Ha piu' valore un'auto storica restaurata a nuovo o una conservata in buone condizioni, o almeno restaurata conservando il piu' possibile le parti originali recuperabili? Io escluderei i restauri fatti inserendo particolari che adottano tecnologie piu' moderne, soprattutto quelli "restomod" che stanno prendendo piede, mi sembra come mettere gli infissi in alluminio al colosseo. Premesso che ognuno e' libero di fare quello che vuole con la sua macchina e di modificarla come gli pare, e' a lui che deve piacere, parliamo di valore economico e storico.
A me piacciono di piu' le auto che mostrano gli anni che hanno, con una leggera patina del tempo, rispetto a quelle rifatte completamente, sul valore storico non ho dubbi, su quello economico si, non comprerei mai una macchina conservata a un prezzo piu' alto di una rimessa completamente a nuovo.
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
io sogno la conservata, non toccherei nulla se potessi .. la mia non era una di quelle, anzi era un pasticcio senza vergogna quando l'ho presa. Nelle ultime aste di cui ho letto le restaurate, anche quelle filologicamente corrette, a livello di valore e di prezzo di vendita erano un bel pezzo indietro rispetto alle conservate e pertanto penso prorio che il mercato premi l'originalità.
La mia pallina bianca va nell'urna del "restauro filologico", troppa patina non è nelle mie corde, non sono un talebano dell'originalità atutti i costi, anzi, ma per me tutto dev'essere coerente con l'epoca della macchina. I restomod li trovo sotto certi aspetti interessanti ma li apprezzo solo in caso si parta da rottami altrimenti non recuperabili. Allo stesso modo trovo tollerabile l'elettrificazione di auto storiche esclusivamnte se impossibile/folle economicamente restaurare la meccanica.
Socio nr. 931, Bialbero-propulso e Busso-avantratto. "L' Alfa vera ha dda puzza', e l' Alfista ha dda puzza' de l' Alfa sua."
Anche io preferisco le conservate come Ilio, proprio perché sono auto storiche e quindi se portano con sè i segni del tempo ed è un plus. Naturalmente di vetture conservate che siano arrivate fino ad oggi in buone condizioni ce ne sono veramente poche: molte sono state riverniciate nel corso della loro vita, molte altre hanno dovuto subire pesanti restauri (di interni, meccanica e carrozzeria) per poter tornare ad essere belle, piacevoli da guidare e sicure ...
In moltissimi casi, queste sono operazioni "obbligate", considerando le lamiere utilizzate dal costruttore, gli ani trascorsi, l'utilizzo "disinvolto" dei proprietari precedenti, i restauri sbagliati eseguiti, etc.
Personalmente sono uno che conserva, ma ovviamente dipende dalle condizioni del mezzo in cui ne veniamo in possesso. Non sarei comunque troppo talebano, conservare significa riverniciare un parafango, che avrà una tonalità diversa dal resto della vettura, cambiare un fanale, che non sara piu originale, e rifoderare il sedile di guida, che non avrà piu la tela di prima. Il mio concetto di conservazione è mantenere fruibile il mezzo e gradevole esteticamente (quantomeno per il proprietario), nessun altro pippone...
Massimiliano Ferri Presidente DCI Per informzioni su iscrizione, rinnovi e raduni presidente@duettoclub.it
Questo è un argomento, che nel corso del tempo, ho visto essere strettamente personale per alcuni, e puramente economico per altri. Nei restauri, io cerco sempre di mantenere quello che c'è e, possibilmente ripararlo. Ricorro ai ricambi "rifatti" solo per forza maggiore quando un ricambio originale non è più reperibile. Personalmente prediligo un esemplare conservato, ma come Ilio, non spenderei mai una cifra più alta per l'acquisto di un esemplare in tali condizioni, anche perchè poi lo devo poter usare su strada e, inesorabilmente, lo dovrò riportare in efficienza!!! Con ricambistica affidabile. Le auto fedelmente e perfettamente restaurate ( e per perfettamente intendo smontate completamente e rifatte a nuovo in tutto) sono esattamente un mezzo nuovo, per cui i costi di acquisto non potranno mai essere gli stessi di un esemplare conservato. Poi il discorso è più complesso quando si parla di collezionisti di cimeli storici o pezzi unici conservati, un mercato questo a sè, dove le auto, non sempre ritorneranno in strada, anzi, rimarranno in un garage/museo a fare bella mostra. Per cui, alla domanda del post iniziale rispondo che è molto soggettivo dare una valutazione. Ciò si può evincere anche dalle differenze di prezzo tra le "valutazioni" delle riviste specializzate e le valutazioni effettive di mercato (domanda/offerta).
A trovarla E se la trovi, come hai osservato, viaggia a cifre indecenti. E questo proprio perchè di conservate "vere" penso che ce ne siano pochine. Le nostre spider hanno anche più di 50 anni, comunque non erano famose per la resistenza alla corrosione, e le lamiere zincate mi pare compaiano solo sulla IV serie anni '90. Poi se non la tieni sotto una campana di vetro ma la usi aggiungi qualche bottarella in parcheggio o un tamponamento e direi che coma Alfa le ha fatte è proprio difficile trovarne. Quoto Giando01 nel cercare di salvare il più possibile in caso di restauro (anche perchè ho visto ricambi riprodotti veramente scarsi). Quanto all'originalità non sono un talebano, qualche piccola licenza non mi scandalizza (tipo plexi sui fari del CT1.3), basta non eccedere sul fronte della sicurezza e pure del buon gusto (ho visto interni in pelle bianca con cadenini rossi...)
credo che sul termine conservato si faccia spesso confusione, e' chiaro che una auto d'epoca non puo' essere come era quando e' uscita dalla fabbrica e' impensabile che in tanti anni non sia stato fatto nessun lavoro che sia di meccanica, di carrozzeria o di allestimento interno, che non abbia comportato la sostituzione di pezzi, l'importante e' che tali lavori siano stati eseguiti rispettando le caratteristiche originali della macchina e in maniera professionale pertanto penso che la distinzione debba essere fatta tra vetture che, pur avendo subito riparazioni, siano conservate in buone condizioni generali e vetture che invece sono state smontate completamente, riverniciate e rimontate, restaurando o riparando meccanica e interni, anche qui poi si va dai restauri leggeri a quelli piu' radicali, vuoi per le condizioni da cui si parte o da esigenze di budget
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
Modificato da - 2tto66 in data 28/06/2022 12:57:06
Sarebbe interessante sentire a tal proposito il parere di Frank, che di restauri ne ha fatti in passato. Concordo parzialmente anche con quello che Ilio ha detto, tranne sul fatto che prediligo comunque l'evoluzione del modello nel senso che se col tempo si rendono disponibili parti meccaniche più evolute, sono senz'altro per l'evoluzione del modello, a patto che la modifica resti in ogni tempo reversibile. Prendiamo ad esempio la mia X 1/9: taccagna com'era, mamma FIAT non prevedeva il montaggio di un filtro della benzina. Ne ho fatto le spese, con un carburatore a tal punto intasato che l'auto non prendeva più di 3'000 giri. Revisionato il carburatore, il meccanico mi ha montato un filtro benzina universale da pochi €. Non sarà certamente originale, ma il problema non si è più ripresentato. E gli esempi in tal senso possono sprecarsi. In sintesi, conservata non vuol dire necessariamente che non abbia col tempo subito un'evoluzione. Le pastiglie dei freni o le guarnizioni con l'amianto? Non esistono più. Ciò significa che perchè un'auto si è messa al passo coi tempi non può più targarsi di essere definita come conservata? La linea di scarico in acciaio inossidabile? Devo per forza piegarmi al diktat di montare ogni due anni una marmitta originale ma di pessima qualità, sapendo che si bucherà ogni tre per due, oppure opto una volta per tutte per una linea di scarico completa in inox, che durerà anche quando io sarò già trapassato? E forse che con la linea inox l'auto non è più conservata di una che monta una linea originale ma fatiscente? E se appare la ruggine, cosa faccio? La conservo perchè originale? Oppure mi levo la tunica da talebano e faccio il restauro che si impone per poter nuovamente usufruire della mia auto e mantenerne il valore? Riflettete, gente, riflettete
Socio Registre Suisse Alfa Romeo (RSAR) Loud pipes save lifes (OO=v=OO) I have a drink (Martin Luther King)
Ilio, sai benissimo che se chiedi a 100 individui la definizione di auto conservata, otterrai non 100 ma ben 200 opinioni diverse! Per cui, ognuno di costoro attribuirà un prezzo differente per ogni esemplare di auto, sia essa conservata o restaurata bene o male! Del resto basta che leggi i commenti in calce alla vendita di auto su facebook, sembra un girone infernale! ahhahhahhhahah. Io personalmente, ripeto, preferisco un'auto conservata in efficienza ma non la pagherò mai più di una completamente restaurata, salvo che quel conservato sia una Lancia Delta Evo Martini 5, presa per collezione a km zero e conservata in garage con tutti i crismi del caso per 35 anni! in questo caso la pagherei anche un euro in più!
A trovarla E se la trovi, come hai osservato, viaggia a cifre indecenti. E questo proprio perchè di conservate "vere" penso che ce ne siano pochine. Le nostre spider hanno anche più di 50 anni, comunque non erano famose per la resistenza alla corrosione, e le lamiere zincate mi pare compaiano solo sulla IV serie anni '90. Poi se non la tieni sotto una campana di vetro ma la usi aggiungi qualche bottarella in parcheggio o un tamponamento e direi che coma Alfa le ha fatte è proprio difficile trovarne. Quoto Giando01 nel cercare di salvare il più possibile in caso di restauro (anche perchè ho visto ricambi riprodotti veramente scarsi). Quanto all'originalità non sono un talebano, qualche piccola licenza non mi scandalizza (tipo plexi sui fari del CT1.3), basta non eccedere sul fronte della sicurezza e pure del buon gusto (ho visto interni in pelle bianca con cadenini rossi...)
Questo è il pavimento sotto e sopra di un vero conservato..