici (magari, sospendendo la Punto, non ci sono più i pianali per realizzare la Mito - la Punto pesa molto più della piccola Alfa, in termini di produzione) oppure banalmente i locali di Mirafiori dove viene prodotta devono essere liberati per poter allestire la catena di montaggio di uno dei prossimi modelli annunciati dal Piano di FCA al 2022 presentato il 30 giugno ... non saprei.
E' altamente probabile che Alfa non produca più - forse nemmeno dopo il 2022 - automobili del Segmento B, anche se non lo si può certamente escludere. Certamente, la piccola Alfa Romeo rimarrà a listino per qualche altro mese e pertanto ci sarà la possibilità per i clienti di acquistarla a prezzi particolarmente convenienti, con la particolarità che forse la Mito rimarrà un "unicum" nella produzione Alfa Romeo.
In fondo, è una macchina che ha le sue peculiarità, a due porta, recentissimamente aggiornata con un restyling riuscito, una linea sportiveggiante, che si è dimostrata alquanto affidabile e dotata di motori che consentono una guida divertente e piacevole ... potrebbe essere l'occasione per approfittare di qualche "saldo di fine stagione", no?
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 06/07/2018 08:46:48
A me non dispiace la mito... sarebbe il caso di mettersene una in garage....
Considera stefano che a mirafiori si lavora mediamente due giorni a settimana... è evidente che ci sia un limite a tutto....
Sì. Era segnata. Anche perché la vettura viene venduta fondamentalmente in Italia e solo in pochi altri paesi raggiunge numeri di un qualche rilievo: per risollevarne le sorti occorrerebbero azioni promozionali e di marketing il cui costo, probabilmente, non sarebbe giustificato dall'eventuale incremento dei numeri. Stiamo parlando, comunque, di una macchina nata nel 2008, 10 anni fa! In cuor mio, speravo la togliessero in concomitanza con l'arrivo di una vettura nuova, per non perdere nei numeri di vendita il contributo - seppur minimo - che comunque Mito ancora riesce a dare; ma evidentemente, ragioni diverse hanno portato ad una decisione diversa.
Quando è stato varato il nuovo Piano industriale di FCA fino al 2022, il vertice del Gruppo ha identificato con accuratezza un percorso con degli obiettivi finali che, in parte, sono stati anche resi pubblici (in parte): spostamento verso i prodotti “Premium” in ognuno ( quasi) dei segmenti in cui FCA sarà presente, razionalizzazione dei costi di produzione, sviluppo su scala mondiale (cosa che riduce il rischio di rimanere esposti alle crisi economico-finanziarie di singole aree economiche), etc. Fra tutti questi obiettivi, mi soffermo un momento sui prodotti indicati nel Piano industriale e sulla situazione degli stabilimenti FCA in Italia: sicuramente questo Piano non è che una tappa - seppur importantissima – per poter portare FCA a centrare gli obiettivi finali. FCA ha quindi deliberato dei prodotti nuovi (per coprire più segmenti, per andare incontro alla domanda del mercato, etc.), ma queste decisioni non possono prescindere dalla situazione produttiva di oggi, che è questa:
MELFI Fiat Punto (produzione cessata) Fiat 500 X Jeep Renegade
MODENA Maserati Granturismo Maserati Grancabrio Alfa Romeo 4 C e 4 C Spider
Fiat Panda andrà in Polonia; Alfa Romeo Mito e Fiat Punto hanno di fatto cessato la produzione e gli operai di Mirafiori sono stati distaccati a Grugliasco (che comunque, produce a ritmi sottotono) e quelli della Punto sono stati “assorbiti” con dei contratti di solidarietà fra tutti gli operai di Melfi.
Vediamo allora come potrebbero cambiare i prodotti/stabilimenti di FCA in Italia e come questa situazione abbia molto ma molto probabilmente influito su alcune decisioni circa le nuove vetture (e qui mi riferisco alla nuova Giulietta ed al Suv piccolo di Alfa). Intanto bisogna minimizzare i costi di produzione (e logistica) e razionalizzarla; questo vuol dire, ad esempio, accomunare la produzione delle vetture che utilizzano lo stesso pianale nello stesso sito produttivo, possibilmente.
Utilizzando questo criterio (che non è detto che venga seguito … o per lo meno non tutto), si potrebbe ipotizzare che la prossima ALFA ROMEO GTV potrebbe essere realizzata a CASSINO, insieme alle altre Alfa, visto che probabilmente utilizzerà lo stesso pianale di Giulia e Stelvio (stessa catena di montaggio, quindi).
Il tanto atteso E-SUV ALFA (Brennero?) potrebbe andare a MIRAFIORI, “rimpiazzando” logisticamente la piccola Alfa Romeo Mito, ma soprattutto perché in futuro il Maserati Levante potrebbe essere realizzato sulla stessa linea nel caso (probabile) decidessero di realizzarlo sul pianale “Giorgio” allungato che invece certamente utilizzerà la E-Suv Alfa.
Poiché la piattaforma “Giorgio” per ora non verrà accorciata per realizzare la Giulietta nuova ed il “Suv piccolo” di Alfa Romeo, potrebbe essere ragionevole quindi che abbiano preferito realizzare una GIULIETTA RESTYLING in modo da utilizzare l’attuale pianale di Giulietta e, quindi, la sua produzione rimarrà verosimilmente a Cassino, senza investimenti particolarmente onerosi per la catena di montaggio che, in tal caso, rimarrebbe la medesima.
Questa decisione potrebbe aver comportato che il “piccolo” C-SUV ALFA possa essere realizzato sullo stesso pianale di Fiat 500 X e Jeep Renegade (Suv dello stesso segmento) e prodotto quindi con loro a MELFI, coprendo così parte linea ex linea della Fiat Punto.
MASERATI ALFIERI e ALFA ROMEO 8 C sembrerebbero le miglior candidate per essere prodotte a MODENA, dove le automobili attualmente realizzate sono a fine ciclo produttivo.
Se così fosse, resterebbe un grande problema: lo stabilimento di POMIGLIANO D’ARCO, per il quale potrebbe però aprirsi la possibilità di una importante produzione di un modello Jeep: molto comunque dipenderà anche dalla “situazione dazi”, altro elemento che potrebbe di nuovo scombinar tutto. Poiché le decisioni produttive non si improvvisano, in momenti come questi occorrerà avere una maggior certezza anche circa questa storia dei dazi.
Da qui si capisce che la situazione produttiva ha probabilmente influenzato la sorprendente decisione di fare un restyling della Giulietta (che quindi manterrebbe la stessa catena di montaggio) e non un’auto completamente nuova: se avessero deciso di accorciare “Giorgio” e di produrre la nuova Giulietta e il C-Suv con tale pianale, probabilmente avrebbero allestito tale linea produttiva (simile a quella che oggi realizza Giulia e Stelvio) a Pomigliano ‘D’Arco, ove poi ci sarebbe stato spazio anche per realizzare un altro veicolo “cugino”, magari destinato a Jeep .. chissà …
Beh ... in effetti è un contrasto stridente, ma è anche vero che le due cose stanno su piani assolutamente differenti. In fondo Ronaldo - se proprio andiamo a guardare - vestirà la maglia di una squadra che è di proprietà di Exor (la finanziaria della Famiglia Agnelli da cui dipende anche proprio FCA; è la "squadra aziendale), attirerà sponsor ed attenzioni su di sé, cercherà di far ottenere alla Juventus quei traguardi internazionali (e quella ribalta) che non è mai riuscita ad ottenere, giocherà con la scritta Jeep sulla maglia che è il marchio di uno dei modelli che vengono costruiti da parte degli scioperanti, etc. E poi parliamo della Juventus che è sempre stata molto attenta ai suoi bilanci, tanto che fra le grandi italiane, è forse l'unica che sta in una situazione più che rispettabile.
In realtà, come detto, le due cose non hanno praticamente punti di contatto; e i sindacati lo sanno benissimo, cercano di "cavalcare" una notizia popolarissima. I dubbi sui siti produttivi FCA in Italia sono ben altri, come detto nel post di ieri. Piuttosto, bisognerebbe interrogarsi sulla "moralità" di certi compensi per certi "lavori". Ma il calcio non è un "lavoro" in senso stretto, anche se chi vi opera lo svolge al livello professionale; i compensi, poi, sono di fatto determinati dalla domanda e dall'offerta (come su tutti i mercati) e fintanto che ci saranno parti disposte a spendere cifre stratosferiche per i giocatori, se vuoi che uno dei top player giochi con te, ti devi adeguata, altrimenti giochi con Di Sciglio (che farà i cross per Ronaldo! ). Comunque, Ronaldo è quasi un "artista" (forse il massimo in questo momento), e un artista fa sempre storia a sé.
Nubi oscure si profilano all'orizzonte ... anche se tutto era già stato definito, l'anticipazione di 10 mesi sul cambio della guardia al vertice di FCA (e di Ferrari) non ci voleva .... sarebbero stati molto preziosi.
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 23/07/2018 22:37:11
"Maglioncino blu" non c'è più... R.I.P. L'ho sempre difeso dal punto di vista strategico/imprenditoriale (dal punto di vista umano non stiamo parlando di un missionario...) e per questo posso serenamente dire: mi dispiace... Senza di lui probabilmente oggi non mi divertirei nemmeno a bordo della mia Stelvio...
Sergio Marchionne è morto. Una notizia dura e difficile da digerire. Scompare così l'uomo che ha salvato il Gruppo Fiat, il Gruppo Chrysler e che ha dato vita e un futuro al Gruppo FCA. Quello che ha fatto ed è riuscito a fare ha quasi dell'incredibile ed in tanti gli devono un grazie grande come una casa.
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 25/07/2018 13:07:06
C'e' solo da sperare che trovino un altro manager in grado di mantenere sano il Gruppo senza cancellare un marchio come Alfa Romeo e senza chiudere le fabbriche italiane...
Socio n. 561 ---------------------- Duetto 2.0 '92 Giulietta 2.0 Super '83 Montreal '75 A112 Junior '83
C'e' solo da sperare che trovino un altro manager in grado di mantenere sano il Gruppo senza cancellare un marchio come Alfa Romeo e senza chiudere le fabbriche italiane...