da notare le linguette di rinforzo saldate sulle flange dei collettori di scarico, le fascette per trattenere il serbatoio olio freni, la catenella sui tappi radiatore e olio, il sensore temperatura sul tubo riscaldamento, un serbatoio rigido al posto della sacca lavavetro,il cavo batteria spostato in alto appena sotto la griglia tergi, lo scarico laterale, la chiusura cofano sostituita.. altro?
Marco, quello non è il serbatoio del liquido lavavetro, ma quello della riserva di liquido raffreddamento.
Non parlavo dell'aspetto tecnico, ma epico, chi se la ricorda dove appariva ??
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Stupenda ! Così, a botta secca, di chi è antagonista ?
Citazione:Messaggio inserito da stefanosir
Procedo ad integrare il primo post, perché alla gara si è aggiunta un'altra vettura italiana, con equipaggio italiano: si tratta di una Fiat 2300 S Coupe del 1966. Dovrebbe essere simile a questa:
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Alla 2600 penso
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Massimiliano Ferri Presidente DCI Per informzioni su iscrizione, rinnovi e raduni presidente@duettoclub.it
Questa la Ferrari N. 103 di Giorgio Shon ed Enrico Guggiari, protagonisti anche nella scorsa edizione a bordo di una Alfa Romeo Giulia che si trovava nei primissimi posti della classifica finchè un importante guasto meccanico li ha ritardati; conclusero comunque la gara in una onorevole posizione.
Inizialmente si erano iscritti con una Giulia anche quest'anno, ma poi hanno cambiato vettura, azzardando con una Ferrari 208 GT 3.000 cc del 1975 che vediamo qui sotto:
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La sfida è quella di partecipare alla più folle e dura gara del mondo, la Pechino-Parigi, utilizzando una vettura che fu progettata e realizzata per quanto c'è di più lontano dalle strade sterrate e dai tratturi che caratterizzano più di tre quarti di questa maratona, lunga metà della circonferenza terrestre.
L'equipaggio è molto esperto di gare e rally, tanto che i due mettono insieme circa 1.000 gare fra pista e rally in circa 50 anni di attività. Equipaggio da tenere d'occhio. In bocca a l lupo anche a loro!
Al secondo giorno di gara, delle automobili italiane la migliore è proprio l?Alfa Romeo Giulia n.79 dell'ultima foto, che attualmente è alla posizione 15:
Naturalmente la gara è lunghissima e le posizioni avranno delle variazioni molto marcate, anche di tappa in tappa.
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Modificato da - stefanosir in data 04/06/2019 08:19:23
La cosa che mi lascia perplesso però è che iscrivono per esempio una Giulia 1300 con motore 2000... oppure la Dino 208 con motore portato a 3.000 o giù di lì. Ma perchè?
All'epoca la Itala non è che avesse un motore Rolls Royce o modifiche stravolgenti...Ok gli irrobustimenti alla carrozzeria ma perché modificare il motore? Se vuoi partecipare con un 2000 prendi un 2000, no ?
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
nel mio passato di assistente a raidisti africani ricordo era in uso aumentare le cilindrate per compensare l'abbassamento del rapporto di compressione, maggiore affidabilità e fluidità di erogazione.... non so....
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Dopo 8 giorni massacranti, in testa c'è la n.112, la Leyland P76 dell'equipaggio Gerry Crown Matt Bryson.
Questa la posizione delle "italiane":
27° N.79 - Alfa Romeo Giulia 2.000 del 1970-Philip Macwhirter(AUS)/Laurette Macwhirter(AUS) 34° N.74 - Alfa Romeo Giulia Super 2.000 del 1971-Gerard Bas(NL)/Lorenzo Bas(NL) 36° N.76 - Alfa Romeo Spider 2.000 Veloce del 1975-Roby Crippa(I)/Teo Crippa(I) 63° N.50 - Fiat 124 Spider BS1 1.600 del 1971-Enrico Paggi(I)/Federica Mascetti(I) 68° N.103 - Ferrari 208 GT4 2.990 del 1975-Giorgio Schon(I)/Enrico Guggiari(I) 74° N.101 - Fiat 2300 S Coupe del 1966-Pier Fontana(I)/Giulio Bertolli(I) E si va avanti ...
Ecco il Duetto impegnato in gara:
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Modificato da - stefanosir in data 10/06/2019 09:18:47
Speriamo riescano a riprendere la gara! Era bello vedere le due Spider italiane!!!
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Questo il testo di un post odierno dell'equipaggio della Fiat 124 Spider (lo inserisco solo per provare a comprendere quanto sia una gara dura ed estenuante, certamente non adatta a neofiti e "turisti"): "Siamo in un albergo da 5 dollari al giorno a Ulgii in attesa di attraversare il confine con la Russia domani mattina dove ci aspetta la PePa ferita gravemente da un ammortizzatore che l'ha trapassata. Domani percorreremo in due tappe su strada normale a 50km ora i 750km che ci separano da Novosibirsk capitale della Siberia dove vedremo di risistemarla insieme ad una ventina di altre vetture ormai caputt. La PePa è comunque viva e si prosegue. I circa 700 km.di sterrato duro fatti negli ultimi 2 giorni ha sterminato il tantissime vetture".
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Modificato da - stefanosir in data 12/06/2019 19:06:20