Dico la mia; ho un Duetto con targa originale Roma anno '72 e una 1900 con targa originale Milano anno'56 e devo dire che vedere le targhe come sono ed erano mi da un senso piacevole di completezza, di misura del tempo trascorso... poi ho una Giulietta '60 conservata purtroppo con targa bianca ZA, e anche se non ci ho mai fatto troppo caso un piccolo fastidio c'è e non posso negarlo. Questa Giulietta nel suo nuovo libretto ha indicata la targa originale dismessa di Perugia per cui credo sarebbe possibile riottenere il numero originale su targa nera. Il costo comunque non è come dite circa 500 euro, ma temo che si avvicini ai 1000, considerate le spese di Agenzia e quelle di riproduzione. Cosa fare? Ancora non so e aspetto ulteriori chiarimenti, penso che alla fine cederò, sento di doverlo alla macchina, non mi interessa il valore aggiunto, ma un regalo romantico ad una vecchia amica... Ultima considerazione su di un'altra macchina del '59 importata dagli USA restaurata e reimmatricolata ora con targa attuale, ecco in questo caso non credo di fare nulla perchè ripescare una targa italiana di allora su un veicolo vissuto sempre in America non mi piace e non mi sembra corretto, sarebbe un falso valido al solo scopo estetico.
L'aumento del costo non è da attribuire solo alle agenzie. Per ottenere la targa l'auto deve avere il CRS,e per ottenerlo bisogna prima iscriversi ad un club associato ASI,e poi calcolare le spese per le pratiche circa 100€
Alfetta 1800 1° serie "73" Targa ORO ASI Omologazione RIAR 4° Serie 2000 "91" Tessera n°845 Ex-Coda tronca 2000 veloce "74"
a me sembra che diciamo la stessa cosa, alla fine è solo un fattore estetico più che un valore aggiunto concordo anche sul fatto che una macchina vada valutata nel suo complesso e che per una targa originale non si possa pretendere più di tanto, è solo un elemento che può essere preso in considerazione esteticamente ma non dovrebbe incidere più degli altri sul valore da attribuire a una auto d'epoca mi sembra però incontestabile che ci sia una differenza tra una targa riprodotta e una originale, così come c'è differenza ad esempio tra un fanale carello e uno riprodotto da afra
>mi sembra però incontestabile che ci sia una differenza tra una targa riprodotta e una originale, così come c'è differenza ad esempio tra un fanale carello e uno riprodotto da afra
Certo, e mi pare che sia stato detto da tutti. Una differenza tra originale remake c'è. Però mi permetto di far notare che in questo caso il remake non lo fa Afra, ma Carello. Fuori metafora, lo fa il produttore originale, usando i disegni originali e (forse, questo non è chiaro) gli stampi originali.
> Ultima considerazione su di un'altra macchina del '59 importata dagli USA restaurata e reimmatricolata ora con targa attuale, ecco in questo caso non credo di fare nulla perchè ripescare una targa italiana di allora su un veicolo vissuto sempre in America non mi piace e non mi sembra corretto
ecco, su questo c'è da riflettere un po' e non sono molto sicuro... però alla fine, tornando al paragone con ricambi e accessori, montare oggi un accessorio d'epoca (che ne so, un'autoradio Blaupunkt o un volante Nardi o Hellebore) lo consideriamo accettabile, almeno su auto restaurate
Modificato da - Olympic in data 30/09/2023 14:56:32
Ma alla fine quanti di noi aderiranno a questa opportunità??? Io appoggio un pò tutte le vostre idee. La mia "nata" in Germania e rientrata in Italia nel 99 e dirò che l'accostamento dei colori della targa con i colori del mio Duetto non ci stanno nemmeno tanto male ma la rifarò per un semplice capriccio di estetica e, seppur un semplice 40enne, nostalgia delle targhe con la mia provincia RC. Amo distinguermi anche in questo.
Poi forse alla fine non farò nulla, non lo so... ma per ora sono dell'idea di farlo e in settimana andrò al club di riferimento a dare mandato.
Ho letto nell'articolo di RuoteClassiche che sono esclusi i veicoli non originariamente immatricolati in Italia, e quindi tutti quelli di provenienza estera e reimportati, come il mio : meglio, un pensiero in meno. Poi mi chiedo, ma se l'auto è già iscritta ASI da anni con targa Oro, sevono altri certificati o è già sufficiente così? P.
Ho letto nell'articolo di RuoteClassiche che sono esclusi i veicoli non originariamente immatricolati in Italia, e quindi tutti quelli di provenienza estera e reimportati, come il mio : meglio, un pensiero in meno. Poi mi chiedo, ma se l'auto è già iscritta ASI da anni con targa Oro, sevono altri certificati o è già sufficiente così? P.
Corretto, è necessario che l'auto sia stata iscritta al PRA all'epoca (se si vuole una targa "storica"). In ogni caso, serve il CRS che oramai quasi tutti hanno in certe Regioni per poter circolare; le vecchie "Targhe Oro" cioè Certificati d'Identità ASI non sostituiscono il CRS per cui occorre richiederlo ex-novo.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
Secondo me, dovrebbero rientrare anche quelle di provenienza estera a mai registrate precedentemente al PRA:
Art. 4
Targa storica per i veicoli di interesse storico e collezionistico circolanti a seguito di reimmatricolazione.
1. Il rilascio della targa storica per veicoli di interesse storico e collezionistico circolanti a seguito di reimmatricolazione e' subordinato alla presentazione presso uno STA o un UMC dell'istanza di immatricolazione, conformemente all'art. 7. 2. All'esito della procedura di cui al comma 1 sono rilasciati il documento unico e la targa storica con sigla alfanumerica e caratteristiche di modello conformi a quelle del periodo storico di costruzione o, in assenza, del periodo storico di circolazione del veicolo risultanti nell'ANV e nell'archivio informatico del PRA, ovvero conformi a quelle che risultano essere iscritte negli archivi non informatici del PRA e da ricercare mediante visura richiesta dall'interessato.
L'art.5, infatti, così recita:
Art. 5 Targa storica per i veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta
1. Il rilascio della targa storica per veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta e’ subordinato alla presentazione presso uno STA o presso un UMC dell’istanza di immatricolazione, conformemente all’art. 7, nonché del titolo di proprietà, del certificato di rilevanza storica e collezionistica e del certificato da cui risulti l’esito positivo della verifica tecnica di cui all’art. 215, comma 5, del regolamento. L’istanza e’ accolta a condizione che il veicolo risulti comunque presente nell’ANV o nell’archivio del PRA. 2. All’esito della procedura di cui al comma 1 sono rilasciati il documento unico e la targa storica con sigla alfanumerica e caratteristiche di modello conformi a quelle del periodo storico di costruzione o, in assenza, del periodo storico di circolazione del veicolo risultanti nell’ANV o nell’archivio informatico del PRA, ovvero conformi a quelle che risultano essere iscritte negli archivi non informatici del PRA e da ricercare mediante visura richiesta dall’interessato.
Peetanto, l'art.5 si riferisce soltanto ai veicoli definiti al punto F dell'art. 2:
f) «Veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta»: i veicoli che non risultano essere stati radiati, a qualunque titolo, dall'ANV e dal PRA, e che siano privi di documenti di circolazione e di certificato di proprietà o di foglio complementare. Questi, infatti, dovranno essere sottoposti anche a collaudo.
I veicoli con prima immatricolazione all'estero ed oggi con targa italiana (reimmatricolati, quindi) hanno naturalmente i documenti e sono regolarmente iscritti al PRA e dovrebbero rientrare in quanto previsto dall'art.4. Aspetteremo conferme!
Socio D.C.I. n.892 Oo=V=oO
Modificato da - stefanosir in data 25/10/2023 14:45:39
Cominciano a circolare offerte di varie agenzie per il rifacimento targhe storiche; quelle che ho trovato parlano di 900 euro " targa in mano" per veicoli già con CRS. Avevo già pensato che si arrivasse a cifre simili con i vari passaggi necessari..... Francamente mi sembra un eccesso, poi vedremo. P