Interpellato oggi il PRA per poter passare da targa FSXXXHL a una del 1992. Manco hanno ancora ricevuta nessuna istruzione! Ergo, l'attesa è ancora lunga!
le vetture che avranno di nuovo la targa di vecchio tipo, avranno il libretto di circolazione nuovo sul quale risulterà l'emissione della nuova targa e il motivo per cui è stata emessa, secondo me non si può comunque considerare alla stregua di una vettura con targa e libretto veramente originali, per cui alla fine è solo un fattore estetico più che un valore aggiunto
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
Giusto ciò che dice il saggio Ilio. Una patacca che chiunque potrà chiedere in qualsiasi momento non potrà certo aumentare il valore economico di alcuna auto. Al massimo verrebbe riconosciuto il costo vivo sostenuto per la nuova targa. Ergo, trattasi di capriccio estetico, come foderare il cruscotto con una pelle di vacchetta.
Gianlo Socio DCI nr. 888 Duettista dell' Anno 2017
Non sono d'accordo. La questione del recupero delle targhe storiche serve per restituire alle automobili d'epoca l'aspetto che avevano in origine e circolavano, visto che la targa è alquanto "impattante" sull'estetica del veicolo. Se poi la targa in questione sia quella veramente di origine o se sia stata recuperata grazie a questa norma, francamente non mi pare proprio una differenza abissale: si tratterebbe veramente di dettagli.
Certamente, chi disporrà di quella originale prodotta ai tempi della prima immatricolazione (che sono davvero poche, visto che in 30-40-50 anni è un po' difficile che l'automobile non abbia subito cambi di proprietà con probabile cambio di targa) abbinata anche al libretto di circolazione dell'epoca, disporrà di un piccolo plus in più, che ritengo possa avere una importanza alquanto relativa, se non per vetture veramente anziane o di particolare pregio e costo.
Per quanto riguarda la ricaduta "economica", penso che il provvedimento azzererà proprio quel piccolo gap che c'è sul mercato tra le vetture con targa coeva (e quindi, non necessariamente di origine) e quelle ritargate con targhe aventi formato successivo: ci sono diverse persone che infatti attribuiscono un qualche valore a questo elemento, che come sappiamo, ha effettivamente un impatto visivo di un certo tipo. Questa norma eliminerebbe il "problema".
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 28/09/2023 10:40:24
Io credo che alla fine le targhe rifatte su modello originale avranno lo stesso impatto di un ricambio visibile: un fanale OEM è migliore di un remake conforme, ma un remake conforme è immensamente migliore di un remake non conforme.
In definitiva, in un mezzo non restaurato e completamente originale, la targa d'epoca sarà un "+", ma in qualsiasi mezzo restaurato la targa rifatta conforme sarà un fatto molto positivo che eviterà il fattore "pugno in un occhio" delle traghe bianche. Dire che la targa conforme non avrà valore economico è come dire che un sedile rifatto coi materiali giusti non ha valore economico rispetto a un sedile rifatto di vellutino a coste.
D'altra parte, la comunità degli amanti di mezzi d'epoca sta insistendo da anni su questa cosa, ora che c'è dire che non cambia nulla mi pare un po' fuori luogo.
Modificato da - Olympic in data 28/09/2023 16:09:00
Il plusvalore non sarà superiore sl costo della nuova targa. Se fosse superiore.....allora significherebbe che di imbecilli in giro ne girano tanti. Se ci si limita a giudicarla un miglioramento estetico allora sono d'accordo, ma se mi volete far credere che con un costo di 500 euro il prezzo di vendita della vostra auto aumenterebbe del doppio....
Gianlo Socio DCI nr. 888 Duettista dell' Anno 2017
Io credo che alla fine le targhe rifatte su modello originale avranno lo stesso impatto di un ricambio visibile: un fanale OEM è migliore di un remake conforme, ma un remake conforme è immensamente migliore di un remake non conforme.
In definitiva, in un mezzo non restaurato e completamente originale, la targa d'epoca sarà un "+", ma in qualsiasi mezzo restaurato la targa rifatta conforme sarà un fatto molto positivo che eviterà il fattore "pugno in un occhio" delle traghe bianche. Dire che la targa conforme non avrà valore economico è come dire che un sedile rifatto coi materiali giusti non ha valore economico rispetto a un sedile rifatto di vellutino a coste.
D'altra parte, la comunità degli amanti di mezzi d'epoca sta insistendo da anni su questa cosa, ora che c'è dire che non cambia nulla mi pare un po' fuori luogo.
Concordo totalmente, a mio parere non aumenta il valore, ma l'auto diventa più appetibile perché anche a parità di valutazioni e di condizioni, spessissimo (anzi, direi sempre) l'acquirente italiano predilige l'esemplare con targa coeva.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
Modificato da - nigel68 in data 28/09/2023 18:40:03
>Se ci si limita a giudicarla un miglioramento estetico allora sono d'accordo, ma se mi volete far credere che con un costo di 500 euro il prezzo di vendita della vostra auto aumenterebbe del doppio.
Allora, cerchiamo di dire le cose come stanno.
Se vogliamo essere rigorosi, l'auto esce di fabbrica senza targa, quindi l'eventuale targa è e deve essere ininfluente per la valutazione di un'auto in termini di originalità. Questo è il metro unico per le auto di grande valore, che magari non sono neanche immatricolate. Fanno eccezione al limite le auto da corsa immatricolate, che eventualmente hanno corso con una determinata targa.
Personalmente ho sempre e solo comprato mezzi con targa originale per un fattore estetico/storico. Non penso che valgano il doppio di mezzi con la targa bianca, penso che valgano quello che valgono perché sono in condizioni più o meno originali. Non mi è mai capitato di dover pagare un extra per la targa originale, ma i miei acquisiti risalgono a parecchi anni fa.
Ultimamente capita sempre più spesso che proprietari di mezzi con targa originale pretendano di caricare sovrapprezzi fuori dal mondo per una cosa che, per l'appunto, è un fattore estetico/storico/affettivo (targa Roma o MI) ma non ha NULLA a che vedere con la qualità dell'auto. Va bene pagare un piccolo sovrapprezzo, ma piccolo, per l'appunto.
Questa nuova normativa risolve il problema estetico, ora si può restaurare il veicolo in modo che l'aspetto corrisponda a quello dell'epoca. Meglio la targa originale rispetto al remake? Sicuramente sì, nella stessa misura in cui è meglio un conservato rispetto a un restaurato.
Siccome però alla fine i veri conservati sono pochi (quanti duetti con la vernice e la capote originale esistono?), allora ben venga il remake della targa conforme a quella d'origine, come è ben venuto il remake della capote conforme all'originale. Se non si accetta il remake della targa, allora per coerenza bisogna girare con la capote originale a brandelli.
Per come la vedo è un fattore di ripristino dell'aspetto originale, e in quanto tale ha un suo senso, esattamente come ha un suo senso verniciarla del colore originale e ripristinare la tappezzeria così come è nata per forma e materiali.
Avrà anche il senso, si spera, di calmierare i prezzi delle auto con targa originale.
Di quanto aumenta il valore di un'auto con targa rifatta conforme? Beh, l'esperienza insegna che il costo di acquisto+restauro è generalmente inferiore al prezzo di vendita, almeno per le auto come il Duetto. A occhio il valore aumenterà di meno di 500 €.
Quindi : No, con 500 euro non raddoppia il valore dell'auto, esattamente come non raddoppia se ha la targa originale d'epoca.
Però chi vuole un mezzo con l'aspetto corretto non sarà costretto a rinunciare a mezzi con targa nuova o estera, oppure a digerire una targa fuori luogo. Penso sia un vantaggio per tutti, tranne che per chi pensa a improbabili speculazioni.
Modificato da - Olympic in data 28/09/2023 19:20:53
Io veramente non ho detto che il prezzo dell' auto dovrebbe raddoppiare, ho detto altresì che è stolto pensare che il plusvalore dato da una targa conforme all'originale possa essere valutato più del costo sostenuto per la richiesta della targa replicata. Chi la pensa in tal modo è o un pollo oppure un cacciatore di polli! La targa conforme se c'è si paga al massimo per quanto è costata, valutandola come fosse un accessorio, se non c'è la può richiedere chi acquista l'auto. Mi pare chiaro e lapalissiano. Tanto per precisare preciso che anche la targa e il libretto originale, magari uniproprietario,non dovrebbero essere un plus nella valutazione dell' auto. E parlo contro il mio interesse!
Gianlo Socio DCI nr. 888 Duettista dell' Anno 2017
Modificato da - Gianlo in data 28/09/2023 20:51:55
Beh, non è quello che avevo capito quando hai parlato di "patacca". Penso che siamo sostanzialmente d'accordo: la targa rifatta è utile per ripristinare l'aspetto d'origine, ma (come ogni ricambio in commercio corrente) aumenta il valore ipotetico di meno del suo costo. Io me la prendo più che altro con chi dice che una "vera" targa originale ha chissà quale valore mistico e storce il naso di fronte al remake. Ne ho già sentito più d'uno (non qui)
Modificato da - Olympic in data 29/09/2023 08:14:19
Dico la mia; ho un Duetto con targa originale Roma anno '72 e una 1900 con targa originale Milano anno'56 e devo dire che vedere le targhe come sono ed erano mi da un senso piacevole di completezza, di misura del tempo trascorso... poi ho una Giulietta '60 conservata purtroppo con targa bianca ZA, e anche se non ci ho mai fatto troppo caso un piccolo fastidio c'è e non posso negarlo. Questa Giulietta nel suo nuovo libretto ha indicata la targa originale dismessa di Perugia per cui credo sarebbe possibile riottenere il numero originale su targa nera. Il costo comunque non è come dite circa 500 euro, ma temo che si avvicini ai 1000, considerate le spese di Agenzia e quelle di riproduzione. Cosa fare? Ancora non so e aspetto ulteriori chiarimenti, penso che alla fine cederò, sento di doverlo alla macchina, non mi interessa il valore aggiunto, ma un regalo romantico ad una vecchia amica... Ultima considerazione su di un'altra macchina del '59 importata dagli USA restaurata e reimmatricolata ora con targa attuale, ecco in questo caso non credo di fare nulla perchè ripescare una targa italiana di allora su un veicolo vissuto sempre in America non mi piace e non mi sembra corretto, sarebbe un falso valido al solo scopo estetico.
..Il costo comunque non è come dite circa 500 euro, ma temo che si avvicini ai 1000, considerate le spese di Agenzia e quelle di riproduzione...
Le tariffe esposte nel Decreto includono la targa riprodotta a cura della Zecca dello Stato (era uno dei motivi che bloccavano l'iter legislativo). Gli oneri di Agenzia saranno verosimilmente quelle di una reimmatricolazione, da 60 a 100 euro circa.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
a me sembra che diciamo la stessa cosa, alla fine è solo un fattore estetico più che un valore aggiunto concordo anche sul fatto che una macchina vada valutata nel suo complesso e che per una targa originale non si possa pretendere più di tanto, è solo un elemento che può essere preso in considerazione esteticamente ma non dovrebbe incidere più degli altri sul valore da attribuire a una auto d'epoca mi sembra però incontestabile che ci sia una differenza tra una targa riprodotta e una originale, così come c'è differenza ad esempio tra un fanale carello e uno riprodotto da afra
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870