Non l'hai trovato perché, ad oggi 18/08/2023, non è stato pubblicato nemmeno in Gazzetta Ufficiale, dopo 14 giorni dalla firma...
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
La notizia, apparentemente buona, non mi dà grande soddisfazione. Almeno per chi vive in grandi città sembra quasi una beffa: che me ne faccio della targa storica se la mia auto non posso tirala fuori dal box neanche per fare le revisione ? Tra l'altro non mi pare nemmeno a buon mercato, da qualche parte ho letto che si parla di circa 550€ a targa.
Ma cosa c'entra questo col fatto delle limitazioni alla circolazione, che poi sono quasi ovunque ampiamente superate dalle deroghe o dai pronunciamenti del Consiglio di Stato?
Per quanto riguarda il costo: non è assolutamente elevato perché si tratta di sommare a una pratica di reimmatricolazione (circa 250 euro) il costo di una targa storica rifatta... Quanto credi che costano tutte quelle "farlocche" che girano nei vari raduni? Hai mai chiamato i produttori o chiesto ai loro stand in fiera?? Tanto per dire...
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
Vero. Una targa riprodotta dai privati (oggi superata da quella che potrà essere rilasciata dalla motorizzazione) mi pare costi non meno di 300 euro, e non ha nessun valore legale
giallo prototipo
Modificato da - giallo prototipo in data 18/08/2023 11:24:44
Al solito quando c'è di mezzo stato e burocrazia tutto è poco chiaro e si perde tempo e denaro. A tutt'oggi ancora non è dato sapere se potranno avere la targa di origine le auto immatricolate la prima volta in Italia, con la medesima targa perdura o se si potrà avere una targa comunque del periodo di produzione per numerazione e fattezze a prescindere dalla prima avuta. Non è chiaro poi se i veicoli storici di provenienza estera e non immatricolati la prima volta in Italia, potranno avere una targa inventata del periodo a scopo più estetico che di originalità o meno. Questa ultima ipotesi basta a far capire quanto siano miopi anche in termini di ritorno economico. Basterebbe proporre 2 richieste economiche differenti per chi ha diritto alla prima targa originale e per chi invece si accontenta di una pur gradevole a scopo estetico. Riguardo al prezzo richiesto, considerando la fame, spesso esagerata di targhe originali, non ci si può lamentare, sempre che il carrozzone statale riesca ad avviare il business. Se tutto fosse stato affidato ad un privato, le centinaia di CRS che ho prodotto nell'ultimo anno anche in previsione di tale evenienza, già sarebbero tornati utili da tempo.
Immagine:
Luciano Bono
Consulente di restauro Duetto Club Italia Vice presidente Commissione Tecnica Registro Italiano Alfa Romeo
Modificato da - luciano in data 19/08/2023 11:14:09
Intanto, qualche dubbio è stato fugato! Dopo il raduno in Toscana, proverò ad iniziare, se possibile, l'iter. Fin'ora nessun conoscente si è avventurato nella Jungla (tranne Mauro! )
Il Decreto Attuativo contiene la seguente (a mio avviso) "trappola" ad una prima lettura relativamente ai veicoli di origine sconosciuta (documenti andati smarriti, eccetera):
"1. Il rilascio della targa storica per veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta e' subordinato alla presentazione presso uno STA o presso un UMC dell'istanza di immatricolazione, conformemente all'art. 7, nonche' del titolo di proprieta', del certificato di rilevanza storica e collezionistica e del certificato da cui risulti l'esito positivo della verifica tecnica di cui all'art. 215, comma 5, del regolamento. L'istanza e' accolta a condizione che il veicolo risulti comunque presente nell'ANV o nell'archivio del PRA."
Il "CERTIFICATO DA CUI RISULTI L'ESITO POSITIVO DELLA VERIFICA TECNICA blablabla" si riferisce all'articolo 215 c.5 del DPR 16/12/1992 n.495 che stabilisce:
"5. La circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico e' subordinata alla verifica delle prescrizioni dettate per tali veicoli alla lettera F, punto b) dell'appendice V al presente titolo sui sistemi di frenatura, sui dispositivi di segnalazione acustica, silenziatori e tubi di scarico, segnalazione visiva e d'illuminazione nonche' sui pneumatici e sistemi equivalenti e sulla visibilita'. "
Cioè in sostanza un Certificato che attesti, dopo verifica, che l'auto adempie a tutta una serie di prescrizioni (quali?) sugli organi meccanici evidenziati.
Ma cosa vuol dire? Chi dovrebbe emettere quel certificato?? Non bastano le descrizioni tecniche all'interno del CRS o si riferisce proprio a quelle? Mistero...
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
Modificato da - nigel68 in data 27/09/2023 13:52:33
Penso anch'io...ma potevano scrivere direttamente "esito visita e prova"...
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
Vabbè dai, del resto è come se immatricolassi una vettura nuova, grossomodo. E diciamocelo, rispetto al valore (medio atteso) delle auto che presumibilmente verranno ritargate, ci si può stare
Massimiliano Ferri Presidente DCI Per informzioni su iscrizione, rinnovi e raduni presidente@duettoclub.it
Attualmente pur se tutto approvato, Pra e motorizzazione sono ferme al palo, in quanto non è stata ancora avviata nessuna procedura di sistema, tantomeno capito chi dovrà fare le targhe materialmente parlando.
Immagine:
Luciano Bono
Consulente di restauro Duetto Club Italia Vice presidente Commissione Tecnica Registro Italiano Alfa Romeo