chi ha sperimentato un'Alfa, davvero poi si prenderebbe qualcos'altro? Alfisti si diventa.
Beh, ma se fosse così, gli alfisti avrebbero già provato di tutto, in fatto di auto. Non credo che molti alfisti abbiamo provato la Jaguar o la Buick, o altro. Secondo me, chi si sente alfista è uno che per principio non accetterebbe nemmeno di provare altre marche.
Sarà! ma secondo me per innamorarsi di una vettura in primis conta l'estetica ma poi la si vuole guidare e allora in quel preciso momento scatta la scintilla.
Io modestamente come Totò lo nacqui, li nella pianura Lombarda da papà emigrato dipenente prima del Portello e poi di Arese. Ancor prima di nascere sentivo il bialbero di una Giulia, ma l' amore vero è nato all'eta di 4 anni. ricordando vivo come allora un battito al cuore. Era una mattina di primavera del 76, mio padre aprendo il garage mi mostrò fiero l' ultimo suo acquisto, un alfetta berlina biancospino 1.8. Fuori casa avevamo un rettilineo di 300/400 m, subito la provammo, la voce di quel bialbero con la sua inconfondibile ascesa dai 3 ai 6mila giri ancora mi suona in testa e mai, dico mai mi lascerà.Ho tanti bellissimi ricordi della mia infanzia legati all' Alfa, quasi non potevo credere che mio papà lavorasse li dove costruivano la macchina che la domenica vedevo correre in Formula 1 alla tv! Questo mi rendeva estremamente orgoglioso. Il serpente se ti morde ti contagia, in me il virus ha dormito per più di 30 anni, poi sono salito su un gtv ed è bastato sentire l' inconfondibile odore di plastiche e skay per risvegliare antiche e piacevoli memorie. A marzo di quest'anno è arrivata la mia prima Alfa, a settembre la seconda e a metà dicembre arriverà la terza. Me la consegneranno ad Arese al Museo Storico e per l' occasione porterò papà.
- Alfetta 2,0 L, 1981 - 1750 berlina 1971 - Spider III serie 1600 - Mito benzina 105 cv - 156 Crosswagon Q4 - Giulia MY 2019
Duettista dell'anno 2010
"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
Un vero amore non finisce mai, anche se glielo imponi!
Io modestamente come Totò lo nacqui, li nella pianura Lombarda da papà emigrato dipenente prima del Portello e poi di Arese. Ancor prima di nascere sentivo il bialbero di una Giulia, ma l' amore vero è nato all'eta di 4 anni. ricordando vivo come allora un battito al cuore. Era una mattina di primavera del 76, mio padre aprendo il garage mi mostrò fiero l' ultimo suo acquisto, un alfetta berlina biancospino 1.8. Fuori casa avevamo un rettilineo di 300/400 m, subito la provammo, la voce di quel bialbero con la sua inconfondibile ascesa dai 3 ai 6mila giri ancora mi suona in testa e mai, dico mai mi lascerà.Ho tanti bellissimi ricordi della mia infanzia legati all' Alfa, quasi non potevo credere che mio papà lavorasse li dove costruivano la macchina che la domenica vedevo correre in Formula 1 alla tv! Questo mi rendeva estremamente orgoglioso. Il serpente se ti morde ti contagia, in me il virus ha dormito per più di 30 anni, poi sono salito su un gtv ed è bastato sentire l' inconfondibile odore di plastiche e skay per risvegliare antiche e piacevoli memorie. A marzo di quest'anno è arrivata la mia prima Alfa, a settembre la seconda e a metà dicembre arriverà la terza. Me la consegneranno ad Arese al Museo Storico e per l' occasione porterò papà.
Trovo poetica questa evocazione. E' chiaro che in tutto ciò un ruolo importante lo riveste la memoria, il nostro passato... ... a cui si resta indissolubilmente legati.
col sangue di serpe si nasce, poi lo si riconosce e quindi si diventa alfisti consapevoli (e forse anche un po' acritici, se non addirittura alfabani)io ormai sono serenamente all'ultimo stadio al punto che oggi cambierei senza esitazioni la mia xjr con un'alfa 6 o una montreal, cioè due alfoni piuttosto criticati.
Ma non pensarci, i veri Alfisti sono veramente pochi, tanto che nell'accezione più pura forse non lo sono neanche io.
Frank
- Alfetta 2,0 L, 1981 - 1750 berlina 1971 - Spider III serie 1600 - Mito benzina 105 cv - 156 Crosswagon Q4 - Giulia MY 2019
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"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
Un vero amore non finisce mai, anche se glielo imponi!
Gippo Salvetti lo conosci? Bè, forse lui lo è davvero. Leggi i due libri che ha scritto (Alfazioso e Alfazioso 2).
In ogni caso una cosa è amare un particolare modello dell'Alfa (ad esempio il Duetto) ed un'altra è essere Alfisti a tutto tondo, amando TUTTA la produzione Alfa Romeo, pregressa ed attuale, incondizionatamente ed in ogni sua forma ed espressione.
In questo senso è progressivamente andata la mia evoluzione. Non molto tempo fa, quando avevo la A6 come macchina moderna, ebbi una vera e propria crisi di rigetto (i campani possono testimoniare ciò); l'avrei venduta quasi a qualsiasi prezzo pur non non guidarla più; e così è stato, dato che poi ho acquistato la 166 per completare la mia "catarsi" alfistica (parole del nostro Motogigio). Ciò significherebbe che sono diventato un Alfista puro? Non so; occorrerebbe una verifica. Cioè: spingendomi ai vertici della produzione automobilistica ed in presenza di adeguate possibilitrà finanziarie, resisterei alla tentazione di una supersportiva "aliena"??? In altre parole è facile fare di necessità virtù! E queste cose bisogna avere il coraggio di dirle.
Frank
- Alfetta 2,0 L, 1981 - 1750 berlina 1971 - Spider III serie 1600 - Mito benzina 105 cv - 156 Crosswagon Q4 - Giulia MY 2019
Duettista dell'anno 2010
"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
Un vero amore non finisce mai, anche se glielo imponi!
C'è una cosa che non mi torna nel tuo ragionamento: "in presenza di adeguate possibilità finanziarie" cosa farei? Beh, ma penso che tu questa prova l'abbia già passata, perché, scusa se mi permetto la domanda: hai fatto un conto di quanto hai speso finora per le tue Alfa...? Alfa 166 compresa. Per carità, non ne chiedo la divulgazione... Se ti fosse interessato un modello alieno, "ai vertici della produzione automobilistica", avresti già avuto la possibilità di portartelo a casa. O no?
Credo che come marchio preso in senso complessivo e assoluto l'Alfa sia il più grande marchio insieme alla Citroen.Come diceva Ford: "il progresso è vero progresso quando è a disposizione di tutti". Questo non significa però che vorrei nel mio garage una Alfa Romeo Arna. Inoltre ci sono altre auto di marchi differenti che sono stupende. Ripeto che tra un Arna e una Mercedes-Benz Sl 129 voglio la Sl. Come tra una 75 e una Sl prendo l'Sl nonostante sia un cultore della 75 come tutti ben sapete.