>ma quelle di polveri sottili e monossido di azoto sono più basse di quelle dei diesel,anche di alcuni di quelli moderni,
beh oddio, da euro 5 benzina e diesel hanno limiti quasi uguali, e sono di circa 10 volte inferiori a quelli pre-euro, anche nei parametri in cui queste inquinano di meno. esempio NOx euro6 benzina 0.06 g/km, euro & diesel 0.08 g/km, benzina non catalizzato ne emette anche oltre 2 g/km, cioè oltre 20 volte di più.
Auto d'epoca circolano poco e sono poche, quindi ha senso chiedere esenzioni, ma è chiaro che perché la circolazione di mezzi vintage sia sul serio irrilevante bisogna realmente circolare poco e non pretendere che una Uno scassata sia considerata meritevole di esenzione.
Detto questo, io vivo a Roma e ho sempre circolato con la mia Junior Z (con moderazione). Non ho mai avuto multe, le poche volte che mi hanno fermato è stato per chiedermi che macchina era o farmi i complimenti.
Modificato da - Olympic in data 04/11/2023 23:22:23
emissioni dichiarate o reali? per i diesel ci sono state falsificazioni dei dati e inchieste, il modo in cui vengno effettuate le misurazioni è vergognoso, le emissioni reali sono altra cosa, quando sto dietro a un diesel vedo sempre fumo nero e sento puzza
purtroppo non vedo nessuna intenzione di distinguere una auto d'epoca di interesse storico da una semplice auto molto vecchia ancora marciante, si continuano a tutelare gli interessi di associazioni private
anche io vivo a Roma, fortunatamente fuori dalla fascia verde e non ho nessun bisogno di entrarci, comunque sia trovo questi provedimenti inaccettabili
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
>purtroppo non vedo nessuna intenzione di distinguere una auto d'epoca di interesse storico da una semplice auto molto vecchia ancora marciante
beh, è quello che ho detto pure io, e il motivo lo conosciamo tutti: l'ASI ha incassato parecchi soldini certificando auto imporbabili.
Detto questi, bisogna essere obiettivi. Una Giulia inquina decine di volte più di un'auto moderna catalizzata, benzina o diesel, frodi o non frodi. Se poi è leggermente scarburata (cosa che è capitata a tutti noi) non ne parliamo.
@Olympic, vero, ma quanti chilometri fa una vettura da collezione in un anno? E quanti chilometri farà la Suzuki Vitara del 1996 che esponeva in bella vista la targa ASI davanti a me? Una cosa è certa: entrambe, con qualunque chilometraggio, non pagano tassa di circolazione e pagano assicurazione ridotta.... Questo è il risultato finale
giallo prototipo
Modificato da - giallo prototipo in data 05/11/2023 23:21:18
a meno che non venga staccato o manomesso il contachilometri la percorrenza di qualsiasi macchina si può controllare in sede di revisione, non sarebbe tanto difficile
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
...Pretendere che continuino a valere per sempre le omologazioni valide all'epoca dell'immatricolazione non è sostenibile. ...
Eppure nella civilissima California, che da decenni è avanti sulle questioni ambientali, è così. L'apporto inquinante delle storiche è risibile, il resto è la solita italica aria fritta.
P.S. praticamente in tutto l'Occidente, la storicità di un veicolo è attestata da enti privati affiliati alla FIVA... ma noi vogliamo sempre fare i fenomeni a quanto pare...
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
>Eppure nella civilissima California, che da decenni è avanti sulle questioni ambientali, è così. L'apporto inquinante delle storiche è risibile
L'apporto delle vecchie auto inquinanti è risibile se sono poche e circolano poco. No voglio dire che non ci sia modo di uscirne, dico che la soluzione non è banale.
E, per quanto riguarda la California,
"A collector car is used primarily in shows, parades, charitable functions, and historical exhibitions for display, maintenance, and preservation. It cannot be a vehicle used primarily for transportation." (Vehicle Code section 259)
Puoi stare certo che in California se il tuo amichevole poliziotto di quartiere ti vede andare a lavoro con la tua collector car esente dai controlli antismog per due giorni di seguito ti fa nero, a suo insindacabile giudizio.
Modificato da - Olympic in data 06/11/2023 22:18:34
>@Olympic, vero, ma quanti chilometri fa una vettura da collezione in un anno? E quanti chilometri farà la Suzuki Vitara del 1996 che esponeva in bella vista la targa ASI davanti a me?
Guarda che io sono perfettamente d'accordo sul principio, il problema è metterlo in pratica... bisogna almeno 1) Identificare le auto meritevoli di esenzione 2) Trovare un metodo robusto per certificare la percorrenza annua. 3) Farlo a costo zero per le casse dello Stato (certo non possiamo pretendere che sia la collettività a farsi carico di un lusso individuale)
Ora, giusto per dire... quando si affronterà il punto 1 si muoveranno mille lobby per includere pure la Suzuki Vitara con targa ASI.
Al punto 2, ammesso che ci si arrivi, già mi immagino che da una parte si dirà che si vuole limitare l'uso della proprietà privata ed è un abuso limitare le auto d'epoca a 200 km l'anno, e dall'altro che si danno privilegi a vecchi rimbambiti che non hanno niente di meglio da fare che distruggere l'ambiente.
Bisogna trovare un compromesso. Ma in Italia qualsiasi compromesso scontenta tutti. Quindi si finisce nell'immobilismo.
>@Olympic, vero, ma quanti chilometri fa una vettura da collezione in un anno? E quanti chilometri farà la Suzuki Vitara del 1996 che esponeva in bella vista la targa ASI davanti a me?
Guarda che io sono perfettamente d'accordo sul principio, il problema è metterlo in pratica... bisogna almeno 1) Identificare le auto meritevoli di esenzione 2) Trovare un metodo robusto per certificare la percorrenza annua. 3) Farlo a costo zero per le casse dello Stato (certo non possiamo pretendere che sia la collettività a farsi carico di un lusso individuale)
Ora, giusto per dire... quando si affronterà il punto 1 si muoveranno mille lobby per includere pure la Suzuki Vitara con targa ASI.
Al punto 2, ammesso che ci si arrivi, già mi immagino che da una parte si dirà che si vuole limitare l'uso della proprietà privata ed è un abuso limitare le auto d'epoca a 200 km l'anno, e dall'altro che si danno privilegi a vecchi rimbambiti che non hanno niente di meglio da fare che distruggere l'ambiente.
Bisogna trovare un compromesso. Ma in Italia qualsiasi compromesso scontenta tutti. Quindi si finisce nell'immobilismo.
Punto 2 eccomi subito qui: io con il duetto faccio circa 8/10.000 km all'anno, ben lunghi dai 1.000 prospettati in più di un'ipotesi ( mi basterebbero per un lungo fine settimana mal contati).
Il ragionamento, dal mio punto di vista, va fatto sulla selezione iniziale che conseguentemente genera un numero di "storiche/epoca" contenuto, di conseguenza una percentuale irrisoria sul totale, il che corrisponde ad un " pseudo inquinamento" ridicolo, da cui la libera circolazione, come da Sentenza della Cassazione, potrà essere permessa.
> Il ragionamento, dal mio punto di vista, va fatto sulla selezione iniziale che conseguentemente genera un numero di "storiche/epoca" contenuto, di conseguenza una percentuale irrisoria... Sbaglio?
Sì sbagli, perché non hai una Ferrari GTO e dietro l'angolo troverai n persone che dicono che la loro auto è più meritevole di esenzione della tua, per un motivo o per l'altro. Mettiamola così: data una quantità di inquinanti considerata accettabile (perché irrisoria) la puoi raggiungere (per esempio) con 10000 auto che fanno 1000 km/anno, o con 1000 auto che fanno 10000 km/anno.
Come le scegli le 1000? Eliminando le Suzuki Vitara, di auto meritevoli come il duetto ce ne sono decine di migliaia in giro. Le auto storiche non sono più una questione di vecchi baroni con la Lancia Astura in garage. Le auto storiche sono diffuse, proprio grazie ad auto come le Alfa degli anni 50-70 che sono sia significative, sia prodotte in grande serie.
L'auto d'epoca è un privilegio. Se vogliamo tenercelo dobbiamo ammettere che ci siano relativamente poche auto riconosciute meritevoli (selezione) che circolano poco (limitazione). Poche auto che circolano molto non funziona, non è trascurabile ed è un privilegio sul privilegio che non è giustificato. Perché dovresti fare tu 10000 km e non chi ha una Uno scassata? Il duetto è storicamente importante? Bene, mettilo in museo e preservalo da possibili incidenti!
Serve un compromesso. Un compromesso significa che si deve usare l'auto meno di quanto vorremmo noi (o almeno alcuni di noi), ma più di quanto verrebbero gli ambientalisti estremisti.
Modificato da - Olympic in data 07/11/2023 17:43:46
Io non propongo nulla, anche perché prima di fare una proposta seria (ammesso che serva) bisogna studiarsi un po' i dati, che non conosco bene a sufficienza. Dico però che chiunque comincia un discorso con "basterebbe che..." dovrebbe rendersi conto che ogni idea ha i pro e i contro, e che comunque bisogna confrontarsi con la realtà, e in particolare con l'opinione di chi un'auto d'epoca non ce l'ha.
PERSONALMENTE, per l'uso che faccio io dei miei mezzi d'epoca, preferirei un uso limitato ma libero (per esempio 1000 km all'anno, verificato alla revisione o con GPS associato all'assicurazione) ad un uso illimitato ma vincolato alla partecipazione a raduni e manifestazioni varie. Mi rendo però conto che se uno vuole fare la 1000 miglia o andare a un raduno in Friuli deve essergli consentito di farlo anche se vive a Siracusa.
Preferirei anche che la selezione fosse più rigida di quella dell'ASI e eventualmente basata su liste chiuse per auto post 75-80, ma senza cadere nell'elitarismo (Duetto sì, 127 no, anche perché poi arriverebbe chi direbbe B24 sì, Duetto no)
Penso anche che usare l'auto d'epoca come auto da diporto ordinaria (quindi farci 10000 km/anno) sia alla lunga insostenibile: prima ancora che per motivi ambientali, è in contrasto con il concetto stesso di mezzo d'epoca non usato per trasporto quotidiano. Tra l'altro è un punto molto sensibile per le assicurazioni
Modificato da - Olympic in data 07/11/2023 20:22:51
è indiscutibile che il problema non è semplice, ma è anche vero che la soluzione scelta dal comune di Roma è forse la peggiore possibile, era sicuramente meglio quando si poteva circolare liberamente il sabato e la domenica e con delle limitazioni durante la settimana, se non ricordo male era possibile dopo le 18 e fino alle 8 di mattina, il tutto salvo eventuali blocchi del traffico
in fin dei conti è una problematica che non riguarda la circolazione su tutte le strade ma solo nei centri urbani, andrebbe prima di tutto calcolato il vero impatto del parco auto più vetusto ancora circolante, ma a quanto pare uno studio in tal senso non è stato mai fatto, per cui non ha poi tanto senso porre dei limiti troppo restrittivi solo sulla percorrenza annua
Duetto I serie del '66 Giulia sprint gt veloce del '67 147 del 2010 socio n.870
Esatto Ilio, a Padova sabato e domenica liberi ma dal lunedì al venerdì circolazione vietata dalle 8:30 alle 18:30. Questo con condizioni di inquinamento normali e da ottobre ad aprile. Con condizioni dell' aria peggiori le limitazioni vanno a colpire progressivamente tutti i diesel fino a euro 5 e i benzina fino a euro 3 o 4 (non ricordo l'ordinanza). Circolazione libera nei mesi estivi e finestra aperta anche nei venti giorni delle vacanze natalizie. In questo modo nessun proprietario di "storiche"può utilizzarle quotidianamente per lavoro ma se le può godere nel tempo libero.
Gianlo Socio DCI nr. 888 Duettista dell' Anno 2017